Tuscany Camp: the place to run fast and “Dream On”

Tuscany Camp: the place to run fast and “Dream On”

22 Aprile, 2023
Francesca Grana

On e Tuscany Camp: origine e prospettive della collaborazione fra il brand elvetico e il training camp fondato dall’allenatore Giuseppe Giambrone. Spoiler alert: obiettivi iridati e a cinque cerchi.

Fiducia. Tenacia. Coraggio. Da qui parte la storia che vogliamo raccontarvi.

Una storia iniziata con viaggi di scouting in Uganda, alla ricerca di talenti del fondo e del mezzofondo da allenare. Una storia proseguita a suon di medaglie internazionali.

Fra le soddisfazioni degli ultimi anni, ricordiamo il bronzo nei 5.000 m ai Mondiali 2022 con Oscar Chelimo; il record nazionale del Burundi di maratona di Oliver Irabaruta in maratona (2h07’13”); il bronzo nei 3.000 m allo European Youth Olympic Festival 2022 di Vittore Borromini e l’argento ai Mondiali di cross del 2019 con Jacob Kiplimo.

Sponsor di se stessi

«La prima intuizione fu creare un polo medico di eccellenza nella provincia senese, che atttualmente conta di 40 specialisti, 12 ambulatori, una palestra e una para farmacia-sanitaria. Il centro medico di San Rocco a Pilli è stato il primo – e sino alla fine del 2021 l’unico – sostenitore del Tuscany Camp» ci racconta Giuseppe Giambrone, ideatore del Tuscany Camp.

Coraggio, tenacia e fiducia

«Come iniziò il rapporto con On? Semplice: mi feci coraggio e scrissi direttamente al fondatore del brand, Oliver Bernhard. Mi presentai, gli descrissi la filosofia del Tuscany Camp e gli ricapitolai le medaglie internazionali conquistate, allegando un video in cui si vedeva Villa Ucciano, la meravigliosa dimora settecentesca in cui alloggiano i nostri atleti. Mi rispose in fretta e da lì cominciò la trattativa» ricorda il tecnico siciliano.

«Ci affascinava l’idea di poter crescere insieme, più che lo sfruttamento di campioni già affermati» prosegue Giambrone.

«On mi dà l’opportunità di sviluppare il progetto al massimo delle mie possibilità, mentre con altri brand l’impressione era che gli atleti fossero considerati solo merce e che tutto potesse finire al primo errore» prosegue Giambrone, prima di parlarci degli atleti attualmente in squadra.

Una base logistica strategica

«Un altro aspetto che mi piace della collaborazione con On è che ci abbiano selezionato tra i tester dei loro prototipi: c’è un confronto costante col team di sviluppo» prosegue il tecnico.

Ma non finisce qui. Il Tuscany Camp si è conquistato la fiducia di diverse federazioni internazionali, che hanno scelto San Rocco a Pilli come base logistica strategica in Europa. L’esempio più eclatante è quello della federazione cinese di atletica leggera.

Qualcosa è cambiato

«Da quando posso contare sull’aiuto di On il cambiamento è stato strutturale, con la possibilità di professionalizzare il servizio e comprare nuova attrezzatura, ma anche tecnico. Non siamo più costretti a rincorre gare per campare e possiamo allenarci per inseguire grandi risultati» conclude Giambrone, entrando poi nei dettagli dei cambiamenti di mentalità e rendimento apprezzati nei suoi atleti, fra cui Yohanes Chiappinelli, Egide Ntakarutimana e Oscar Chelimo.

Nota: Questo testo rappresenta una sintesi del servizio “Tuscany Camp: the place to run fast and ‘Dream On’ ”, di Francesca Grana, pubblicato su Correre n. 462, aprile 202, alle pagine 90-95.