Sabbatini terza italiana di sempre sugli 800 metri

Sabbatini terza italiana di sempre sugli 800 metri

28 Febbraio, 2022

Il resoconto del weekend ai Campionati Italiani Indoor di atletica leggera

La campionessa europea under 23 dei 1500 metri Gaia Sabbatini ha conquistato il titolo italiano sugli 800 metri in 2’01”07 battendo Elena Bellò (2’01”45). Sabbatini e Bellò sono salite rispettivamente al terzo e al quarto posto delle liste italiane all-time indoor alle spalle di Elisa Cusma (1’59”25) e di Gabriella Dorio (2’00”85). La figlia d’arte Eleonora Vandi ha completato il podio in 2’07”52.

Catalin Tecuceanu ha vinto il primo titolo nazionale della sua ancora giovane carriera pochi mesi dopo essere diventato cittadino italiano. L’ottocentista veneto di origini romene ha interrotto la striscia vincente dell’anconetano Simone Barontini, che aveva vinto cinque titoli consecutivi indoor nelle ultime edizioni dal 2017 al 2021. Francesco Conti si è piazzato al secondo posto in 1’48”79 battendo Barontini (1’48”97).

Esattamente come tre settimane fa ai Campionati Italiani Under 23 il romano Federico Riva e la genovese Ludovica Cavalli hanno vinto il titolo nazionale assoluto sui 3000 metri. Riva ha conquistato la vittoria nella competizione finale al termine di una gara molto tattica tagliando il traguardo in 8’27”80 davanti a Yassin Bouih (8’27”97) e a Mattia Padovani (8’28”08).

Cavalli si è aggiudicata la gara in 9’09”52 davanti a Majori (9’13”01) e a Sveva Fascetti (9’25”26).

Nesim Amsellek si è aggiudicato i 1500 metri maschili in un buon 3’39”87 battendo Federico Riva (3’40”30) e Mohad Abdikhadar (3’40”42). In questa stagione Amsellek si è messo in luce correndo in 3’38”42 a Sabadell in Spagna.

La siciliana Giulia Aprile ha vinto il terzo titolo italiano indoor sui 1500 metri della sua carriera in 4’18”51 dopo i trionfi del 2017 e del 2019 battendo per due soli centesimi di secondo la genovese Ludovica Cavalli, mentre il terzo posto è andato a Federica Del Buono con 4’19”62.

La prima gara di Marcell Jacobs in Italia dopo l’oro olimpico

Marcell Lamont Jacobs ha vinto il secondo titolo italiano consecutivo sui 60 metri indoor sulla pista di Ancona in 6”55 ripetendo lo stesso tempo dell’anno scorso all’inizio della stagione magica culminata con i successi agli Europei di Torun sui 60 metri e alle Olimpiadi di Tokyo nei 100 metri e nella staffetta 4×100. In batteria Jacobs si era imposto in 6”57. Il campione europeo under 23 di Tallin 2015 Giovanni Galbieri si è piazzato al secondo posto in 6”62 avvicinando di due centesimi di secondo il record personale di 6”60 realizzato lo scorso Gennaio. Il sardo Antonio Moro ha completato il podio classificandosi al terzo posto con 6”70.

Marcell Jacobs: “E’ stato bellissimo tornare a gareggiare in Italia. La dedica è per tutti coloro che mi hanno seguito qui ad Ancona  e quelli che mi hanno visto a casa davanti alla televisione. Il tempo non è molto soddisfacente. Oggi non mi darei la sufficienza. L’anno scorso era partito molto bene. Ogni gara era un personale. Realizzai lo stesso tempo di quest’anno ai Campionati italiani. Speriamo che porti bene anche quest’anno”

Dosso e Gerevini battono il record italiano

La rassegna tricolore ha regalato due straordinari record italiani assoluti al femminile di Zaynab Dosso sui 60 metri e di Sveva Gerevini nel pentahlon.

Dosso ha dapprima eguagliato il record nazionale da lei stessa detenuto insieme a Marisa Masullo con 7”19. La sprinter allenata da Giorgio Frinolli si è successivamente migliorata in finale limando ancora tre centesimi con un fantastico 7”16. Alle spalle dell’emiliana crescono la campionessa italiana Aurora Berton (seconda con il nuovo record personale di 7”28), Vittoria Fontana (7”29), mentre Anna Bongiorni è quarta pur correndo in un ottimo 7”30.

Zaynab Dosso: “Ancora non ci credo. L’emozione è tanta. A Belgrado vado per farmi valere. Sarà un appuntamento davvero importante. Ho fatto degli errori in batteria e in finale. Posso ancora migliorare”.

Sveva Gerevini ha stabilito il primato italiano del pentathlon con 4451 punti aggiungendo 17 punti al suo recente record realizzato nel meeting francese di Aubière. La venticinquenne cremonese ha messo a segno due primati personali di eccellente livello tecnico come il 8”38 sui 60 ostacoli e il 6.34m nel salto in lungo. Nelle altre tre prove Sveva ha realizzato 1.71m nel salto in alto, 11.85m nel getto del peso e 2’12”16 sugli 800 metri.

Dario Dester (compagno di allenamenti di Gerevini) ha superato ancora una volta la barriera dei 6000 punti nell’eptathlon con 6038 punti, arrivando a soli 38 punti dal suo record italiano realizzato un anno fa in occasione degli Assoluti indoor 2021.

Nick Ponzio ha vinto il suo secondo titolo italiano nel getto del peso maschile con 21.34m pochi giorni dopo l’eccellente 21.53m realizzato al meeting di Torun. Il pesista nato in California ma diventato italiano grazie al bisnonno Francesco di origini siciliane ha battuto Zane Weir (20.87m) e Leonardo Fabbri (20.40m).

Paolo Dal Molin ha vinto il terzo titolo italiano indoor sui 60 ostacoli in 7”62 dopo essersi aggiudicato in precedenza la batteria in 7”56.

Elisa Maria Di Lazzaro ha battuto al photo-finish la quattro volte campionessa italiana outdoor Luminosa Bogliolo per appena quattro millesimi di secondo con il tempo di 8”18.

Dariya Derkach ha superato due volte la barriera dei 14 metri andando due volte oltre il precedente personale indoor con 14.26m al terzo tentativo e 14.13m alla quinta prova. Dariya ha dedicato la vittoria all’Ucraina ferita dalla guerra con la Russia. Ottavia Cestonaro si è classificata seconda con 13.70m davanti a Veronica Zanon (13.40m).

Brayan Lopez ha vinto la finale dei 400 metri battendo Mario Lambrughi con lo stesso tempo di 46”87  in un arrivo al photo-finish. Vladimir Aceti ha completato il podio vincendo la medaglia di bronzo in 47”17.

La valdostana Eleonora Marchiando ha vinto una combattutissima finale dei 400 metri in 53”52 battendo di due centesimi di secondo l’altra specialista dei 400 ostacoli Ayomide Folorunso.

Elena Vallortigara ha vinto il settimo italiano della sua carriera tra indoor e outdoor nel salto in alto femminile con 1.92m alla prima prova.

Il finalista olimpico Filippo Randazzo ha vinto il primo titolo italiano indoor dopo i sei a livello outdoor con la misura di 8.00m. Le Fiamme Gialle hanno monopolizzato il podio con Gabriele Chilà (7.77m) e il triplista Simone Forte (7.72m).

La lombarda del Cus Pro Patria Milano Marta Amani ha vinto a sorpresa il salto il lungo femminile con 6.32m a soli 17 anni battendo Elisa Naldi (6.10m). Larissa Iapichino ha commesso tre salti nulli.

Elisa Molinarolo ha fatto il bis vincendo ii secondo titolo italiano indoor della sua carriera nel salto con l’asta dopo il successo dell’edizione 2020 superando 4.46m al primo tentativo dopo un errore alla quota precedente di 4.41m. La primatista italiana outdoor Roberta Bruni si è piazzata al secondo posto con 4.31m.

La portacolori della Studentesca Rieti Martina Carnevale ha conquistato il primo titolo italiano assoluto della sua carriera nel getto del peso femminile con il record personale di 16.12m battendo Anna Musci (15.58m) e la pluricampionessa nazionale indoor e outdoor Chiara Rosa (15.56m).

Il quartetto della Bracco Atletica composta da Maya Bruney, Alessandra Bonora, Alessandra Iezzi e Giancarla Trevisan ha stabilito il primato italiano della staffetta 4×400 femminile con 3’39”14. Il Cus Pro Patria Milano (con una formazione composta da Ilaria Brurattin e dalle tre gemelle Serena, Virginia e Alexandra Troiani) è scesa sotto il precedente primato italiano con 3’39”34.

Il team veneto dell’Atletica Biotekna composto da Pietro Pivotto, Jean Marie Robbin, Alessandro Franceschini ed Emanuele Grossi ha conquistato la vittoria nella 4×400 maschile in 3’13”95.

Teodorico Caporaso ha vinto la 5000 metri di marcia con il record personale di 19’36”15.

La bolognese Simona Bertini ha bissato il successo di tre settimane fa ai Tricolori Under 23 fermando il cronometro in 12’55”13 sui 3000 metri di marcia. L’azzurra della 35 km Lidia Barcella si è piazzata al secondo posto in 13’36”78 davanti ad Anna Ferrari (13’44”79).

Il triestino Simone Biasutti ha conquistato il titolo italiano del salto triplo con 16.23m battendo Daniele Greco (15.86m) e Stefano Magnini (15.56m).

Il diciannovenne Matteo Oliveri (finalista mondiale under 20 a Nairobi lo scorso anno) ha migliorato il personale di 17 centimetri nel salto con l’asta maschile superando la quota di 5.37m.

Il lombardo Christian Falocchi ha vinto il titolo italiano del salto in alto maschile con un salto da 2.21m alla seconda prova battendo Nicolas Nava ed Eugenio Meloni, secondo e terzo con la stessa misura di 2.12m. Falocchi ha commesso successivamente tre errori a 2.25m.