Podisti: ipertensione in aumento

Podisti: ipertensione in aumento

28 Agosto, 2019
Foto: 123rf
Negli ultimi anni si è assistito a una crescita di runner apparentemente ipertesi. Vediamo di capire quando sia realmente necessario assumere farmaci e quando invece ci si trovi in una situazione di “normalità fisiologica”, utile al corretto svolgimento delle funzioni dell’organismo  

Con l’aumento dell’età media dei praticanti sono cresciuti anche i podisti che prendono farmaci per la pressione. Una tendenza che potrebbe non essere positiva, per almeno un paio di motivi. Il primo è il rischio di ipotensione dovuto al sommarsi dell’effetto farmacologico con l’azione ipotensiva naturale della corsa. Il secondo è il calo prestativo conseguente all’assunzione di questi medicinali. 

Come funziona la pressione arteriosa

La pressione arteriosa è data dalla somma degli sforzi necessari al cuore per inviare sangue in ogni distretto del corpo, in primis al cervello. Se la pressione è alta, dunque, spesso significa che all’organismo serve che abbia quel valore. Un’eventuale correzione dovrà quindi essere solo temporanea e nel frattempo si lavorerà a correggere le cause dell’aumento pressorio. 

Le cause dell’aumento pressorio

La pressione sale per età, eccessiva assunzione di sale alimentare, uno stato infiammatorio cronico, una forte ritenzione idrica, il sovrappeso marcato, un elevato stress psicofisico, la combinazione di ansia, angoscia e agitazione, l’eccessiva assunzione di zuccheri, vari tipi di disfunzioni renali, la presenza di placche ateromatose, la sedentarietà.

Occorre innanzitutto capire perché la pressione si alza, ma soprattutto i motivi per cui è utile che si alzi, perché abbassarla tramite i farmaci in certi casi può essere dannoso per la salute.

Tentare altre strade prima dei farmaci 

Una pressione più alta della norma, infatti, può indicare un tentativo (da parte del nostro organismo) di correzione di un valore troppo basso per lo svolgimento delle funzioni fisiologiche dell’organismo.

Diminuire forzatamente questo valore significa rischiare situazioni ipotensive che durante l’attività possono procurare cadute, fratture e anche morti accidentali.

Se si agirà sulla riduzione del sale, sulla ritenzione idrica, sul sovrappeso o sull’ansia, la pressione si abbasserà in modo naturale.  

Un’epidemia soprattutto apparente

Da dove nasce questa recente “epidemia” di ipertesi, non solo tra i runner? Certo ci alimentiamo sempre peggio, con più cibi industriali, salati, raffinati, ma una delle spiegazioni è che le più importanti società di cardiologia mondiali hanno da poco abbassato ulteriormente i limiti di tolleranza della pressione arteriosa sistolica (massima) e diastolica (minima). Chi supera anche di poco il valore di 120/80 è già candidabile a un trattamento farmacologico (parliamo del 70% degli individui over 65). Chiariamo: una pressione alta, se danneggia l’epitelio interno delle arterie o rende instabile la placca che si forma all’interno delle arterie stesse, rappresenta un rischio reale di infarto o di ictus cerebrale. Se però tenerne conto significa sottoporre tutti a un trattamento farmacologico, allora è lecito porsi qualche dubbio, come ha fatto Fiona Godlee, direttrice del British Medical Journal, in un suo editoriale. 

Nota: Questo testo rappresenta una sintesi del servizio “Prestazioni sotto pressione”, di Luca Speciani, pubblicato su Correre n. 419, settembre 2019 (in edicola da inizio mese), alle pagine 74 e 75.  

Correre Settembre 2019

Il nuovo numero raggiunge i lettori nei primi giorni del mese e propone in allegato il semestrale Scarpe&Sport (costo delle due riviste abbinate 7,50 euro). Ecco i principali contenuti delle 180 pagine della rivista Reportage – Correre nell’arcipelago dei sogni: il reportage del nostro Leonardo Soresi dal Triple Artic Lofoten Ultratrail, 165 km con 7.000 […]

SEMPRE IN QUESTO NUMERO

L’approfondimento che fa la differenza

28 Agosto, 2019

Non siamo certo gli unici a fornire informazioni che aiutano a correre. Il nostro impegno è di favorire lo sviluppo di una passione consapevole attraverso una maggiore conoscenza  Approfondimento per runner di livelli diversi. Avete presente quando in un messaggio pubblicitario ci viene ricordato che “Sono i dettagli a fare la differenza”? Correre di settembre […]

Mente e corsa: dalle spedizioni polari informazioni importanti per gestire lo stress della fatica

28 Agosto, 2019

Quando accade qualcosa di inatteso (la crisi metabolica, il perdere l’orientamento, l’infortunio, il maltempo), riveste un’importanza fondamentale il non farsi prendere dal panico e cercare di mantenere comunque il controllo emotivo. Occorre allenare la mente a questa eventualità, perché solo così si evita che lo stress ci faccia sentire ancora più stanchi  La secrezione di […]

Il piede del runner: quel dolore sotto al malleolo

28 Agosto, 2019

Il dolore si manifesta in corrispondenza della parte esterna della caviglia e spesso è causato da un’inclinazione verso l’interno dell’asse anteriore del piede stesso. Di norma non c’è gonfiore locale, ma la sofferenza rende difficile la corsa. A lungo termine il problema rischia di cronicizzarsi al punto da causare problemi anche a camminare Poniamo l’attenzione […]

Cibo e corsa: acqua e zucchero sotto sforzo

28 Agosto, 2019

Il rifornimento di acqua, minerali e carboidrati diventa un problema per chi gareggia sulle lunghe distanze, perché durante la corsa l’apparato digerente fatica ad assorbire più di una certa quantità di nutrienti. Le soluzioni che transitano meglio dallo stomaco hanno 5-6 g di zucchero ogni 100 g di acqua, ma i tempi di assorbimento sono […]

FAQ Maratona, domande e risposte – 1ª parte

28 Agosto, 2019

Quando si affronta la preparazione per la gara-mito di 42,195 km, più ci si allena più sorgono dubbi. “Frequently Asked Questions” (FAQ) è l’obiettivo in due puntate dell’intervento del nostro collaboratore-coach, Lorenzo Falco  Maratona: tanti dubbi… ma altrettante risposte. In questo articolo e sul prossimo numero esamineremo i 10 argomenti più dibattuti a proposito della […]