Considerazioni dopo un inizio di maggio molto favorevole per l’atletica azzurra. Si inizia col dire, come spesso dichiara, il nostro D.T. Antonio La Torre di tenere ben saldi i piedi per terra. Il botto l’ha fatto Marcell Lamont Jacobs, in quel di Savona al Memorial Ottolia, stampando un prestigioso 9”95 nei 100, cancellando il 9”99 di Tortu dopo meno di 3 anni, il record di Pietro Mennea (10”01) ha resistito dal 1979 al 1998! Record che era nell’aria, realizzato ad ogni buon conto con una facilità estrema e disarmante.
E veniamo a quanto successo nel week and con la nazionale di marcia a Podebrady nella Repubblica Ceca. Una spedizione che ha lasciato il segno, come sempre la specialità non tradisce mai. Il bottino è cospicuo: 3 ori. Nella 20 km di marcia Antonella Palmisano dimostra di avere le carte in regola per aspirare a molto, in quel di Tokyo, vince e convince. Per l’azzurra sarà questa la sola gara dell’anno prima dei Giochi. Eleonora Giorgi trattiene a stento le lacrime all’arrivo, dopo aver tagliato il traguardo in seconda posizione, in cuor suo aveva in animo di vincere, due ammonizioni l’hanno costretta a rallentare e dalla prima piazza è scivolata indietro, poi con la sua solita grinta ha recuperato sino al secondo posto. L’Italia femminile sulla nuova distanza dei 35 km coglie l’oro, grazie anche al terzo posto di Lidia Barcella. Oro ancora nella 50 km distanza destinata a scomparire nel mondo del tacco e punta, l’ultimo atto a Tokyo.
In questa specialità dove l’Italia vanta grandi tradizioni, conquistiamo un terzo posto con Agrusti che stampa pure il pass per i Giochi Olimpici. Insomma una bella messe di medaglie, ben 8. L’Italia è salita sempre sul podio.
Tutti hanno ricordato la scomparsa di Alessandro Talotti, grande saltatore in alto friulano scomparso sabato sera a soli 40 anni, con un bimbo di sei mesi!
Dicevamo della buona partenza per i nostri colori, ora sarà opportuno riconfermare il tutto il 28 e 29 maggio sulla pista di Chorcow (Polonia), la stessa dove si sono disputati i Mondiali di staffette. Otto nazioni finaliste, due giorni di gare, da non perdere, probabilmente in tv, successivamente il 10 giugno il Golden Gala in programma al Ridolfi di Firenze. Poi si potranno tirare altre considerazioni, sempre con i piedi ben piantati per terra.