La penultima giornata degli Europei Juniores di Rieti é stata piena di emozioni e gioie per l’atletica italiana che ha arricchito il medagliere con tre argenti del marciatore Vito Minei, del primatista italiano juniores dei 110 ostacoli Lorenzo Perini e di Samuele Dini sui 5000 metri.
Samuele Dini ha arricchito la bacheca di famiglia due giorni dopo l’argento del gemello Lorenzo sui 10000 metri. Il titolo è stato vinto dal keniano naturalizzato turco Ali Kaya che ha bissato l’oro dei 10000 metri con quello dei 5000 metri con l’ottimo tempo di 13’49”76, non troppo lontano dal record dei campionati. Con uno sprint sul rettilineo finale Samuele ha superato il britannico Jonathan Davies con un cambio secco negli ultimi 200 metri in 14’36”25.
La bella giornata dell’atletica al Raul Guidobaldi di Rieti si é aperta con la splendida medaglia d’argento di Vito Minei nella 10 km di marcia. In una mattinata calda il marciatore pugliese ha polverizzato il record personale con il tempo di 41’08”76. Minei é l’ennesimo talento sfornato dalla scuola di marcia della Don Milani del tecnico Tommaso Gentile. Il successo è andato al russo Pavel Parshin in 41’01”55 davanti a Minei e allo spagnolo Alvaro Martin (41’13”55). Minei si è migliorato di 43 secondi e con il tempo realizzato sulla pista del Raul Guidobaldi si inserisce all’ottavo posto delle liste italiane di tutti i tempi. E’ entrato nei primi otto anche l’altro azzurrino Francesco Fortunato, che si é classificato sesto in 42’23”99.
Nel pomeriggio l’attenzione dell’atletica italiana era tutta per Lorenzo Perini, ostacolista dell’Aeronautica Militare ma cresciuto all’Osa Saronno sotto la guida di Fernanda Morandi.Al ragazzo di Saronno non è bastato battere ancora il record italiano di due centesimi con 13”30 per vincere la medaglia d’oro che è andata al talento francese Wilhelm Belocian che ha trionfato con 13”18, tempo con il quale ha strappato il record continentale juniores al polacco Artur Noga. Belocian si era già messo in luce negli ultimi anni con la medaglia di bronzo ai Mondiali juniores di Barcellona 2012 e il record mondiale allievi. Brahian Pena ha regalato alla Svizzera la seconda medaglia negli ostacoli dopo l’oro di Noemi Zbaeren nei 100ostacoli.
Per quanto riguarda le gare di mezzofondo va sottolineata la bella gara di Anna Stefani che al primo anno nella categoria juniores ha concluso in quinta posizione in 9’38”58 nella gara vinta dalla fortissima britannica di origini polacche Emelia Gorecka in 9’12”53 davanti alla turca Emine Hatun Tuna (9’25”83) e alla russa Anna Petrova (9’30”00). Gorecka ha completato la sua collezione di podi internazionali dopo l’argento agli Europei Juniores di Tallin sui 5000 metri e il bronzo ai Mondiali Juniores di Barcellona sui 3000 metri. Anna Stefani é una ragazza di Vipiteno allenata da Ruggero Grassi che ha plasmato il talento di Silvia Weissteiner e di Christian Obrist.
Bravissimo anche il bresciano Stefano Migliorati, l’unico dei tre ragazzi azzurri a centrare una prestigiosa finale sugli 800 metri che all’atletica italiana mancava dal 2005 quando Lukas Riffeser vinse la medaglia d’argento a Kaunas. Il favorito per il titolo é il tedesco Patrick Zwicker che in questa stagione é sceso fino a 1’46”04. Bravo anche Enrico Riccobon che ha sfiorato per nove centesimi di secondo il ripescaggio per la finale con 1’51”04. Ayoub Akil ha concluso con onore la sua semifinale in 1’53”09.
Più che onorevole la prova del mezzofondista abruzzese Federico Gasbarri che non è riuscito a migliorarsi ancora dopo il personale stabilito in batteria ma ha onorato la finale chiudendo in decima posizione in 3’49”45. Jake Wightmann ha tenuto fede al blasone del mezzofondo britannico vincendo in 3’44”14 davanti al turco Suleyman Bezmecki (3’44”45) e al tedesco Julius Lawnik (3’45”43).
La finale degli 800 metri è stata illuminata dal talento immenso dell’islandese Anita Hinridstottir che, una settimana dopo il trionfo ai Mondiali allievi di Donetsk, si è aggiudicata la medaglia d’oro europea under 20 in un eccellente 2’01”14. L’ucraina Olena Sidorska ha insidiato la giovanissima islandese sul rettilineo finale ma ha dovuto cedere chiudendo seconda in 2’01”46. La tedesca Christina Hering ha conquistato il bronzo in 2’03”11.
Nelle altre finali dove erano impegnati gli azzurrini va sottolineato soprattutto il quinto posto di Eseosa “Faustino” Desalu in 21”18 nella gara dominata dal trio britannico che ha monopolizzato il podio. Nethaneel Mitchell Blake ha trionfato in un ottimo 20”62 davanti ai connazionali Leon Reid (20”92) e Matthew Hudson Smith (20”94). La soddisfazione di Faustino come viene chiamato dagli amici é stata quella di aver battuto il francese Mickael Meba Zeze e il bulgaro Denis Dimtrov, medaglia d’argento sui 100 metri. Pietro Pivotto si è fermato in semifinale ma ha stabilito il suo record personale con 21”41.
Dina Asher Smith ha completato il trionfo della Gran Bretagna sui 200 metri vincendo la finale femminile in 23”29 con un vento contrario di -2.2 m/s davanti alla connazionale Desirée Henry. Bronzo all’olandese Tessa Van Schagen in 23”65.
Brava anche la pesista Monia Cantarella che è entrata tra le prime otto con il suo bel settimo posto con 14.63. La vittoria é andata alla turca Emel Dereli che con la misura vincente di 18-04 ha bissato il freschissimo titolo ai Mondiali Under 18 di Donetsk.
Più che onorevole la prova dell’ostacolista dell’Osa Saronno Irene Morelli che é la prima delle escluse dalla finale dei 400 ostacoli nonostante un ottimo 58”96. Mattia Contini ha accarezzato il sogno della finale dei 400 ostacoli pur abbassando il suo personale di sei centesimi di secondo con 52”36. Nonostante il tifo del pubblico reatino, il beniamino di casa Francesco Proietti non é riuscito a passare il turno con il 53”39 della semifinale.
Tra le tanti finali della penultima giornata spicca la vittoria della svizzera Noemi Zbaeren sui 100 ostacoli in 13”18 due anni dopo l’argento ai Mondiali allievi di Lilla per il tripudio del pubblico elvetico presente al Raul Guidobaldi.
Il tedesco Julian Weber ha conquistato il titolo del lancio del giavellotto con 79.68 al quinto tentativo che gli ha permesso di superare l’ucraino Maksym Bogdan che guidava dal primo tentativo con 78.68. Un altro oro per la Germania è arrivato nel salto in alto con Tobias Poyte che é stato l’unico a superare i 2.20. Il figlio d’arte sardo Eugenio Meloni è stato perfetto fino a 2.10 ma ha sbagliato tre tentativi a 2.12 concludendo così al decimo posto.
Il norvegese Eirik Dolve si é aggiudicato l’oro nel salto con l’asta maschile con 5.30m battendo di cinque centimetri il francese Axel Chapelle.