Due bronzi della 4×100 e di Sonia Malavisi nell’ultima giornata di Rieti 2013

Due bronzi della 4×100 e di Sonia Malavisi nell’ultima giornata di Rieti 2013

21 Luglio, 2013

La squadra italiana ha concluso in bellezza gli Europei Juniores di Rieti 2013 vincendo un’inattesa medaglia di bronzo con la staffetta 4×100.Il quartetto azzurro formato da Giacomo Isolano, Lorenzo Bilotti, Roberto Rigali e Eseosa “Faustino Desalu” si è battuto alla grande chiudendo in terza posizione in un eccellente 40”00, quinto tempo italiano di sempre, alle spalle della scatenata Polonia (39”80) e alla Germania (39”96) ma addirittura davanti alla Francia e alla Gran Bretagna sotto la pioggia battente.

Già in batteria l’Italia aveva destato una buona impressione correndo in 40”22 (record stagionale migliorato di undici centesimi rispetto al 40”33 di Gavardo) con un quartetto che schierava Luca Antonio Cassano al posto di Desalu, affaticato dopo la bella finale dei 200 metri del giorno prima.

Nel tardo pomeriggio di un Europeo da incorniciare per la squadra guidata dal Direttore tecnico Stefano Baldini il bilancio già più che positivo si é arricchito della medaglia di bronzo della saltatrice con l’asta romana Sonia Malavisi che ha superato la quota di 4.20 al terzo tentativo dopo aver valicato la quota d’entrata a 4.05 alla seconda prova. La russa Alena Lutkovskaya, vice campionessa del mondo under 18 settimana scorsa a Donetzk, ha vinto l’oro migliorando il suo record personale a 4.30 al primo tentativo. Argento all’olandese Femke Puim con 4.25 al terzo tentativo. Peccato per l’infortunio subito durante l’inizio della stagione dalla romana Roberta Bruni che non è riuscita a presentarsi nelle migliori condizioni.La ragazza di Nazzano che si allena tutti i giorni al Raul Guidobaldi di Rieti, si è dovuta accontentare del quinto posto con l’ultimo tentativo riuscito a 4.15 al secondo tentativo.

Bella gara anche per la 4×100 femminile formata da Piergallini, Galimberti, Corbucci e Herrera) che ha chiuso in sesta posizione in 45”34 sotto il diluvio dopo che nella batteria mattutina avevano fermato il cronometro in 45”24. La medaglia d’oro é andata all’imprendibile squadra britannica che ha trionfato in 43”81 con un team che comprendeva l’oro e l’argento dei 200 Asher Smith e Henry. La Francia ha vinto la medaglia d’argento in 44”00 davanti all’Olanda (44”22).

Bravissime le staffettiste della 4×400 femminile (Ilenia Vitale, Irene Morelli, Raffaella Lukudo e Lucia Pasquale) che hanno riscritto il record italiano juniores con il quinto posto in 3’37”61. Con questo primato le ragazze azzurre hanno cancellato uno dei record italiani più longevi in campo giovanile che risaliva addirittura al 1983.

La staffetta del miglio maschile (Luca Cropelli, Mirko Romano, Francesco Conti e Vincenzo Vigliotti) ha concluso in bellezza l’Europeo italiano con un bel settimo posto in 3’11”44 nella gara vinta dalla Russia in 3’04”87 davanti alla Polonia (3’05”07) e alla Gran Bretagna (3’05”14).

Il protagonista del mezzofondo azzurro è stato il piemontese Italo Quazzola che è stato il migliore dei tre azzurri nella finale dei 3000 siepi con un brillante quinto posto con il nuovo primato personale letteralmente demolito di 8’55”65. Quazzola, secondo alle Giornate Olimpiche della Gioventù Europea del 2011, ha recuperato il gruppo dei primi negli ultimi due giri e si è lanciato nella lotta per la medaglia di bronzo. Il britannico Zak Seddon ha trionfato in 8’45”91 davanti al russo Viktor Bakharev (8’47”81) e al turco Ersin Tekal (8’54”54). Osama Zoghlami ha fatto meglio del gemello Ala chiudendo in settima posizione con il nuovo primato personale di 8’59”62.

Stefano Migliorati è stato bravissimo a qualificarsi per la finale degli 800 metri che non vedevano azzurri arrivare alla gara decisiva dall’edizione del 2005 di Tallin quando Lukas Riffeser vinse la medaglia d’argento. L’azzurro ci ha provato ma nulla ha potuto di fronte al cambio di ritmo degli avversari e chiuso in ottava posizione in 1’53”46. Il favorito tedesco Patrick Zwicker, accreditato di un tempo di 1’46”04 stabilito ad inizio stagione, ha conquistato il titolo europeo in 1’49”58 davanti al belga Aaron Botterman (1’49”80).

Buona prestazione di Lorenzo Dallavalle, sesto nella finale del salto triplo con 15.51, ter posizioni meglio rispetto all’altro azzurro Edoardo Accetta, nono con 15.37. Levon Aghasian, vincitore con 16.01, ha rinverdito i fasti della scuola armena dei salti dalla quale uscì in passato il grande lunghista Robert Emmyan. Un altro piazzamento tra i primi otto da finale è statto raggiunto anche dal discobolo Gian Piero Ragonesi, settimo con il nuovo primato personale di 56.98. L’ungherese Robert Szikszai ha riportato in auge la grande scuola magiara dei lanci vincendo con l’ottima misura di 64.75.

Ottimo risultato tecnico nella finale del salto in lungo femminile dove la tedesca di colore Malaika Mihambo vola a 6.70 al terzo tentativo e vince la medaglia d’oro battendo la britannica Jazmina Sawyers di sette centimetri. Il bronzo è andato all’ucraina Maryna Bekh con 6.44. La campionessa europea del triplo di Rieti 2013 Ottavia Cestonaro ha completato il suo Europeo da incorniciare con l’ottavo posto nel lungo con 6.07 m.

Davvero emozionante la finale del lancio del giavellotto decisa negli ultimi due tentativi. Prima la tedesca Christina Hussong si é portata in testa con un lancio di 57.90 al quinto tentativo superando la favorita svedese Sofia Flink (campionessa del mondo a Barcellona 2012) che conduceva con un lancio di 56.43 alla terza prova. Al sesto tentativo è arrivata la pronta risposta della scandinava che ha scagliato l’attrezzo a 57.91, un centimetro meglio rispetto alla tedesca!

L’ucraina Kataryna Tabasnyk si é messa al collo la medaglia d’oro del salto in alto femminile con la misura di 1.90 con la quale ha vinto il bel duello con la russa Aleksandra Yarishkina (1.88). La medaglia di bronzo é stata vinta dalla primatista stagionale Iryna Herashchenko (1.84). La friulana Desirée Rossitt, allenata dall’ex azzurro del salto in alto Luca Toso, si è classificata al decimo posto con 1.78m. Oro russo nel decathlon con Yevgeniy Likhanov, che ha totalizzato l’ottimo bottino di 7975 punti precedendo il connazionale Aleksey Cherkasov (7790 punti) e il tedesco Tim Nowak (7770 punti).

L’Italia ha concluso l’Europeo reatino con un brillantissimo bilancio fatto di otto medaglie (1 oro, 4 argenti e tre bronzi) e ventisei finalisti per un totale di 101 punti nella classifica a punti che tiene conto di tutti i piazzamenti tra i primi otto. In questa classifica l’Italia ha chiuso al quinto posto alle spalle delle super potenze Russia, Gran Bretagna, Germania e Francia. Con questo bottino la squadra azzurra ha fatto meglio del bilancio di 100 punti ottenuto nell’edizione spagnola di San Sebastian 1993. La straordinaria formazione britannica ha dominato il medagliere con nove ori, sei argenti e quattro bronzi precedendo la Russia (otto ori, sette argenti e sette bronzi) e la Germania (quattro ori, un argento e sei bronzi).