Tre i nuovi modelli Nike presentati mercoledì 29 novembre: Nike Alphafly 3 (ai piedi di Kiptum nel record del mondo), Nike Zegama 2 e Nike Pegasus Trail 5. Vediamo insieme le innovazioni e gli aggiornamenti, con il commento del nostro esperto, Filippo Pavesi.
“Una silhouette per ogni atleta” è l’obiettivo che ha guidato lo sviluppo e la produzione dei nuovi modelli di scarpe presentate da Nike Running mercoledì 29 novembre. «La nostra passione è sempre stata quella di servire tutti i runner – ha dichiarato Bret Schoolmeester, Senior Product Director, Nike Footwear-. Mentre i livelli più alti delle gare podistiche sono diventati ancora più alti, il numero di persone che corrono a livello non agonistico non è mai stato così grande. Questo ci dà l’opportunità e la responsabilità di servire tutti questi atleti e con i nostri investimenti nella ricerca e nelle capacità di proporre soluzioni innovative nei prodotti, non siamo mai stati così pronti come ora per soddisfare le esigenze di ogni runner».
Nike Alphafly 3: il miglior ritmo maratona per tutti i runner, potenziata da Nike Air Zoom
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«Il vantaggio competitivo di Nike è il nostro sistema di velocità: una combinazione brevettata di unità Air Zoom, schiuma ZoomX e la piastra in carbonio Flyplate che alimenta l’Alphafly.” si legge nella nota dell’azienda che ha accompagnato il lancio della nuova Nike Alphafly 3. Si tratta della Alphafly più leggera e testata di sempre, approvata dai maratoneti d’élite e potenziata da Nike Air Zoom per aiutare tutti gli atleti a dare il meglio in maratona, ad ogni ritmo la si corra.»
Ai piedi del primatista del mondo di maratona
La fase di test e sviluppo ha compreso anche una prova eccezionale: le Alphafly 3 hanno aiutato Kelvin Kiptum, atleta Nike, a stabilire il record mondiale della maratona (2:00’35”/Chicago marathon, 8 ottobre 2023). «Dal primo momento in cui ho provato le nuove Nike Alphafly 3, ho detto: “questo è tutto”», ha commentato lo stesso Kiptum.
«Corro per superare i confini, provare nuove esperienze e raggiungere ulteriori traguardi. La Nike Alphafly mi aiuta a farlo.» è stato invece il commento dell’olandese Sifan Hissan, vincitrice quest’anno delle maratone di Londra e Chicago.
Nike Alphafly 3: gli aggiornamenti della nuova versione
Il motore dell’Alphafly rimane lo stesso: tre unità Air Zoom, la piastra Flyplate in carbonio e la schiuma ZoomX , ma la ricetta dell’intero sistema è stata messa a punto per ottimizzare e migliorare il beneficio complessivo dell’atleta. Gli aggiornamenti chiave includono un fondo continuo per una transizione più fluida dal tallone alla punta, un Flyplate in fibra di carbonio a tutta lunghezza più ampio per una guida propulsiva e stabile, una nuova suola Fast Shot per trazione e aderenza ottimali e una nuova tomaia Atomknit 3.0 ancora più performante sui piani del miglior contenimento, della traspirabilità e del supporto della parte centrale del piede.
Sul mercato: nella colorazione Prototype (in onore degli atleti tester), la Nike Alphafly 3 sarà disponibile a partire dal 4 gennaio 2024 su nike.com, sull’app Nike e in selezionati negozi specializzati.
Nike Alphafly 3: LA RECENSIONE DI CORRERE
La nuova Nike Zegama 2 per il trail running
Anche Nike Zegama 2, top di gamma per il trail running, ha beneficiato di aggiornamenti che permettono di mantenere a lungo la sensazione di “gamba fresca” su terreni diversi per qualsiasi distanza, sui piani dell’ammortizzazione, del supporto, della stabilità e dell’aderenza. Negli ultimi due anni, Nike ha collaborato con trail runner sia d’élite sia amatoriali in tutto il mondo, oltre che con Vibram® per ottimizzare la vestibilità e la funzionalità della nuova Zegama 2.
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“È la scarpa più testata sull’usura durante il suo processo di sviluppo di qualsiasi altra scarpa Nike da trail” si legge nella nota diffusa in occasione del lancio.
Sul mercato: La Nike Zegama 2 sarà disponibile a partire da maggio 2024.
Nike Pegasus Trail 5: dinamica crossover unica
Come per le storiche versioni da corsa su strada, anche tra i trail runner il nome “Pegasus” è diventato un punto di riferimento. “La nuova Nike Pegasus Trail 5 porta la mentalità da cavallo di battaglia dell’iconica Pegasus alla crescente community di trail runner, offrendo un design crossover road-to-trail unico su qualsiasi superficie di corsa” dichiarano da Nike.
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La quinta versione della scarpa più popolare di Nike Trail offre tutto: una corsa e una transizione fluide, con maggiore durata e trazione. Il pensiero dei progettisti è stato rivolto anche a quelle condizioni ibride che caratterizzano molti allenamenti, quando i primi chilometri li si deve percorrere su un marciapiede o il ciglio di una strada prima di arrivare al proprio sentiero preferito. A volte, infatti, il tragitto da o verso l’ufficio è una combinazione di superfici su strada e terriccio. E a volte, la propria avventura sul sentiero può deviare su una superficie diversa per una parte del percorso. Con Nike Pegasus Trail, i designer Nike hanno risolto questa dinamica crossover unica con una scarpa che offre sia la trazione di cui si ha bisogno sui sentieri, sia la morbidezza utile su strada o su superfici comunque compatte e dure.
Sul mercato: la nuova Nike Pegasus Trail 5 sarà disponibile a partire da maggio.
Il commento del nostro esperto: un’evoluzione continua verso i record
Durante la messa a punto dei nuovi modelli qui presentati, grazie all’aiuto di Nike Italia, Filippo Pavesi ha potuto intervistare per Correre Bret Schoolmaeester, Senior Product Director, Nike Footwear. Ne è nata una chiacchierata tecnica ricca di dettagli, che avremo modo di pubblicare sulla nostra rivista.
Con Bret si è ripercorso il lavoro di Nike, che ha sempre puntato sull’innovazione, mirando a produrre scarpe utili a ridurre la fatica e a correre più veloci, sin da quando è stata fondata negli anni ’70 da Phil Knight, mezzofondista USA, e dal suo allenatore Bill Bowerman.
Nel 1979 sono nate le Tailwind, le prime scarpe Nike con cuscino d’aria, che rendeva le scarpe più comode e consentiva un risparmio di energia dell’ 1% (valutato sulla riduzione del consumo di ossigeno) e sarà replicato su parecchi milioni di scarpe Nike.
Invece, dal 2017, quando Eliud Kipchoge ha corso sul circuito di Monza, sfiorando per la prima volta le 2 ore sui 42 Km della maratona, la Nike ha inventato il nuovo mondo delle superscarpe. Per l’occasione – ha spiegato Pavesi -Kipchoge e gli altri atleti che lo hanno scortato hanno calzato dei prototipi realizzati segretamente dalla Nike: la loro intersuola è stata stampata con un co-polimero dal ritorno elastico record, abbinata a un plate in fibra di carbonio, con duplice funzione di scheletro della scarpa e di molla, per ottimizzare l’accumulo e la restituzione dell’energia elastica. Da quei misteriosi prototipi, è derivata la Nike Vaporfly, diventata una delle scarpe per correre di maggior successo, anche perché al lancio è stata diffusa la notizia che può procurare un vantaggio del 4%.
Il 12 ottobre 2019, Kipchoge ha poi infranto il muro delle 2 ore, correndo in circuito a Vienna, calzando un prototipo della nuova Nike Alphafly, vera “summa” delle tecnologie Nike, che ai materiali sperimentati sulle Vaporfly abbina i più evoluti cuscinetti Zoom Air, posizionati sotto i metatarsi, a supporto del fulcrodel plate in carbonio. Qualche stagione ancora e sono arrivate Vaporfly 2 e Alphafly 2, poi le Vaporfly 3, progressivamente migliorate e sempre più competitive.
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L’8 Ottobre di quest’anno ecco l’ultimo debutto Nike a tempo di record: Kelvin Kiptum ha stabilito il nuovo record mondiale della maratona correndo a Chicago in 2:00’35” calzando un prototipo delle nuovissime Alphafly 3.
Nel corso dell’intervista a Bret Scoolmeester, abbiamo anche chiesto di rivelarci quanto durano le Nike, in particolare di dirci che differenze ci sono fra le Nike prodotte con i diversi materiali e le diverse tecnologie. E gli abbiamo chiesto di aiutarci a chiarire cosa differenzia il comportamento dei modelli Nike con diversi materiali e diverse tecnologie, le Nike con Zoom X, quelle in React X, e quelle con i cuscinetti Zoom Air.