Su Correre di ottobre si trova la seconda puntata del nostro approfondimento sulla preparazione alla maratona: domande e risposte a proposito dei dubbi più frequenti. Un dossier volto a chiarire tutti i più diffusi dubbi di chi ha in programma una prova sulla distanza regina. Qui Lorenzo Falco affronta l’ultimo periodo di avvicinamento alla gara.
Nello scorso numero di settembre i lettori hanno trovato le risposte alle prime 5 domande più frequenti in merito alla preparazione di una maratona (autunnale, in questo caso). In questa seconda parte, pubblicata su Correre di ottobre, vengono affrontati altri 5 temi legati soprattutto alle ultime settimane di avvicinamento alla gara (le principali difficoltà tecniche, la doppia seduta, i suggerimenti sull’integrazione, l’abbigliamento corretto e la gestione dell’ultima settimana, che si conclude appunto con la gara). Avrete dedicato tempo e sudore alla preparazione e certamente vorrete essere perfetti in tutte le fasi di avvicinamento; sentirete che l’obiettivo è vicino e, se siete alla prima 42 km, dovrete seguire alcuni passaggi che vi metteranno sui binari giusti per “giocarvela” al meglio.
Settima e ottava settimana: quali difficoltà?
Se si è scelto di svolgere una preparazione completa scandita da 5 uscite settimanali e si è alla prima esperienza sulla distanza, dopo i primi 2 mesi ci si troverà già in una fase avanzata del percorso di avvicinamento alla gara e il carico allenante inizierà a farsi sentire, con piccoli dolori ai polpacci o alcune difficoltà nel recupero tra gli allenamenti. Alcune persone manifestano, poi, problemi più generici: nervosismo, insonnia e fatica durante le attività quotidiane. Sono difficoltà che non devono sorprendere: il volume di allenamento cresce, i tempi di recupero potrebbero non bastare e una settimana di scarico (quantitativo) dei chilometri potrebbe non essere sufficiente.
Doppia seduta, come si svolge e a chi serve
Tra i podisti amatori si sente parlare spesso di bi-giornaliero in merito alla preparazione di una maratona. Innanzitutto va specificato che si tratta di una tipologia di lavoro tipica dell’atleta professionista, che deve aggiungere volume (chilometri) all’allenamento e può porre le basi di ciò con una doppia seduta, anche quotidiana, nelle fasi calde della preparazione. Per correre due volte al giorno bisogna “avere il fisico” e possedere una macchina ben rodata, altrimenti il rischio di infortunio è molto alto.
Quale può essere la funzione di un bi-giornaliero per l’amatore?
Vengono poi analizzati, su Correre di ottobre, i seguenti temi: “la doppia seduta”, “integrazione (come e quando inserirla)”, “quale abbigliamento” e “Gestire gli ultimi 7 giorni”.
Nota: Questo testo rappresenta un estratto-sintesi del servizio “Maratona, domande e risposte – 2ª parte”, di Lorenzo Falco, pubblicato su Correre n. 420, ottobre 2019 (in edicola a inizio mese), alle pagine 26-30.