Europei di cross: 8 anni dopo Lalli ecco l’oro junior di Crippa

Europei di cross: 8 anni dopo Lalli ecco l’oro junior di Crippa

14 Dicembre, 2014

Yeman Crippa ha regalato due splendide medaglie d’oro a livello individuale e a squadre nella ventunesima edizione dei Campionati Europei di Cross sui prati innevati e fangosi di Borovetz nei pressi di Samokov, località bulgara situata a 1.350 metri di altitudine che in passato ha ospitato gli Europei di corsa in montagna e diverse competizioni di sci.
La festa azzurra è stata completata da Said Ettaqi, un ragazzo di origini marocchine residente in Toscana che è salito sul terzo gradino del podio e Yohannes Chiappinelli, quinto. Il quarto podio di giornata è arrivato dalla squadra maschile seniores nell’ultima gara di giornata.

La Gran Bretagna ha vinto il medagliere con due ori (successi nella gara under 23 femminile con Rhona Auckland e in quella seniores femminile con Gemma Steel che ha preceduto la connazionale Kate Avery), due argenti e un bronzo. L’Italia si è piazzata al quarto posto alle spalle della Turchia e della Russia, seconde con sei medaglie a testa (3 ori, 1 argento e 2 bronzi).

Gara juniores maschile (6.085 km): Trionfo azzurro del trentino di origini etiopi Yeman Crippa che ha riportato i colori azzurri sul gradino più alto del podio nella gara maschile juniores otto anni dopo il successo di Andrea Lalli a San Giorgio su Legnano 2006. Il più giovane dei due fratelli trentini del mezzofondo azzurro ha recitato la parte del protagonista fin dal primo giro conquistando una splendida medaglia d’oro in 20’07” con un vantaggio di 15 secondi sullo spagnolo Carlos Mayo. Crippa è alla sua terza partecipazione nella manifestazione continentale dopo il 32° posto di Budapest 2012 e il settimo di Belgrado 2013 (con bronzo a squadre). Nella sua giovane carriera Yeman ha contribuito anche all’eccellente sesto posto a squadre dell’Italia ai Mondiali di Cross 2013 di Bydgoszcz.
Crippa ha approfittato dell’errore del russo Aleksander Novikov che a due giri dalla fine ha accelerato prendendo un vantaggio notevole credendo che mancasse un solo giro. Crippa ha preso il comando all’ultimo giro mentre il russo, ormai sfiatato, è letteralmente scoppiato chiudendo in 55ma posizione.
“Sono contento della gara anche se il percorso fangoso era durissimo. Nell’ultimo giro ho dato tutto. Desidero ringraziare il mio allenatore Massimo Pegoretti. Non mi aspettavo la vittoria a squadre. Torno a casa con una preziosa medaglia d’oro al collo. Vengo dall’Etiopia ma sono stato adottato dodici anni fa. Sono arrivato in Trentino con i miei sette fratelli” ha detto Yeman dopo la gara.
Il terzo posto dell’altro azzurrino Said Ettaqi (20’28”), il quinto del finalista dei Mondiali Juniores sui 3000 siepi Yohannes Chiappinelli (20’33”) e il nono di Alessandro Gicobazzi (20’41”) hanno suggellato il trionfo degli azzurrini nella gara a squadre davanti alla Spagna e alla Turchia. Il bilancio azzurro è stato completato dal 41° posto Yassin Bouih. Pietro Riva si è ritirato. Anche quando Lalli si impose nell’edizione italiana degli Europei l’Italia salì sul gradino più alto del podio sia a livello individuale che nella competizione a squadre.
“Non mi aspettavo di andare sul podio. Mi sono risparmiato perché sapevo che sarebbe stato inutile andare davanti a tirare. Sinceramente non pensavo di arrivare terzo. Ho sentito il tifo della squadra che mi ha incitato e questo mi ha dato la carica. Quando il Direttore Tecnico Massimo Magnani mi ha detto che ero arrivato terzo non ci credevo” ha detto Ettaqi.

Gara seniores maschile: Come nella gara femminile, anche la competizione maschile ha visto un testa a testa tra due atlete dello stesso paese. Mentre la Gran Bretagna è stata la grande protagonista della prova femminile, la Turchia ha dominato la gara seniores maschile con due atleti di origini keniane che hanno conquistato medaglie internazionali nelle ultime stagioni. Il campione europeo dei 10.000 metri di Helsinki 2012 Polat Arikan Kemboi ha prevalso negli ultimi metri sul più giovane connazionale Ali Kaya, campione europeo juniores a Rieti 2013 sui 5.000 e sui 10.000 metri, medaglia di bronzo sui 10.000 metri agli Europei di Zurigo e medaglia d’oro tra gli juniores agli Europei di cross, con lo stesso tempo di 32’19”. Con il successo sui prati fangosi di Samokov, Arikan Kemboi ha migliorato il secondo posto dell’anno scorso a Belgrado. Un altro atleta di origini africane Alemayehu Bezabeh, due volte campione europeo a Dublino 2009 e Belgrado 2013, ha completato il podio in 32’30”.
Quarto, a 29 secondi dal podio, il francese Florian Carvalho. L’Italia ha chiuso in bellezza l’edizione 2014 di Samokov con il bronzo a squadre con 59 punti alle spalle della Turchia (33 punti) e della Spagna (36 punti) grazie all’ottavo posto di Stefano La Rosa (33’17”), al 14° di Marouan Razine (33’26”), al 17° di Patrick Nasti (33’29”) e al 20° di Ahmed El Mazoury (33’43”).

Gara seniores femminile: Ancora dominio della Gran Bretagna che ha piazzato ai primi due posti la vice campionessa europea di Belgrado 2013 Gemma Steel e Kate Avery. La gara è stata caratterizzata da un fantastico testa a testa risolto allo sprint in favore della Steel che ha fatto segnare lo stesso tempo della Avery (28’27”). Meraf Bahta, mezzofondista svedese di origini eritree laureatasi campionessa europea sui 5000 metri a Zurigo, ha completato il podio in terza posizione in 28’52”, stesso tempo fatto segnare dalla belga di origini etiopi Almenesh Belete. Le vincitrici delle ultime due edizioni Sophie Duarte (prima a Belgrado 2013) e Fionnuala Britton (oro a Velenje 2011 e Budapest 2012) si sono classificate al quinto e al sesto posto. Ha fatto piacere il ritorno a buoni livelli dopo un grave infortunio della scozzese Stephanie Twell, tre volte campionessa europea di cross a livello juniores nel 2006, 2007 e 2008.
Gemma Steel vanta in carriera un terzo posto nell’edizione 2011 di Velenje e l’oro a squadre vinto lo scorso anno. Avery risiede nell’Indiana negli Stati Uniti e ha vinto quest’anno il titolo universitario NCAA di corsa campestre.
“Non mi aspettavo che la gara potesse risolversi in un duello tutto britannico. Sapevo che Kate non avrebbe mollato fino alla fine senza combattere. Le gambe erano stanche nel finale e ho dovuto trovare le ultime riserve di energia per spuntarla nel finale. Non volevo vincere ancora la medaglia d’argento”, ha detto Gemma Steel.
La migliore delle azzurre è stata Elena Romagnolo 16ma in 29’33”. Cinque posizioni più dietro l’altra piemontese Valeria Roffino, 21ma in 30’01”. Il bilancio azzurro è stato completato dal 35° posto di Fatna Maraoui (30’37”), dal 40° di Jessica Pulina (31’01”) e dal 44° posto di Federica Dal Ri (31’13”).
La Gran Bretagna ha dominato la classifica a squadre con 21 punti con un vantaggio notevole sulla Spagna (71 punti) e sull’Irlanda (80 punti). Buono il quinto posto a squadre dell’Italia con 112 punti
“Mi aspettavo un piazzamento tra le prime quindici, quindi posso ritenermi soddisfatta. Mi dispiace perché ad un giro dalla fine ero tra le prime dieci ma non ce la facevo più. Ho sofferto l’altura. Non riuscivo più a respirare nell’ultimo giro. Sono contenta perché questa è la strada per ritrovare la forma dei tempi migliori, si tratta solo di lavorare con continuità e determinazione” ha commentato Elena Romagnolo.

Gara juniores femminile (4 km): La turca Emine Hatun Tuna, seconda agli Europei Juniores di Rieti 2013 sui 3000 metri e sesta ai Mondiali Juniores sulla stessa distanza a Eugene, ha rispettato il suo ruolo di favorita vincendo la gara juniores femminile in 14’13” con un vantaggio di cinque secondi sulla forte ottocentista britannica Jessica Judd, medaglia d’argento ai Mondiali Juniores di Barcellona 2012 e finalista ai Giochi del Commonwealth di Glasgow (quarta) e agli Europei di Zurigo (settima) l’ultima estate. Terzo posto per l’altra britannica Lydia Turner (14’25”). Nella classifica a squadre si è imposta come da tradizione in questa manifestazione la Gran Bretagna davanti alla Francia e alla Germania guidata da Alina Reh (seconda classificata degli ultimi Giochi Olimpiadi Giovanili di Nanchino sui 3000 metri). Prima delle azzurrine è stata la pluriprimatista italiana allieve e quarta classificata delle Olimpiadi Giovanili sui 2000 siepi Nicole Svetlana Reina che ha tagliato il traguardo in 18ma posizione in 15’08” seguita da Camilla Matese 31ma in 15’25”, da Alice Cocco 44ma in 15’41”, Anna Stefani 51ma in 15’52”, Angelica Olmo 58ma in 16’04” e Costanza Martinetti 59ma in 16’16”. L’Italia ha concluso all’ottavo posto nella classifica per nazioni dominata dalla Gran Bretagna.
“Mi aspettavo di fare fatica. Il percorso era tutto ghiacciato. Sono delusa perché speravo di arrivare tra le prime dieci. Soprattutto nelle salite riuscivo a rimontare qualche posizione. Ho visto che molte mie avversarie sono partite troppo forte. Io ho preferito non partire troppo forte perché sapevo che se avessi seguito il ritmo delle mie avversarie non sarei riuscita neanche ad arrivare al traguardo”, ha detto Reina.

Gara under 23 femminile: La Gran Bretagna ha conquistato il primo oro individuale di Samokov 2014 anche se non con l’attesa Emelia Gorecka, che aveva vinto due titoli europei juniores di cross nel 2011 e 2013 e un argento nel 2012 ma con Rhona Auckland che ha vinto il suo primo oro dopo il successo a squadre della passata edizione di Belgrado 2013. Auckland ha tagliato il traguardo in 22’23” battendo di due secondi di vantaggio sulla beniamina di casa Militsa Mircheva e di cinque secondi la russa Gulshat Fazlitdinova. La serba Amela Terzic, campionessa europea juniores di cross nel 2012 a Budapest davanti alla Gorecka e medaglia d’oro sui 1500 metri agli Europei Under 23 di Tampere nel 2013, si è dovuta “accontentare” questa volta del decimo posto in 23’04”, due posizioni meglio rispetto alla sua rivale giovanile Emelia Gorecka.

Gara under 23 maschile: La Russia ha dominato la gara under 23 maschile monopolizzando tutto il podio con Ilzigar Safiulin, primo al traguardo in 25’31” con due secondi di vantaggio su Igor Maksimov e sei secondi su Vladimir Nikitin. La Russia si è aggiudicata la gara a squadre davanti alla Gran Bretagna che ha piazzato Jonathan Hay al quarto posto in 25’46” e il favorito della vigilia Callum Hawkins al quinto posto in 25’49”. L’Italia non è entrata nella classifica per nazioni dopo il ritiro per infortunio di Nekagenet Crippa, fratello maggiore di Yeman. Il migliore italiano è stato Abdelmijid Ed Derraz che ha concluso la sua fatica in ventottesima posizione in 26’30”. Più distante in classifica Italo Quazzola (quarantunesimo in 26’55”) e Daniele D’Onofrio (quarantaquattresimo in 27’02”).