Cinque anni di carcere. Questa la pena che l’ex campione paralimpico sudafricano Oscar Pistorius dovrà scontare per aver ucciso, nella notte tra il 13 e il 14 febbraio 2013, la fidanzata Reeva Steenkamp.
Dopo la sentenza pronunciata dalla giudice Thokozile Masipa, Pistorius è stato prelevato dagli agenti e trasferito nel carcere di Kgosi Mampuru II, dove probabilmente sconterà la condanna.
«Ho valutato la gravità del reato – ha spiegato la giudice Masipa – con un’arma letale, un’arma da fuoco carica l’accusato ha sparato non una, ma quattro volte». Il bagno dove era rinchiusa Reeva «è un cubicolo stretto e non c’era spazio perché chi era dietro la porta potesse fuggire».
La giudice ha parlato inoltre del suo disagio nell’aver ascoltato i testimoni, uno dopo l’altro, mettere l’accento sulla vulnerabilità di Pistorius. E’ vulnerabile ma ha anche la capacità di farvi fronte, visto che nella sua carriera è arrivato a confrontarsi con atleti normodotati.
Presente in aula la famiglia di Reeva Steenkamp che si è detta soddisfatta della sentenza e ha comunicato che non farà appello.
Il Comitato paraolimpico internazionale (Ipc) ha deciso che Pistorius non gareggerà ai Giochi Paraolimpici di Rio 2016 e a nessun’altra competizione per tutta la durata della condanna. L’esclusione dell’ex campione varrebbe anche qualora per quella data avesse scontato la sua pena e fosse uscito di prigione.