Alluvione a Genova: anche Emma Quaglia tra gli “Angeli nel fango”

Alluvione a Genova: anche Emma Quaglia tra gli “Angeli nel fango”

13 Ottobre, 2014

A Genova li chiamano “Angeli nel fango”: sono i ragazzi che, dal 1970 (anno della prima disastrosa alluvione) accorrono sul posto, spalano, tirano fuori dal fango quello che resta della furia della bomba d’acqua. Anche in questi tragici giorni illuminano con le loro azioni le strade sporche di limo, ingombre di detriti, simboli di un dissesto idrogeologico che fa di Genova la seconda città d’Europa in quanto a pericolosità. Sono in tanti anche i podisti che, almeno per qualche giorno, dimenticano programmi e tabelle per portare aiuto a chi ha perso attività commerciali, case, beni. Tra di essi piace ricordare Emma Quaglia, più volte azzurra di maratona (ricordiamo il sesto posto ai mondiali di Mosca), che, insieme con il compagno Luca Campanella (mezzofondista prima e maratoneta da 2:26’00”) è andata a spalare fango nel quartiere di Struppa, località più volte straziata dalle onde del Bisagno. Con loro si è prestato generosamente anche Giuliano Lagomarsino, vero personaggio del podismo non solo genovese, assiduo frequentatore dei meeting internazionali e benvoluto da tutti. Evadendo un po’ dal ristretto campo del podismo, Silvia Salis, martellista e donna simbolo dell’atletica italiana, in questi giorni ha lanciato l’idea di un calendario 2015 che veda in posa campioni nati o attivi a Genova, un po’ di tutte le discipline, il cui ricavato vada interamente agli alluvionati.