Prima della maratona. Colloquio con Massimo Magnani

Prima della maratona. Colloquio con Massimo Magnani

06 Aprile, 2022
Foto Monica Freguglia

Iliass Auoani è stato raccontato più o meno da tutte le angolazioni dopo la Milano Marathon. Si è saputo che è laureato, che in passato ha vestito i colori della Riccardi di Milano, che il suo scopritore è stato Claudio Valisa, capace di lanciare un talento come Genny Di Napoli. Tecnico che in passato ha costruito Antonella Bizioli, maratoneta, che ai Mondiali di Roma ’87 siglò il miglior risultato tecnico femminile in chiave italiana.

Il giorno prima della maratona ho cercato al telefono Massimo Magnani, il suo attuale allenatore: un nome, una garanzia, visti i maratoneti che ha allenato negli ultimi 20/30 anni. Massimo era tra l’altro reduce da una esperienza che mai avrebbe voluto affrontare nella vita (tragitto in auto da Kiev fino a raggiungere Bucarest, con partenza il fatidico giorno 24 febbraio, quando le truppe russe hanno invaso l’Ucraina e arrivo a Ferrara dopo quasi 4 giorni). Era appena arrivato a Milano da Ferrara, in un bar, stava mangiando un panino.

L’ex DT azzurro mi ha confermato che la scelta era caduta su Milano, visto che la metropoli lombarda ha aperto le braccia al ragazzo arrivato dal Marocco a soli due anni. “E’ la sua città ci pareva giusto fare la prima maratona a Milano, sul percorso ci saranno i suoi amici di Ponte Lambro. Questo uno dei tanti motivi per farlo esordire qui, come ad esempio il percorso piatto e scorrevole, il supporto degli amici e via cantando. Nonostante ciò – ha ribadito il coach – Iliass ha già confermato che non tornerà più da queste parti, ormai è quasi un ferrarese. Va in bicicletta, contromano sui marciapiedi, è proprio uno di noi”. 

Sulla maratona aveva ammesso:” Imposteremo la gara per chiudere attorno alle 2h10’ se farà meno, molto meglio. Andare all’estero? No, non aveva senso”. Queste le parole di Massimo. Non ha sbagliato nulla, anzi il crono di Iliass è stato di gran lunga migliore. Interessante il colloquio a fine gara tra il DT Antonio La Torre e Massimo Magnani. Si è arguito che Iliass sarà tra i protagonisti degli Europei dove i maratoneti da schierare saranno 6 (si assegna la Coppa Europa), si fanno anche i nomi di Faniel, Meucci, La Rosa, D’Onofrio, El Fathaoui, il che fa già intuire che il piatto forte dell’estate sui km 42,195 sarà Monaco di Baviera.


Qualche numero sulla Milano Marathon


Nella maratona di Milano arrivati sotto le 2h’10: 11. All’undicesimo posto Josè Leao Da Silva in 2h08’37”, 12º Salvatore Gambino 2h16’00”, 13º Vincenzo Agnello 2h18’48”, 14º Antonino Lollo 2h18’59”, 15 Vivian Kiplagat (Kenya – prima donna) 2h20’18”.

In meno di 2h30’: classificati 36. Meno di 3 ore: classificati 423. Meno di 3h30’ classificati: 1499. Meno di 4 ore classificati 3141. Meno di 4h30: classificati 4242. Meno di 5 ore: classificati 4853. Ultima a tagliare il traguardo dopo 6h33’42” Cinzia Sandra di Legge che a sua volta ha preceduto l’ultimo uomo Luca Gelati che ha chiuso in 6h32’54”.

Notare la distacco tra l’11º e il 12º….