Effetto Jacobs

Effetto Jacobs

27 Febbraio, 2022
Foto: Francesca Grana

Cronaca di un giorno vissuto pericolosamente all’inseguimento di Marcell Jacobs. Il giorno è domenica 27 febbraio. Il luogo l’impianto indoor di Ancona, dove si disputano gli Italiani sotto tetto. Il giorno precedente in “zona stampa”, sì e no cinque o sei “inviati a loro spese” si sono goduti le prime gare. La domenica sono attesi, ci dicono gli addetti alla comunicazione, 24 “inviati” della carta stampata (quotidiani, riviste) oltre alle emittenti Rai, Sky, Mediaset e una tv locale. In totale circa 35 persone.

Il nostro entrerà in gara a metà pomeriggio. La mattina, mentre ci si reca allo stadio coperto nella città dorica si apprende che Yeman Crippa con 59’26” ha vinto la mezza di Napoli. Il trentino è il nuovo primatista italiano, con il secondo tempo di sempre in Europa. Il primato precedente era di Eyob Faniel con 1h00’07”, realizzato nell’aeroporto di Ampugnano lo scorso anno.  Il che significa partire per il verso giusto.

Il pomeriggio in attesa del campione olimpico, prende il via, con un pubblico mai visto sulle tribune del PalaMarche. Posti in piedi, persone vicino alle transenne, mascherine sui volti di quasi tutti. Dopo il salti di Larissa alle 16,40 spunta Marcell….Sornione, tranquillo si accoccola ai blocchi, si batte il petto, guarda avanti, parte, corre 40 metri e si rilassa. Chiude in 6”58. Lo aspettiamo in finale. Nel frattempo, ci si diverte con un 800 di gran spessore vinta da Gaia Sabatini su Elena Bellò per entrambe record personale. Quando s’era già fatto buio e Zaynab Dosso aveva migliorato di 2 centesimi di secondo l’annoso record di Marisa Masullo nei 60 con 7”19, gli uomini jet dell’Italia si presentavano ai blocchi di partenza. Dopo una falsa con la squalifica di Zlatan. Il secondo avvio era quello valido. Marcell partiva bene, chiudeva con il quarto titolo in 6”55, davanti a Galbieri. Il pubblico tutto per lui.

E lui si concede a tutti selfie, strette di mano, pacche sulle spalle. La “zona mista” antro dantesco dove si piazzano giornalisti di tutte le fatte: tv, radio quotidiani e a volte si fa a botte per una dichiarazione. Questa volta dopo un’attesa sicuramente accettabile, Marcell parla: “Sono felice di tornare a vincere in Italia, ma non di certo per il risultato. Mi mancano gli stimoli che spero di trovare magari mercoledì a Madrid e il lunedì successivo a Belgrado in una sorta di prova d’orchestra dei Mondiali serbi (18/20 marzo).

Conclusione. Non si era mai vista tanta gente al PalaMarche casa di Gimbo Tamberi che girava tra il pubblico.