Zona Mista Speciale Praga – La primavera di Praga

Zona Mista Speciale Praga – La primavera di Praga

10 Marzo, 2015

Meglio del previsto. Questa volta, dopo tutto non è andata male. Occorre però considerare che se i risultati si ottengono alla fine di una rassegna, pare tutto più bello.
Ricordate Zurigo? Ad agosto le medaglie di Grenot, Straneo e Meucci arrivarono nelle ultime giornate e fecero ritrovare a tutti il sorriso.

Anche in questa occasione è successo altrettanto. Si lasci perdere i raffronti, a volte impietosi, con i precedenti campionati europei, e si parli solo di quello Praga. Qualche senatore ha mostrato la corda, tanto per chiarire Fabrizio Schembri non può andare a un europeo e saltare poco più di 16 metri, Chiara Rosa non può gettarsi il peso sugli alluci. E dire che la pesista aveva dichiarato di essere in condizioni eccezionali e che il presidente Giomi, che forse poteva mostrarsi in questo caso rabbuiato, l’ha abbracciata al termine della mancata qualificazione (parole dette da lui stesso, venerdì all’apertura del campionati in tribuna stampa). E ancora, qualche giovane non è ancora in grado di assurgere a determinati livelli, leggi Darya Derkach, le quattrocentiste (3) non si sono mostrate all’altezza di un campionato continentale sotto tetto.

Le note positive escludendo le medagliate Trost e Del Buono (stupenda la gara della figlia d’arte) arrivano dal gigante Silvano Chesani che dovrebbe formare con Fassinotti una coppia atta a scalare vette sino a…. anche se Barshim certe misure le salta in allenamento.

E’ piaciuto Joao Capistrano Nieves Bussotti, più nero della pece, nei 1500, come la Alloh nei 60, discreto Galvan nei 400 e ci si aspettava di più da Giulia Viola nei 3000, mentre ritorna a vedere la luce Tumi nella velocità.

Conclusione: né promossi, né bocciati, ma un grande incoraggiamento per i Mondiali, dove lo ripeterò sino allo sfinimento sarà facile fare da comparsa, in tutto e per tutto. L’Europa è un’altra cosa.

Dei quattro giorni praghese rimangono i ricordi: Renaud Lavillenie che cercava il mondiale a 6,17 nell’asta, la tripletta transalpina nei 60hs, attenzione al terzo, Belocian 20 anni. La stupenda finale delle donne nei 60 con Scheppers di un niente vincitrice che dà l’appuntamento a Pechino nelle prove multiple. Il record europeo dei belgi dei tre fratelli Borlée nella staffetta 4×400, prima dei quattro cioccolatini belgi, ci ha pensato Pawel Maslak a infiammare un pubblico entusiasta che ha riempito l’impianto, dove era davvero difficile vedere bene le gare, visto che è uno stadio dove si gioca a hockey, ma lo stadio è davvero bello, con bar e ristoranti e addirittura delle scale mobili al suo interno!

Ultima nota. Domenica sera la Domenica Sportiva ha aperto con la telecronaca di Franco Bragagna che raccontava l’ultimo giro di Federica Del Buono nei 1500. D’accordo era l’8 marzo, ma per una benedetta volta, l’atletica davanti a tutti.

Ah scordavo il titolo: Primavera di Praga, l’hanno già usato e strausato in tanti, ma nella splendida capitale della Repubblica Ceca c’era un sole tiepido, un cielo terso e un’aria frizzante, proprio da primavera, nulla a che vedere con la rivoluzione del 1968 con Dubcek e Svoboda…