Dal sito del Coni (www.coni.it) si apprende che un tesserato Fidal, Umberto Macale, è stato sospeso dall’attività agonistica in via cautelare a seguito della positività riscontrata al controllo antidoping in competizione disposto dal Comitato Controlli Antidoping CONI – NADO, il 9 agosto 2014 a Gioia dei Marsi (L’Aquila) in occasione della gara podistica “Stramanaforno – Trofeo A. Panfili”.
Dagli esami eseguiti dal laboratorio di Roma del Coni, nel primo campione analizzato è emersa la presenza di Clenbuterolo-Furosemide.
La prima sezione del TNA ha sospeso l’atleta in via cautelare, accogliendo l’istanza presentata dalla Procura Antidoping.
Il clenbuterolo viene utilizzato per combattere l’asma bronchiale oppure in caso di enfisema polmonare o di altre difficoltà dell’apparato respiratorio. La sostanza compare spesso nella cronaca dei casi antidoping più eclatanti: gli atleti che fanno uso di steroidi anabolizzanti, all’avvicinarsi della competizione, per risultare negativi ai controlli antidoping, sostituirebbero i prodotti fin lì utilizzati con il clembuterolo, che risulta avere la capacità di limitare la perdita di massa muscolare (conseguente all’interruzione dell’assunzione di sostanze anabolizzanti).