Le necessità del contenimento dell’epidemia hanno portato a un rilascio graduale della normalità nella corsa: prima i top runner, poi gli appassionati ammessi alle corse che hanno accettato la magra realtà delle iscrizioni a numero chiuso, massimo 500 partenti nella maggior parte dei casi, e il via molto presto di mattina. E intanto ai confini di questo podismo col freno a mano preme la grande e indefinita massa dei nuovi runner, la cui effettiva consistenza prenderà forma nei prossimi mesi. La corsa verso l’allargamento dei numeri massimi di iscrizione tende anche ad accogliere la loro voglia di indossare per la prima volta un numero di gara.
Il mondo della corsa prova a rimettersi in moto. In questo inizio di maggio l’agenda del runner si è di nuovo riempita di appuntamenti, anche se a numero chiuso e nel rispetto del protocollo anti-Covid già sperimentato nell’autunno del 2020, con il quale molti podisti dimostrano ormai di avere dimestichezza. Le necessità del contenimento dell’epidemia hanno portato, di fatto, a un rilascio graduale della normalità nella corsa: prima i top runner, che abbiamo visto in azione al massimo livello, ad esempio, nelle maratone organizzate in bolla totale anti-Covid negli aeroporti di Siena e di Enschede (NED), poi, appunto, gli appassionati ammessi alle corse su strada che hanno accettato la magra realtà delle iscrizioni a numero chiuso, massimo 500 partenti nella maggior parte dei casi, e il via molto presto di mattina.
L’aumento dei partecipanti
È lecito sperare che il tetto massimo vada piano piano ad allargarsi e a coinvolgere di nuovo un numero sempre maggiore di appassionati. Comincerà ad accadere nella maratona di Milano del 16 maggio, con la nuova 10 km competitiva che va a compensare il totale partenti maratona ancora limitato a quelli che dispongono di tempi di accredito comunque impegnativi per gli appassionati (2:45’ in maratona, 1:15 in mezza maratona, sia per gli uomini sia per le donne). In parallelo il trail running sta già beneficiando degli spazi verdi e dei ritrovi in piccoli centri abitati, due vantaggi importanti sul fronte della sicurezza, e tutto lascia pensare che Le Porte di Pietra di Cantalupo Ligure (15 maggio) ospiteranno una ricca edizione del Campionato italiano Fidal di lunghe distanze.
L’ingresso dei nuovi runner
Fuori dai recinti e dai perimetri di questo podismo col freno a mano preme la grande e indefinita massa dei nuovi runner, la cui effettiva consistenza prenderà forma nei prossimi mesi. La corsa verso l’allargamento del numero massimo di iscritti tende anche ad accogliere la voglia dei neofiti di indossare per la prima volta un numero di gara. Pare non sia più così vero che chi corre per l’intimo benessere rifiuti l’idea di gareggiare. Oggi questa dimensione ha ripreso quota, non fosse altro che per ritrovare gli altri.
Buona lettura e buona corsa.