Maratona di Venezia: la guida alla Venicemarathon

Maratona di Venezia: la guida alla Venicemarathon

18 Ottobre, 2023
Foto Matteo Bertolin/Venicemarathon

Saranno 16.000 domenica gli atleti al via della Wizz Air Venicemarathon: battuto ogni record di partecipazione per la maratona di Venezia che oltre alla distanza regina prevede mezza maratona e 10km.

Domenica 22 ottobre saranno 16.000 gli atleti al via nelle 3 gare, di cui circa il 40% rappresentato da stranieri. Numeri che portano Venicemarathon ad essere una delle maratone più affascinanti dell’autunno e una manifestazione capace di generare un’importante ricaduta economica sul territorio (si stima attorno ai 15 milioni di euro), anche grazie alla sua vetrina mediatica internazionale.

La Wizz Air Venicemarathon che quest’anno festeggia la 37ma edizione, fa parte dell’Abbott World Marathon Majors Wanda Age Group World Ranking, è riconosciuta a livello mondiale e certificata Bronze Label dalla World Athletics, e Gold Label dalla FIDAL.
Si corre su un percorso unico: partenza di fronte a Villa Pisani, Riviera del Brenta, e Venezia, con passaggio sul Ponte di Barche, Piazza San Marco, il Campanile e Palazzo Ducale.

Venicemarathon non è solo maratona

La maratona di Venezia abbraccia davvero tutti perché partecipare è possibile con ogni abilità: oltre alla distanza classica dei 42,195km è prevista anche la 21K, la 10K e la Family Run, quest’ultima un vero e proprio tour che si conclude il 20 ottobre a Mestre.

La formula delle tre distanze è stata un successo. A dimostrarlo sono le iscrizioni che, proprio nella mezza maratona e nella dieci chilometri, hanno chiuso in anticipo di qualche mese per sold out dei posti a disposizione (3.500 nella 21K 6.500 nella 10K), così come nella maratona che hanno raggiunto quota 6.000.

Gli orari e luoghi di partenza

La prima gara a partire sarà la VM10K che scatterà alle ore 8.15 dal Parco San Giuliano a Mestre, seguita dalla 2^ Venice Half Marathon che partirà alle ore 9 dal ‘salotto’ di Mestre, Piazza Ferretto e infine la Maratona di Venezia che si avvierà da Villa Pisani a Stra, alle ore 9.40 circa. 

photo Matteo Bertolin/Venicemarathon

Percorso: dove passa la Venicemarathon?

La partenza della maratona avviene a Stra, da Villa Pisani, capolavoro dell’architetto Andrea Palladio, che apre in via del tutto eccezionale i cancelli del suo parco per accogliere tutti i maratoneti prima dello start.

La prima parte del percorso, lungo la Riviera del Brenta, si sviluppa in un ambiente ricco di suggestioni storiche, culturali e paesaggistiche, caratterizzato dalle numerose ville venete affacciate sulle acque del fiume.

La maratona di Venezia attraversa quindi il centro di Marghera e Mestre, con il passaggio attraverso il nuovissimo museo del Novecento multimediale M9, correndo tra i coloratissimi edifici a mattonelle policrome che ospitano le sale del museo. Corre poi per oltre 2 km all’interno del Parco San Giuliano e raggiunge Venezia tramite il Ponte della Libertà (un rettilineo pianeggiante lungo quasi 4 km).

La gara entra quindi nella rinnovata area portuale e raggiunge il centro storico dove si vive la parte più speciale ed indimenticabile della corsa. Gli atleti corrono a fianco del Canale della Giudecca fino a Punta della Dogana, dove attraversano il Canal Grande su un ponte galleggiante, costruito appositamente per la gara.

Transitando per Piazza San Marco (acqua alta permettendo…), vicino al Campanile e al Palazzo Ducale, il percorso raggiunge la linea di arrivo situata in Riva Sette Martiri.

Le difficoltà sul percorso della Venicemarathon

Il percorso della maratona di Venezia è sostanzialmente piatto e veloce. Le uniche difficoltà si incontrano tra il 25° e il 35° chilometro, con 3-4 brevi tratti in salita lunghi 100 m o poco più.
Negli ultimi 3 chilometri i runner affrontano 14 piccoli ponti sopra i tipici canali di Venezia. I ponti sono attrezzati con rampe di legno che consentono di non dover affrontare gli scalini.
Sul percorso non sono presenti tratti in pavé (con l’eccezione degli ultimi 100 m prima del traguardo). Nel tratto all’interno del centro storico di Venezia la pavimentazione è costituita da grandi lastre rettangolari in pietra (i cosiddetti “masegni”).

Particolarità lungo il percorso della Venicemarathon

Il percorso della maratona di Venezia è un tuffo nell’arte italiana:

  • La Riviera del Brenta e le sue tipiche ville settecentesche con in particolare Villa Pisani che fa da sfondo alla partenza della gara.
  • Le zattere, che costeggiano per 2 km il Canale della Giudecca, dove gli atleti corrono accanto all’acqua. 
    Il ponte realizzato ad hoc sul Canal Grande, una struttura galleggiante lunga quasi 170 metri che viene allestita appositamente per l’evento.
  • Piazza San Marco e il Palazzo Ducale, celeberrimi monumenti di Venezia.
  • Il traguardo in Riva Sette Martiri, in posizione splendidamente affacciata sul Bacino di San Marco.

I top runner in gara

(Diego Sampaolo)

L’ugandese Solomon Mutai proverà a bissare il successo dell’edizione dell’anno scorso quando migliorò il record del percorso con 2h08’10”. Mutai proverà a fare meglio e ad infrangere il muro delle 2h08’ per la prima volta nella storia della Maratona di Venezia. Mutai rinnoverà il duello con il keniano Emmanuel Rutto Naibei, secondo a Venezia in 2h09’41” e atleta accreditato di un record personale di 2h08’27” realizzato a Guangzhou in Cina nel 2019. 
Gli altri atleti africani da seguire sono l’etiope Bekele Mesfin Teshome, che vanta un record personale di 2h09’24” realizzato a Dubai nel 2016, e il keniano Noah Kigen Kiprotich (2h10’22” alla Maratona di Malaga nel 2022). 
L’italo-marocchino Said Boudalia torna in gara dopo aver conquistato il titolo europeo master 55 di mezza maratona ai Campionati Continentali di Ancona. Boudalia insegue il record mondiale master detenuto dall’olandese Piet Van Alphen con 2h25’56” dal 1986. 

La keniana Rebecca Sirwanei Tanui (vincitrice alla Maratona di San Sebastian con il record personale di 2h23’09” nel 2022) e Shamilah Tekaa Kipsorir (prima classificata alla mezza maratona di Ghent in 1h07’53” nel 2023) proveranno a battere il record del percorso detenuto dalla keniana Helena Kiprop con 2h23’37” dal 2011.

La maglia ufficiale della Venicemarathon

Dove vedere la maratona di Venezia

IN TV Confermata, infatti, la diretta televisiva integrale di Raisport dalle 9.30 alle 12.30, mentre all’estero si potrà seguire su Sky New Zealand, Sport 5 Israel, Shanghai Television e gli highlights della maratona saranno distribuiti dall’Eurovisione in oltre 54 paesi.

A Venicemarathon debutta CorrereTV

Sabato pomeriggio dall’expo di Venicemarathon (stand di Correre) al parco San Giuliano di Mestre e domenica mattina dalla postazione live nei pressi dell’arrivo della Venicemarathon cominciano le trasmissioni di CorrereTV, il nuovo canale video del nostro magazine

Venicemarathon tiene a battesimo CorrereTV, la webTV del nostro famoso magazine.

Collegandosi alla pagina Facebook di Correre si potrà seguire quello che accade alla Venicemarathon:

sabato pomeriggio dall’expo di Venicemarathon (stand di Correre) al parco San Giuliano di Mestre;

domenica mattina dalla postazione di CorrereTV nei pressi dell’arrivo della Venicemarathon.

«Cercheremo di far vivere la Venicemarathon anche a chi è rimasto a casa – spiega Daniele Menarini, direttore di Correre – con ospiti in studio, contributi video, informazioni dal percorso: la gara e la festa. Tutte le persone collegate potranno inoltre scriverci sulla nostra pagina facebook: cercheremo di rispondere alle domande dei nostri appassionati e daremo lettura dei loro commenti.»

Assieme a Daniele Menarini sarà presente in studio Emilio Mori, nostro responsabile marketing e project leader della nostra webTV, Monica Freguglia della redazione di Correre e Correre.it e il videomaker Davide Ognibene, che sarà in moto sul percorso.

Venicemarathon Village

Il pettorale ed il pacco gara potranno essere ritirati venerdì 20 e sabato 21 ottobre presso il Venicemarathon Village, all’interno del Parco San Giuliano a Venezia Mestre.
Orari di apertura: dalle 9 alle 20.

Lo stand di Correre alla maratona di Venezia

Correre incontrerà con piacere tutti gli amici lettori allo stand del Venicemarathon Village. Vi aspettiamo e guardate attentamente dentro il vostro pacco gara: troverete una cartolina con il qr-code per attivare un abbonamento digitale gratuito di 3 mesi alla nostra rivista!

Succede solo alla maratona di Venezia

Organizzare una maratona è una sfida sempre più complessa e difficile. A Venezia lo è ancora di più, poiché si tratta di una città sull’acqua. Ecco alcune delle peculiarità organizzative che ne caratterizzano lo svolgimento. 

Innanzitutto la maratona di Venezia è una gara in linea, dove partenza e arrivo non sono ubicate nello stesso luogo, bensì a 42.195 metri di distanza (Villa Pisani a Stra e Riva Sette Martiri in Venezia). Questo complica il trasporto delle 8.000 sacche che contengono gli indumenti degli atleti e che devono essere velocemente caricate in un preciso ordine su tir, che anticipano la partenza degli atleti e a tutta velocità raggiungono la porta d’acqua del Tronchetto. 

Qui, devono essere velocemente caricate su grandi barconi che attraversano la laguna e raggiungono Riva Sette Martiri per poi essere scaricate a mano e riposte in modo ordinato sotto le tensostrutture protettive appositamente predisposte. Il tutto deve essere fatto in circa due ore, prima dell’arrivo del vincitore della gara, e solo per questo servizio sono coinvolte circa 100 persone. La cosa si complica quando il moto ondoso è molto forte. 

Infine, anche il trasporto degli atleti da Riva Sette Martiri alla terraferma e viceversa è più complicato quando si tratta di una gara in linea e sull’acqua.

A differenza delle grosse città, dove la metropolitana è di solito uno dei mezzi più usati per il rientro, a Venezia gli organizzatori prevedono e assicurano il trasporto in andata e ritorno di tutti i partecipanti. Ecco allora una flotta di vaporetti e autobus gratuiti, dedicati solo agli atleti, che prima e dopo la gara fa la spola tra gli hotel e la partenza e poi tra l’arrivo e i vari punti di ritrovo e di parcheggio.

Il ponte di barche e l’incubo acqua alta

Non solo le complessità legate al trasporto borse e indumenti degli atleti dalla partenza all’arrivo e al sistema di trasporti delle persone. Una città sull’acqua presenta altri problemi organizzativi unici. 

Una caratteristica distintiva della maratona di Venezia, ad esempio, è il ponte di barche che attraversa il Canal Grande. Si tratta di una costruzione provvisoria lunga 166 m e larga 3,6, posta a un’altezza di 1,2 m dal livello dell’acqua e composta da 7 moduli e 14 galleggianti che la sorreggono. Ci vogliono diversi giorni per assemblare questo ponte, tenendo conto delle difficoltà legate al moto ondoso e al traffico della laguna, ma tutto questo viene ripagato dall’emozione che provano i maratoneti nell’attraversarlo. Questa costruzione provvisoria viene montata solo in tre occasioni nell’anno: la Venicemarathon in ottobre, la Festa del Redentore in luglio e la Festa della Madonna della Salute in novembre, ricorrenze che celebrano, in entrambi i casi, la fine della peste del 1577 e della peste bubbonica del 1632. 

Per ultimo, il maggior incubo degli organizzatori: l’acqua alta. Se il bollettino ufficializza l’alta marea, viene effettuato un cambiamento di tracciato, con un percorso B già predisposto che esclude piazza San Marco e recupera i metri persi in questo cambiamento al parco San Giuliano. Una decisione che, in almeno due occasioni, ha tenuto il comitato organizzatore attorno a un tavolo tutta la notte prima della maratona di Venezia.

Camminare e correre a Venezia

Fin dalle sue origini, Venezia è suddivisa in sestieri, ossia quartieri. Vi portiamo a scoprirli di corsa o al ritmo che meglio preferite, per deliziarvi di questa incredibile città facendo del movimento. I tragitti che seguono sono stati pubblicati sulla rivista Correre.

Il Sestiere di Santa Croce

Il sestiere di Santa Croce è il più piccolo di Venezia. Tramite Piazzale Roma, collega Venezia alla terraferma e il suo nome deriva dalla Santa Croce di Gerusalemme, una parte della quale era conservata in una chiesa che fu poi demolita da Napoleone.

Il nostro itinerario a piedi o di corsa parte dalla Chiesa di San Simeone Piccolo, che si affaccia sul Canal Grande proprio di fronte alla Stazione ferroviaria di Santa Lucia. Oltrepassiamo, quindi, il Ponte degli Scalzi di fronte alla stazione e raggiungiamo, sull’altra sponda del Canal Grande, la chiesa dedicata ai santi Simeone e Giuda, dove sono conservati dipinti di Palma il Giovane e di Jacopo Tintoretto.

Imbocchiamo adesso Fondamenta Riva di Biasio e proseguiamo lungo le calli a sinistra per raggiungere la Chiesa di San Zan Degolà (S. Giovanni Decollato) alle cui spalle si trova il Fondaco dei Turchi, uno dei palazzi più antichi della città  in stile veneto-bizantino, oggi sede del Museo di Storia Naturale.

Da qui, immettendosi nella calle Larga e percorrendola per qualche centinaio di metri, ci si trova in Campo San Giacomo dell’Orio dove sorge l’omonima chiesa. Non molto distante da San Giacomo dell’Orio sorge Palazzo Mocenigo, oggi Museo del Tessuto e del Costume. Oltrepassando il Rio di San Stae l’itinerario può proseguire con una visita alla piccola Chiesa di Santa Mater Domini, con la facciata incastrata tra due edifici.

Da qui percorriamo la Fondamenta Rimpetto Mocenigo fino al Canal Grande per raggiungere Cà Pesaro, oggi sede della Galleria Internazionale di Arte Moderna e dove sono raccolti i lavori dei più grandi maestri del XIX e XX secolo. La nostra ultima tappa è Cà Corner della Regina, palazzo settecentesco che si affaccia sul Canal Grande, oggi sede della Fondazione Prada.

Alla scoperta del Sestiere di San Polo

L’itinerario, a piedi o di corsa, vi porta alla scoperta del Sestiere di Campo San Polo, il sestiere di minor dimensioni della città di Venezia, che prende il nome dalla sua chiesa più importante, quella di San Paolo Apostolo, San Polo per i veneziani. 

Si parte dal Ponte di Rialto, il più antico ponte (probabilmente esisteva fin dal 1172, costruito in legno) che collega le due rive del canal Grande. Nel 1557 la Serenissima bandì un concorso per il rifacimento in pietra e nel 1591 venne inaugurato.

Attraversato il ponte, sulla nostra destra, in Fondamenta Del Vin, la prima tappa è Palazzo dei Camerlenghi, luogo dove operavano i magistrati preposti alla raccolta dei fondi per le finanze della Repubblica. Accanto sorge la Chiesa di S. Giacometto, forse la più antica chiesa di Venezia e di fronte si trova il Gobbo di Rialto, opera di Pietro del Bando da dove si leggevano i Decreti della Repubblica. Era questo il cuore commerciale di Venezia; qui si radunavano i mercanti per i loro contratti.

Proseguiamo adesso verso Campo della Pescaria, dove incontriamo le Fabbriche Nuove, progettate da Jacopo Sansovino nel 1555 e sede delle magistrature preposte al commercio. Sempre lungo il Canal Grande, l’itinerario ci conduce alla Chiesa di S. Cassiano, con dipinti di Jacopo Tintoretto. Attraversiamo il Rio de la Madoneta e ci dirigiamo in Campo San Polo, che dà il nome al Sestiere. Il campo assunse le attuali proporzioni nel 1750, interrando il canale di S. Antonio. Qui si facevano le corse, la caccia al toro e le feste mascherate durane il carnevale. Giungiamo quindi alla Chiesa di S. Polo, l’edificio attuale è la conseguenza di vari interventi del XIV e XV secolo. Dipinti di Tintoretto, di Palma il giovane e del Tiepolo con le 14 tele della Via Crucis.

Prima di raggiungere la Basilica Dei Frari, facciamo una deviazione verso Ca’ Centani, meglio conosciuta come la Casa di Carlo Goldoni, palazzo del XV secolo, oggi Museo del Teatro e delle memorie goldoniane.

Arriviamo dunque alla Basilica dei Frari (Santa Maria Gloriosa dei Frari) costruita nel XIV secolo dai francescani. Ricostruita nel XV secolo, racchiude memorie storiche della Repubblica con dipinti dei più grandi pittori, come Tiziano e Bellini. Il campanile è uno dei più alti e fu iniziato nel 1361. La nostra visita prosegue ancora verso la Scuola Grande di San Rocco, che si trova nell’omonimo campo. Venne istituita nel 1478 con intenti di mutuo soccorso benefico, celebre per la serie di dipinti di Tintoretto che ornano le sale. Accanto alla scuola si trova la chiesa, anch’essa dedicata a S. Rocco, costruzione del XVI secolo e rifatta nel ‘700. Il nostro itinerario termina alla Scuola Grande di S. Giovanni Evangelista, fondata nel 1261, è la scuola di più antica fondazione fra quelle ancora funzionanti sul territorio della città. 

Sestiere Castello

Camminata di circa 2 km lungo le rive del bacino di San Marco nel sestiere Castello, il più esteso e il secondo più popolato della città. Il percorso, che parte dalle Colonne di Marco e Todaro in piazzetta San Marco e arriva all’isola di Sant’Elena, ripercorre in gran parte gli ultimi 2 km della Venicemarathon e gli ultimi 6 ponti.

Lasciata piazza San Marco, attraversiamo il ponte della Paglia, così chiamato perché qui un tempo scaricavano e sostavano le navi cariche di paglia. Per via dell’inclinazione particolare dei suoi scalini, questo ponte è l’unico a non essere ricoperto dalle rampe di legno utilizzate in tutti gli altri ponti della maratona, ma viene attrezzato con apposite pedane. Ammirando il palazzo Ducale, il ponte dei Sospiri sulla sinistra e l’isola di San Giorgio davanti a noi, proseguiamo costeggiando tutta la lunga riva degli Schiavoni, fino a giungere a ponte del Vin.

Qui consigliamo una deviazione interessante: girare a sinistra e seguire le indicazioni fino a Campo San Zaccaria, per vedere l’omonima chiesa. Tornati sul tracciato, il prossimo da attraversare è il ponte della Pietà, che dà il nome alla chiesa risalente al 1746, nella quale Antonio Vivaldi fu maestro di coro. Proseguendo incontreremo poi il ponte del Sepolcro. Qui finisce riva degli Schiavoni e inizia riva della Ca’ di Dio (arrivo della corsa dal 1991 al 1995). Il primo ponte che incontriamo è proprio ponte Ca’ di Dio, seguito da ponte dell’Arsenale.

Si procede quindi per riva San Biagio, dove a sinistra si trova il Museo Storico Navale. Si Imbocca adesso ponte de La Veneta Marina o de le Cadene, l’ultimo ponte della maratona, superato il quale incontreremo i giardini pubblici. Siamo in Riva Sette Martiri e qui termina la Venicemarathon, ma non il nostro percorso che prosegue verso ponte San Domenego e poi su riva dei Partigiani, dove si trovano l’entrata della famosa Biennale e gli omonimi Giardini. Proseguendo per riva dei Partigiani, ecco il monumento di Venezia alla Partigiana, realizzato dallo scultore Augusto Murer, poi il ponte dei Giardini che portano nell’isola di Sant’Elena. Attraversato il ponte, procedendo su viale Vittorio Veneto e costeggiando la riva, arriviamo al grande Parco delle rimembranze al centro dell’isola, termine di questo percorso, dove si può riposare, giocare e godere del panorama sulla Laguna.

Il sito ufficiale Venicemarathon

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