Sofiia Yaremchuk vince la We Run Rome, dove trionfa anche Pasquale Selvarolo. Nadia Battocletti batte l’agguerrita concorrenza della BOclassic, a Bolzano, dove è secondo Yeman Crippa; in campo femminile non accadeva dal 1988 (Maria Curatolo) che a vincere fosse un’italiana. «Si sta concretizzando l’idea di correre i 1.500 metri alle Olimpiadi di Parigi, ma senza abbandonare i 5000 metri» ha dichiarato Battocletti.
Azzurri al top negli appuntamenti italiani dell’ultimo giorno dell’anno: a Roma (We Run Rome) vincono Sofiia Yaremchuk e Pasquale Selvarolo, a Bolzano vittoria-show di Nadia Battocletti mentre Yeman Crippa è secondo con un’ottima performance.
BOclassic, super gara di Nadia Battocletti
Un finale di stagione davvero da incorniciare, quello di Nadia Battocletti, che dopo l’argento agli Europei di cross di Bruxelles del 10 dicembre ha firmato l’ultimo successo dell’anno a Bolzano, dove ha vinto la “Boclassic” (5 km) nel pomeriggio di domenica 31 dicembre.
A dare valore all’affermazione di Nadia è soprattutto il calibro delle due avversarie keniane regolate con una volata straordinaria: seconda si è classificata infatti Nelly Chepchirchir (p.b. 3’56”72 / 1.500 m), quinta ai Mondiali di Budapest nei 1.500 m, e terza si è piazzata Margaret Chelimo Kipkemboi, seconda ai Mondiali di mezza maratona, due argenti mondiali in carriera su 5.000 e 10.000 m.
Altre azzurre in gara: quarta Giovanna Selva (16’11”) davanti a Ludovica Cavalli (16’15”), Rebecca Lonedo (16’20”) e Laura Pellicoro (16’26”).
Battocletti: a Parigi 2024 sui 1.500 metri
«Davvero molto felice – sorride Nadia Battocletti – per aver vinto qui, praticamente in casa. Ero fiduciosa perché gli ultimi allenamenti sono andati benissimo e sentivo il tifo degli spettatori, man mano che passavano i giri. Ma quando mia mamma mi ha urlato per incitarmi, come solo lei sa fare, a 600 metri dalla fine, mi sono detta che era quello il momento di partire. Per il nuovo anno si sta concretizzando l’idea di correre i 1.500 alle Olimpiadi di Parigi, ma senza abbandonare i 5000 metri».
Era dal 1988 che un’italiana non trionfava sui 5 km della BoClassic femminile e la vittoria della trentina ha permesso di restituire alla memoria degli appassionati il nome di Maria Curatolo, piccola e formidabile maratoneta allenata da Renato Canova, che si impose, appunto, nel 1988, al termine di una stagione che l’aveva vista vestire la maglia azzurra ai Giochi olimpici di Seoul.
Crippa è secondo
Successo mancato, ma di poco, per Yeman Crippa, di nuovo secondo, come nel 2022. Anche qui è il calibro dell’avversario a far capire il valore dell’azzurro: a vincere è stato infatti Sabastian Sawe, il keniano campione del mondo in carica di mezza maratona, che con 28’00” firma il record della gara, fermo al 28’02” ottenuto nel 1990 dal forte Phillimon Hanneck (Zimbabwe). Crippa non ha mai mollato la presa, pur cedendo progressivamente qualche metro negli ultimi giri, e ha chiuso in seconda posizione in 28’03” (28’17” nel 2022). «Credo di essere in ottima condizione – ha dichiarato Crippa – anche se purtroppo agli Europei di cross, arrivando tredicesimo, non ho dimostrato quello che valevo. Ma qui ci sono riuscito in una bella atmosfera di festa e sono felice di chiudere in questo modo una stagione un po’ complicata. Mi aspetta un 2024 con tante occasioni per far bene a cominciare dalla maratona di Siviglia, il 18 febbraio». Si ripete al terzo posto il sudafricano Maxime Chaumeton (28’39”) mentre quarto è giunto l’irlandese Fearghal Curtin (29’08”). AltrI azzurrI in gara: Pietro Riva (settimo, 29’34”), Osama Zoghlami (nono, 29’37”) e Pietro Arese (decimo, 29’38”).
We Run Rome: vincono Yaremchuk e Selvarolo
Il primo a ripresentarsi alle Terme di Caracalla (teatro anche della partenza) è stato Pasquale Selvarolo. L’atleta pugliese delle Fiamme Azzurre ha vinto in 29’11” la 12ª edizione della We Run Rome (10 km): «Sono venuto qui per divertirmi e per mettermi alla prova dopo i primi 10 giorni di allenamento e devo dire che nonostante le difficoltà del percorso è andata molto bene. E poi con questo pubblico è stata un’esperienza unica, mi venivano quasi le lacrime agli occhi mentre correvo sospinto dall’entusiasmo della gente. Per me è stata la prima volta a Roma, ma se l’atmosfera è questa potrei diventare un habitué della We Run Rome. Ho già corso lo standard di partecipazione della mezza maratona e visto che gli Europei si disputeranno qui a Roma spero tanto di entrare in squadra e portare in alto i colori azzurri.»
Alle sue spalle, in 29’15” il tre volte vincitore della gara, Daniele Meucci, che ha preceduto Daniele D’Onofrio (29’46”).
Vittoria ampiamente annunciata, invece, quella di Sofiia Yaremchuk (33’39”): «È stato un piacere enorme chiudere l’anno qui a Roma con un altro grande successo. Dietro ogni gara c’è tanto, tanto lavoro, poi la magica atmosfera che si respira a Roma ci ripaga di tanto impegno. E adesso voglio concentrarmi sulla mezza maratona dei Campionati europei, che si correrà sempre qui a Roma. Farò di tutto per ottenere un grande risultato».
L’atleta dell’Esercito ha preceduto sul traguardo Sara Carnicelli (35’56”) e Giulia Giorgi (36’55”).