Il ventunenne marocchino Aziz Lahbabi ha conquistato il successo alla quarantesima edizione della Roma-Ostia facendo segnare un eccellente 59’25”. Si tratta del miglior tempo mai fatto registrare da un atleta non proveniente dal Kenya o dall’Etiopia, tradizionali potenze della corsa battute da questo giovane corridore del Maghreb nella popolare mezza maratona organizzata dai Bancari Romani.
Lahlabi, medaglia di bronzo ai Mondiali Juniores di Moncton 2010 sui 5.000 m, ha mancato di dieci secondi il record del percorso stabilito lo scorso anno da Wilson Kiprop. Il giovane atleta marocchino ha demolito il record personale realizzato lo scorso gennaio con 1:01’56” a Casablanca.
La gara si è decisa dopo il 15° km, quando Lahlabi ha sferrato l’attacco decisivo che gli ha permesso di staccare l’etiope Hunegnaw Mesfin e il keniota Titus Masai, a loro volta in grado di scendere abbondantemente sotto i rispettivi primati personali con 59’39” e in 59’41”. Simon Cheprot, terzo lo scorso anno, ha tagliato il traguardo in quarta posizione in 1:00’05” davanti al secondo classificato della passata edizione, Robert Chemosin, quinto quest’anno in 1:00’24”.
La gara è stata lanciata a ritmi molto veloci con passaggi di 14’08” ai 5 km, 28’02” ai 10 km. Masai, Cheprot, Mesfin e Labhabi sono passati ai 15 km in 42’24” con sei secondi di vantaggio su Chemosin.
Dopo il 15° km, Lahbabi ha iniziato la sua progressione irresistibile che gli ha permesso di vincere la sua prima grande mezza maratona. Il prossimo obiettivo di Labhabi sarà il Mondiale di mezza maratona a Copenhaghen, il 29 marzo, dove potrebbe essere uno dei grandi favoriti per il podio.
Labhabi si era rivelato al pubblico italiano lo scorso 31 dicembre in occasione del terzo posto alla Boclassic di Bolzano alle spalle di Imane Merga e Wilson Kiprop (vincitore alla Roma Ostia 2013 in 59’15”)
Jamel Chatbi della Riccardi Milano è stato il migliore degli italiani in dodicesima posizione in 1:02’38”, cinque piazzamenti meglio di Domenico Ricatti, diciassettesimo con il primato personale di 1:03’47”.
Molto combattuta la gara femminile, decisa nei chilometri finali in favore della keniota Caroline Chepkwony che ha battuto di tre secondi la più conosciuta Sharon Cherop (vincitrice a Boston nel 2012 e seconda a Berlino nel 2013) facendo segnare un buon 1:08’48”, 12 secondi peggio rispetto al suo record personale stabilito alla mezza maratona di Berlino di due anni fa.
Solo cinque secondi hanno diviso le prime quattro classificate con le etiopi Netsanet Gudeta Kebede e Shure Ware, rispettivamente terza e quarta al traguardo con lo stesso tempo di 1:08’53”. L’ungherese Krisztina Papp è stata la migliore europea in quinta posizione in 1:09’50. Anna Incerti, due volte vincitrice alla Roma-Ostia, è stata la migliore delle italiane in settima posizione in 1:10”16, sei secondi più lenta rispetto al suo personale stagionale stabilito alla mezza maratona di Verona dove si è classificata alle spalle di Valeria Straneo. La palermitana, diventata mamma di Martina lo scorso maggio, ha preceduto le altre azzurre Fatna Maraoui (undicesima in 1:13’18”) e Deborah Toniolo (diciottesima in 1:15’29).