Pietro Arese ha nel mirino il record italiano dei 1.500 metri, il 3’32”78 di Gennaro Di Napoli, che risale al 1990.
Pietro Arese ha nel mirino il record italiano dei 1.500 metri. Nella tappa di Bydgoszcz (POL) del Gold Continental Tour, “memorial Irene Szewinska”, martedì 6 giugno, il mezzofondista azzurro ha vinto i 1.500 m in 3’33”56, un tempo che in Italia mancava dal 1995 e che lo porta a meno di un secondo dal record italiano di Gennaro Di Napoli, il 3’32”78, che risale al 1990. Questo risultato apre ad Arese le porte dei Campionati mondiali di Budapest, il cui standard di partecipazione diretta è fissato a 3’34”20.
La forza della giusta mentalità
«Mentalità, questa è la caratteristica che mi riconosco oggi – è il commento di Pietro Arese riportato su Fidal.it-. Mi piace pensare che sono a soli 6 centesimi dal minimo olimpico per i Giochi olimpici di Parigi 2024, che si potrà ottenere da luglio. Con coach Silvano Danzi ci siamo detti che, tra mille virgolette, “a fare i tempi sono bravi tutti”, ma farli vincendo una tappa Gold, che è mezzo gradino sotto la Diamond League, è veramente importante. Non è il risultato, ma la sensazione. E la giornata di oggi mi gasa tanto. Anche perché ora non bisognerà rincorrere il ranking per andare ai Mondiali e la preparazione sarà più semplice.»
Il record italiano nel mirino
Che il super risultato fosse nelle gambe e nella testa di Pietro Arese lo si era capito la settimana scorsa, a Montreuil, aveva chiuso i 1.500 m in 3’34”37: «Quando ho visto il passaggio ai 1.100 m (passaggio all’ultimo giro, ndr) ho pensato che avrei fatto il personale: mi sono incollato a Bibic e l’ho passato. Sentivo di poter vincere. Poi nel rettilineo finale ho messo un’altra marcia e sono rimasto davanti. Se mi chiedete del record italiano, rispondo senza nascondermi: l’obiettivo cronometrico è quello, ormai mancano soltanto otto decimi. Ora mi attende una gara di 800 metri, sabato 17 giugno a Dessau, in Germania, la mia prima all’estero su questa specialità: può essere utile per velocizzare i ritmi nella prospettiva di una gara tattica agli Europei a squadre, qualora fossi convocato. E ci starebbe qualche bella Diamond League, mi sento pronto». Il 3’33”56 di Arese è il quarto tempo europeo dell’anno, ma anche il quarto della storia d’Italia dopo i tre migliori 1.500 m corsi da Gennaro Di Napoli: 3’32”78 (Rieti, 1990), 3’32”94 (Montecarlo, 1995) e 3’32”98 (Pescara, 1989).
Allenato a Varese da Silvano Danzi, Pietro Arese sta registrando un crescendo di condizione, dal quarto posto agli Europei 2022 di Monaco di Baviera al quinto degli Euroindoor di Istambul, quest’inverno. Prossima tappa: «Una gara di 800 m, sabato 17 giugno a Dessau, in Germania, la mia prima all’estero su questa specialità: può essere utile per velocizzare i ritmi nella prospettiva di una gara tattica agli Europei a squadre, qualora fossi convocato. E ci starebbe qualche bella Diamond League, mi sento pronto.»