A caldo, il giorno dopo la maratona di Barcellona dove ha mancato il tempo sotto le 2 ore e otto minuti necessario per candidarsi alla convocazione per Parigi 2024, Iliass Aouani non si sottrae alle domande di Giorgio Rondelli e Daniele Menarini.
Un Iliass Aouani comprensibilmente stanco e un po’ deluso ha affrontato senza nascondersi il collegamento in diretta per “Il punto di Menarini”, la rubrica che ogni lunedì alle 12:30, su CorrereTV, si concentra sui personaggi e i fatti più importanti del fine settimana del running.
Incorso in una caduta al 15° chilometro della maratona di Osaka del 25 febbraio, Aouani si era poi ritirato al trentesimo conservando così la condizione per riprovare a correre una maratona e aveva scelto last minute Barcellona, teatro lo scorso anno del suo 2:07’16”, all’epoca record italiano. Si è classificato quarto con 2:08’05”, cioè il secondo miglior tempo della carriera, ma non sufficiente a scalfire il “triplete di Siviglia”, dove Crippa, Faniel e Meucci sono scesi sotto le 2:08’.
Rispondendo con grande calma e onestà alle domande di Giorgio Rondelli e Daniele Menarini, ha permesso a chi seguiva di conoscere il disagio che è seguito al ritiro di Osaka: «Sono riuscito a ricominciare a correre solo domenica scorsa (3 marzo, ndr)– ha precisato – ma la cosa più difficile è stata rimanere concentrati su un obiettivo sfuggito di mano per un imprevisto.»
«Fino al trentesimo sei stato più veloce di Crippa a Siviglia» ha fatto notare Rondelli elencando i parziali di Aouani a Barcellona: 15’00” /5 km, 29’51”/10 km, 44’52”/ 15 km, 59’42”/20 km, fino all’eccellente 1:02’54” alla mezza maratona, l’1:14’33” ai 25 km e l’1:29’53” ai 30 km.
«Questo mi dà fiducia per una maratona da correre forte nella seconda metà dell’anno. A Barcellona ho dovuto correre per metà maratona da solo, con una lepre ingaggiata da me nella prima parte, per poi andare avanti in una rincorsa solitaria. È un risultato buono, considerando il contesto, ma in un anno con tanta concorrenza. Non mi posso incolpare di nulla, ho fatto il possibile e ne esco a cuor sereno. Ora il mio obiettivo è scaricare la testa e ritrovare serenità.»