Tola e Tanui realizzano la migliore prestazione di sempre su suolo olandese

Tola e Tanui realizzano la migliore prestazione di sempre su suolo olandese

17 Ottobre, 2021
Foto: Giancarlo Colombo
L’etiope Tamirat Tola e la keniana Angela Tanui hanno conquistato il successo alla quarantacinquesima edizione della Maratona di Amsterdam (World Athletics Elite Platinum Race) stabilendo le migliori prestazioni di sempre su suolo olandese. 

Tamirat Tola vince l’edizione 2021 della Amsterdam Marathon, demolendo il primato del percorso detenuto dal keniano Lawrence Cherono con un eccellente 2:03:39. Cherono aveva vinto l’edizione del 2018 in 2h04’06”, che coincide con il precedente record personale di Tola stabilito a Dubai nel 2018. 

La gara maschile

La gara maschile è partita a ritmi veloci. Un gruppo numeroso di atleti è transitato al 10 km in 29’10” e al 15 km in 43:58. Il ritmo è rallentato leggermente a metà gara quando gli atleti del gruppo di testa sono passati al 21 km in 1h02’11” e al 25 km in 1h13’49”. Dopo il passaggio al 30 km in 1h28’33” i keniani Edwin e Abraham Kiptoo e il debuttante in maratona Amdewerk Walelegn hanno incominciato a perdere terreno. 

Al 35 km sono rimasti in sei a contendersi la vittoria: Tola, Gebresilase, l’eritreo Hiskel Tewelde, Afewerki Berhanu e Jonathan Korir. 

Tola ha incrementato il ritmo coprendo la frazione tra il 30 e il 40 km in 28’53”. Il fuoriclasse etiope ha portato il suo vantaggio a nove secondi nei confronti dei suoi avversari al 40 km. Ha continuato ad aumentare il gap negli ultimi 2 km prima di tagliare il traguardo in 2h03’39”, prestazione che si colloca al sedicesimo posto delle liste mondiali all-time. 

In una gara di straordinari contenuti tecnici Tola ha battuto di mezzo minuto il keniano Bernard Koech, che ha tagliato il traguardo in 2h04’09” superando di tre secondi l’altro etiope Laul Gebresilase. Jonathan Korir ha fermato il cronometro in 2h04’32”. Hiskel Tewelde ha battuto il primato eritreo con 2h04’35” battendo Moses Kibet (2h05’20”) e Afewerki Berhane (2h05’22”). 

Cinque atleti sono scesi sotto le 2h05’, altri due hanno corso in meno di 2h05’30”. In dieci hanno infranto la barriera delle 2h07’. 

Khalid Choukoud ha conquistato il titolo olandese in 2h10’35” bissando il successo del 2016. Il corridore di origini marocchine succede a Abdi Nageeye, che gareggerà alla Maratona di New York il 7 Novembre. 

La gara femminile

La ventinovenne keniana Angela Tanui ha trionfato nella gara femminile tagliando il traguardo all’interno dello Stadio Olimpico di Amsterdam in 2h17’57”. Tanui, che originariamente aveva in programma di gareggiare alla Maratona di Boston ma non ha potuto andare negli Stati Uniti per un problema di visto, ha demolito il primato della manifestazione detenuto dall’etiope Degitu Azimarew, che vinse l’edizione del 2019 in 2h19’26”. Tanui è diventata la decima donna della storia a scendere al di sotto delle 2h18’. La connazionale Maureen Chepkwemoi si è classificata seconda in 2h20’18” superando l’etiope Haven Hailu per appena un secondo. Gebiyanesh Hailu è scesa al di sotto delle 2h22’ chiudendo al quarto posto in 2h21’22”. 

Ruth Van der Meijden ha vinto il titolo olandese in 2h29’55”. 

Il gruppo di testa ha coperto i primi 10 km in 33’00”. L’etiope Shanso Insermu è stata la prima a perdere terreno nei confronti di un quintetto formato da Tanui, Chepkemoi, Haven Hailu, Gabiyanesh Hailu e Worknesh Hailu, che sono transitate al 15 km in 49’48” prima di raggiungere metà gara in 1h10’07”, che lasciava presagire un possibile attacco alla barriera delle 2h20’ con una seconda metà gara più veloce. Alemu ha perso terreno ed è stata staccata di 24 secondi al 25 km. Tanui, Hailu, Ayele e Chepkemoi sono passate al 30 km in 1h39’37”. Tanui ha incrementato il ritmo percorrendo la frazione tra il 30 e il 35 km in 15’51” e ha aumentato il suo vantaggio portandolo a 11 secondi. 

Tanui ha scavato un divario incolmabile nelle fasi finali della gara e con la super prestazione di Amsterdam ha tolto più di due minuti al suo primato personale realizzato alla Maratona di Siena Ampugnano. 

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