La coppia azzurra si ferma rispettivamente a 6 e 14 centimetri dalla zona medaglie: quarto Andrea Dallavalle (17,25 m), quinto Emmanuel Ihemeje (17,17).
Staffette azzurre: 4×100 donne ultime in finale, 4×400 donne qualificate per la finale, risultato che non ottengono gli azzurri della 4×400.
Sei centimetri hanno separato Andrea Dallavalle dal podio del salto triplo: 17,25 m (vento -0,2 m/sec) contro i 17,31 (-0,8) m del cinese Zhu Yaming.
Emmanuel Ihemeje ha agguantato il quinto posto all’ultimo salto con 17,17 (vento oltre il limite, + 2,6). Coppia azzurra ai piedi del podio, dunque, situazione che ha richiamato in molti l’uno-due di Londra 2012, quando Fabrizio Donato conquistò il bronzo ai Giochi e Daniele Greco giunse quarto.
La finale della 4×100 donne vede l’Italia ottava, meno brillante di quella vista in batteria. Alla finale approdano le nostre ragazze della 4×400, col miglior tempo di ripescaggio.
Clamoroso all’Hayward Field
Si può fare una tripletta (oro-argento-bronzo) nei 100 metri, una seconda tripletta nei 200 metri e perdere l’oro nella staffetta 4×100? La risposta che arriva dall’Hayward Field nella nona giornata dei Mondiali è “sì”. Gli statunitensi riescono a perdere la staffetta veloce, e quello che roderà negli anni è che la sconfitta arriva dal vicino Canada, che aveva “risparmiato” dalla prova individuale il campione olimpico dei 200 m, Andre De Grasse, per averlo al top nell’ultima frazione: finisce 37”48 contro 37”55.
Le finali della nona giornata
Viste le diffuse difficoltà dei campioni olimpici nel confermare col titolo mondiale la propria leadership, onore al keniano Emmanuel Kipkurui Korir, che proprio nella gara più importante della stagione ritrova il miglior sé stesso. In base a quanto si era visto fino a quel momento, negli 800 metri in pochi avrebbero puntato su di lui, visto lo “spolvero” di brillantezza dell’algerino DjamelSedjati. Finisce con 1’43”71 contro 1’44”14.
Lezione di gioco di squadra nei 5.000 m femminili: Gudaf Tsegaye Letesembet Gidei mantengono il ritmo addormentato (3’14”20/1.000 m, 6’07”56/2.000 m, 9’02”79/3.000 m). Alla campana dell’ultimo giro l’impressione è che tutto questo freno a mano finisca per servire la vittoria su un piatto d’argento a una ritrovata Sifan Hassan, ma la volata lunga rivela tutta la forma di Tsegay, che all’argento nei 1.500 m aggiunge l’oro nei 5.000 m.
Dalla pedana del giavellotto arriva invece la conferma del valore di Anderson Peters (Grenada), al secondo titolo iridato consecutivo con 90,54 metri.
800 m uomini –
1. Emmanuel Kipkurui Korir (KEN), 1’43”71;
2. Djamel Sedjati (ALG), 1’44”14;
3. Marco Arop (CAN), 1’44”28;
5.000 m donne –
1. Gudaf Tsegay (ETH), 14’46”29;
2. Beatrice Chebet (KEN), 14’46”75;
3. Dawit Seyaum (ETH), 14’47”36;
Triplo uomini –
1. Pedro Pichardo (POR), 17,95 m;
2. Hugues Fabrice Zango (BUR), 17,55 m;
3. Yaming Zhu (CHN), 17,31 m;
Giavellotto uomini –
1. Anderson Peters (GRN), 90,54 m;
2. Neeraj Chopra (IND), 88,13 m;
3. Jakub Vadlejch (CZE), 88,09 m;
4x100 m uomini –
1. CAN (Brown, Blake, Rodney, De Grasse), 37”48;
2. USA (Coleman, Lyles, Hall, Bracy), 37”55;
3. GBR (Efoloko, Hughes, Mitchell-Blake, Prescod), 37”83;
4x100 m donne –
1. USA (Jefferson, Steiner, Prandini, Terry), 41”14;
2. JAM (Nelson, Thompson-Herah, Fraiser-Pryce, Jackson), 41”18;
3. GER (Pinto, Burghardt, Luckenkemper, Haase), 42”03;
Gli azzurri in gara
100 m a ostacoli donne / batterie
29. Elisa Maria Di Lazzaro (7ª in batteria/6), 13”16 (vento -0,4 m)
Lungo donne / qualificazione
14. Larissa Iapichino (7ª gruppo A), 6,60 m (vento -0,4 m)
Triplo uomini / finale
4. Andrea Dallavalle (ITA), 17,25 m (-0,2 m);
5. Emanuel Ihemeje (ITA), 17,17 (+ 2,5 m);
4x100 m donne / finale
8. Italia (Dosso, Kaddari, Bongiorni, Fontana), 42”92;
4x400 m uomini / batterie
10. Italia (5ª in batteria 2, Benati, Aceti, Lopez, Scotti), 3’03”43;
4x400 m donne / batterie
6. Italia (4ª in batteria 2, Polinari, Folorunso, Troiani, Mangione),3’28”72;