Titus Ekiru: maxi squalifica di 10 anni per doping

Titus Ekiru: maxi squalifica di 10 anni per doping

17 Ottobre, 2023
Foto Milano Marathon

Il keniano squalificato per doping aveva vinto la maratona di Milano e quella di Abu Dhabi nel 2021. Con la squalifica cade anche il primato che Titus Ekiru aveva stabilito a Milano, miglior tempo su suolo italiano.

Con la collaborazione di un medico keniano, ha ripetutamente manipolato i risultati delle sue analisi, eludendo il sistema antidoping: questa l’accusa per la quale Titus Ekiru, vincitore della Milano Marathon con il tempo di 2:02’57” (il più veloce mai registrato in Italia) è stato squalificato per 10 anni.

A decidere la pesante sanzione è stato il tribunale dell’AIU, l’organo incaricato di condurre indagini e pronunciare sentenze in materia di doping ed etica nell’atletica leggera. La squalifica di 10 anni rappresenta, in pratica, una condanna che mette fine alla sua carriera in quanto durerà fino al 27 giugno 2032.

La colpevolezza di Titus Ekiru è venuta alla luce quando sono emerse incongruenze tra le analisi presentate durante il procedimento disciplinare e le informazioni raccolte dall’AIU riguardo a un presunto trattamento per un infortunio. Le indagini hanno rivelato una verità scioccante: la complicità di Ekiru con un medico di alto livello della contea di Nandi, dove avrebbe assunto sostanze vietate.

In due occasioni, la prima nell’aprile 2021 e la seconda il 6 maggio 2021, poco prima della Maratona di Milano che ha poi vinto, l’atleta avrebbe ricevuto iniezioni non consentite durante visite ospedaliere non documentate. C’è stata anche una terza visita dallo stesso medico il 19 novembre dello stesso anno, poco prima di un’altra maratona vinta ad Abu Dhabi, durante la quale Titus Ekiru avrebbe ricevuto un’altra sostanza vietata attraverso un’iniezione.

Si tratta di una vera e propria truffa, studiata e ripetuta con documentazione medica falsa e con date non veritiere, poiché le indagini hanno dimostrato che l’ospedale in questione non aveva registrato prescrizioni per tali medicinali. Il medico è stato consegnato alle autorità giudiziarie del Kenya. L’AIU ha quindi comminato una squalifica estremamente severa di 10 anni, principalmente a causa della positività al doping aggravata dal coinvolgimento reiterato e collusione con il medico.

Oltre alla squalifica sono stati revocati tutti i premi e cancellati i risultati a partire dal 16 maggio di quell’anno, ovvero dalla Maratona di Milano. Inoltre, il suo sesto posto nelle classifiche mondiali di tutti i tempi sulla distanza è stato annullato. La pena è stata calcolata senza alcuna riduzione: 4 anni per la prima positività, a cui si aggiungono altri 2 anni per le circostanze aggravanti dovute alla manipolazione delle prove che avrebbero dovuto scagionarlo. Infine, sono stati inflitti altri 4 anni per il secondo tentativo di manipolazione dovuto alla seconda positività.