Gianmarco Tamberi portabandiera alle Olimpiadi di Parigi. Assieme alla fiorettista Arianna Errigo, il campione olimpico, mondiale ed europeo del salto in alto è stato scelto dal Coni per sfilare con la bandiera italiana in testa alla squadra azzurra nella cerimonia di apertura del 26 luglio.
Venerdì 26 luglio cominceranno i Giochi olimpici di Parigi 2024 con la cerimonia di apertura che comprende la sfilata delle nazioni partecipanti, che avverrà lungo la Senna. Per il prestigioso ruolo di portabandiera, a cui sono chiamati gli atleti più rappresentativi, il Coni ha scelto la fiorettista Arianna Errigo e Gianmarco Tamberi, campione olimpico, mondiale ed Europeo di salto in alto.
Era dall’edizione dei Giochi olimpici di Seoul 1988 che l’incarico non veniva assegnato a un campione dell’atletica. In quell’occasione la bandiera venne innalzata e sventolata da Pietro Mennea, che partecipò per la quinta volta consecutiva alle Olimpiadi (Monaco ’72, Montreal ’76, Mosca ’80, Los Angeles ’84 le partecipazioni precedenti). Si tratta invece della seconda volta i cui il Coni ha scelto due alfieri: a Tokyo 2020 il compito era stato assegnato a Jessica Rossi (Tiro a Volo) ed Elia Viviani (ciclismo).
13 giugno, consegna della bandiera dal Presidente della Repubblica
Giovedì 13 giugno, alle ore 11, Arianna Errigo e Gianmarco Tamberi riceveranno il tricolore dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, insieme ai portabandiera del Comitato Italiano Paralimpico.
«Non potevo ricevere notizia più bella – ha dichiarato Gianmarco Tamberi, capitano della squadra azzurra di atletica, sulle proprie pagine social -: rappresentare la spedizione italiana ai Giochi di Parigi 2024 mi riempie d’orgoglio. Riconosco che non sono sempre riuscito a rappresentare ogni singolo italiano in questi anni, ma credo anche che riuscire a farlo mantenendo la propria autenticità sia estremamente complesso.»
«Spero con tutto il cuore di poter essere per l’Italia all’altezza di questo ruolo – ha aggiunto Tamberi – e prometto che farò di tutto per esserlo. Un profondo grazie al presidente del CONI Giovanni Malagò, alla Giunta e al Consiglio Nazionale, per la fiducia riposta in me. Sto vivendo un sogno.»