È la gara base, pietra miliare di tante altre sfide. Che verranno poi preparate con programmi di allenamento i cui “mezzi” (corsa lenta, fondo medio, etc) verranno tarati sulla base del tempo che avremo ottenuto proprio sui 10 km.
E in questo mese di agosto immaginiamo i nostri lettori con un po’ più di tempo libero rispetto agli altri periodi dell’anno e suggeriamo loro di approfittarne per costruire una condizione solida guidati dallo stimolo per il raggiungimento di un obiettivo: una corsa di 10 km da affrontare bene.
L’appetito vien mangiando
Il successo crescente delle gare su questa distanza (un esempio per tutte: la DeeJay Ten di Milano) conferma che si tratta di un obiettivo alla portata di molte persone di tutte le età e condizioni fisiche.
Il nostro monitoraggio del movimento italiano del running, inoltre, ci permette di confermare che, di solito, chi conclude una prova di 10 km non si ferma lì, ma con i tempi necessari si presenterà al via di una mezza maratona, perché, anche per la corsa, come per la tavola, vale il detto “l’appetito vien mangiando”.
A ognuno un programma d’allenamento adeguato
Nelle 8 pagine del servizio intitolato “10 km per tutti” vengono proposti tre programmi di 16 settimane ciascuno, destinati rispettivamente a un runner alle prime armi, a un corridore di livello intermedio e a un podista esperto, magari in cerca di un’occasione o uno stimolo giusto per rimettersi in gioco dopo un po’ di stop. A titolo di curiosità il nostro dossier sui 10 km si conclude con un esempio (da non seguire!) del programma di allenamento di un top runner che prepara questa distanza.
Nota: Questo testo descrive in sintesi i contenuti del servizio “10 km per tutti”, a cura della redazione, pubblicato su Correre n. 418, agosto 2019 (in edicola a inizio mese), alle pagine 64-74.