“Fare il medio”: quattro soluzioni contro la crisi

“Fare il medio”: quattro soluzioni contro la crisi

Foto: 123rf
Il “medio” o “fondo medio” è uno degli allenamenti fondamentali per un corridore. Molti podisti però non lo utilizzano per via del prolungato senso di disagio che ne caratterizza l’esecuzione. 
Ecco allora alcune soluzioni “intermedie” per abituarsi all’impegno e non rinunciare del tutto a un mezzo di lavoro di grande efficacia e utilità 

In apertura di articolo, l’autore, Orlando Pizzolato, chiarisce subito il concetto di “fondo medio”: una specifica intensità di sforzo, identificata dal ritmo di corsa oppure dalla frequenza cardiaca. L’intensità del “medio” corrisponde alla cosiddetta “soglia del lattato” e il podista che non è ben allenato evidenzia, quando corre al ritmo del “medio”, un progressivo incremento della quantità del lattato. Il corridore efficiente può, invece, correre a lungo (anche un’ora e trenta minuti) senza che la concentrazione di lattato nel sangue aumenti, prosegue l’ex maratoneta azzurro.

Il “termometro” della tecnica di corsa 

L’autore passa poi ad analizzare la più frequente difficoltà che si riscontra nell’esecuzione del “medio”: la meccanica di corsa.

Il podista efficiente riesce a mantenere a lungo una buona azione meccanica, tanto che i parametri tecnici che si possono rilevare con gli strumenti da polso (lunghezza del passo, numero di passi al minuto, oscillazione verticale, tempi di contatto a terra, bilanciamento delle forze tra i due arti e potenza) evidenziano minime variazioni.

Il podista poco efficiente evidenzia, invece, a volte anche dopo pochi minuti di corsa, delle modifiche dei parametri appena riportati, spiega Pizzolato. 

Come affrontare la crisi

Proseguendo nell’articolo, l’allenatore esplicita il proprio punto di vista rispetto alla gestione della fatica: è un elemento insito in ogni tipo di seduta e per questo va accettata e gestita (e non evitata), ma in questo caso c’è un limite. Oltre un certo livello di difficoltà, tale da condizionare la funzionalità della corsa, continuare a svolgere la seduta di medio non ha senso e non serve, chiarisce Pizzolato prima di passare a illustrare quattro possibili rimedi.

Una prima soluzione (elementare) per porre rimedio ai condizionamenti della stanchezza è inserire delle pause durante la corsa media, una soluzione prospettata solo per podisti di primo livello, quelli che evidenziano un rilevante affanno della respirazione già dopo pochi minuti di corsa. 

Nei paragrafi successivi Pizzolato entra poi nei dettagli di altri tre possibili rimedi da adottare e, in chiusura dell’articolo che potete consultare su Correre di febbraio, una tabella in cui l’autore ci suggerisce le sue proposte operative. Mettetele in atto e fateci sapere quale delle quattro avete trovato più utile!

Nota: Questo testo rappresenta una sintesi del servizio Fare il medio”: quattro soluzioni contro la crisi”, di Orlando Pizzolato, pubblicato su Correre n. 448, febbraio 2022 (in edicola da inizio mese), alle pagine 28-30.

 

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