Fine stagione: dal cross ai divorzi eccellenti

Fine stagione: dal cross ai divorzi eccellenti

13 Marzo, 2024
Foto Grana/FIDAL

Finisce la stagione invernale dell’atletica, quella al coperto e quella attraverso i prati. Se nella prima l’Italia esce con il blasone rinforzato, con tanto di allori ai Mondiali di Glasgow e una serie di primati nazionali e personali che gli azzurri hanno siglato nei palazzetti di tutta Europa, lo stesso non si può dire per la corsa campestre.
Purtroppo, specialità sempre più ridotta al lumicino, con il solo Cross del Campaccio a tenere alto il blasone nelle prove internazionali, in coppia con il Cross della Vallagarina, in attesa che la prova di Alà dei Sardi rispicchi il volo (ci vorrà del tempo, ma sono sulla strada giusta) e che la Cinque Mulini, spostata a novembre, batta un colpo.

A tale riguardo si sottolinea il fatto che lo stesso giorno il 17 novembre in calendario, oltre alla classica lombarda che ha le stimmate dell’immortalità visto che è lanciata verso la centesima edizione, c’è il Cross di Venaria, prova che ha raccolto l’eredità dell’Europeo di due anni fa. Siamo al parossismo, o non ci sono prove, oppure due lo stesso giorno. Capitolo chiuso? No. Il 30 marzo si corre il Mondiale di cross a Belgrado, non agli antipodi e l’Italia, stando alle ultime notizie non sarà presente!  Questo lo stato dell’arte.
Non ci si dimentica della “Festa del cross” che tecnicamente parlando non ha alcun significato, manifestazione che il 10 marzo ha chiuso la stagione nella nostra penisola.

Maratona azzurra

Sta meglio di tutte la strada, la maratona maschile. Adesso ci sono problemi di abbondanza. Evviva. Si va da Yeman Crippa, a Eyob Faniel, da Iliass Aouani a Daniele Meucci, se poi aggiungiamo Neka Crippa e Yohanes Chiappinelli, per i responsabili di settore un bel grattacapo. Meglio così.

Diverso il discorso tra le donne dove dietro a Sofiia Yaremchuk e Giovanna Epis non si vede molto all’orizzonte. 

Il valzer degli allenatori

Primavera tempo di divorzi. Non solo tra gli influencer più o meno noti. Il là lo ha dato Marcell Jacobs (sepolto in quel di Jacksonville, di lui si sa solo che sta bene, voce del verbo Fidal), divorziando da Paolo Camossi, il tecnico sempre silente sulla questione.
Poi Iliass Aouani ha detto: basta vado a correre a Siena con gli uomini di Giambrone (Tuscany Camp), in questi giorni la notizia è che Pippo Tortu ex bimbo con le ali emigra negli States (con babbo Salvino, sia ben chiaro), alla corte di Dennis Mitchell che di scheletri negli armadi ne ha parecchi.

Oggi giunge notizia che Samuele Ceccarelli ha dato il benestare al suo tecnico Marco Del Medico, informandolo che d’ora in poi sarò seguito da Mauro Checcucci ex sprinter della 4×100 azzurra. Tanti saluti via telefono. 

Ci si ferma qui. Il numero è abbastanza consistente.