Mondiali Juniores: 6° Chiappinelli con il miglior tempo allievi di sempre

Mondiali Juniores: 6° Chiappinelli con il miglior tempo allievi di sempre

28 Luglio, 2014

Il Campionato Mondiale Juniores di Eugene si è concluso in bellezza per i colori italiani nonostante l’assenza di medaglie. L’atletica italiana può infatti sorridere per il brillante sesto posto dell’allievo senese di origini etiopi Yohannes Chiappinelli nella finale dei 3000 siepi con la nuova migliore prestazione italiana di sempre a livello under 18 con 8’43”18 che abbassa di tre secondi il precedente limite stabilito in batteria e si piazza al terzo posto delle graduatorie italiane all-time a livello juniores alle spalle di Francesco Panetta e Stefano Ciallella. Il ragazzo di origini etiopi adottato da una famiglia senese ha ottenuto il migliore piazzamento azzurro di quest’edizione dei Mondiali Under 20 con il suo sesto posto davanti all’etiope Meresa Khassay.
E’ stato il primo degli europei. Il successo è andato al keniano Barnabas Kipyego in 8’25”57 davanti al connazionale e quasi omonimo Titus Kibyego (8’26”15) al termine di uno sprint emozionante sul rettilineo finale. Anche il terzo Evans Rutto Chematot (8’32”61) è un nativo del Kenya ma ha gareggiato con la maglia del Barhein.

La finale del mezzofondo di maggiore livello tecnico è stata indubbiamente quella degli 800 metri maschili dove il diciassettenne Alfred Kipketer ha conquistato il successo in 1’43”95 (dopo un passaggio ai 400 in 49”42), a 16 centesimi di secondo dal record dei campionati stabilito dal grande Nijel Amos che vinse in 1’43”79 a Barcellona 2012 a poche settimane dalla medaglia d’argento olimpica a Londra. Con questo tempo Kipketer é entrato nella top-ten di sempre. In una finale di ottimo livello non di pari livello rispetto a quella di due anni fa ma in grado di produrre ben sette primati personali vanno sottolineati l’argento dell’altro keniano Joshua Masikonde (1’45”14) e il bronzo del sorprendente svedese Andreas Almgren che ha polverizzato il suo record personale con 1’45”65, un risultato straordinario se si considera che era entrato in finale con l’ottavo tempo.

Doppietta etiope nei 1500 metri femminili dove la grande favorita Dawit Seyaum ha conquistato la medaglia d’oro in 4’09”65 davanti alla connazionale Gudaf Tsegay (4’10”83). La keniana Sheila Cheptnetich Keter ha vinto la medaglia di bronzo in 4’11”21 precedendo la statunitense Elise Cranny (4’12”82) e la polacca di origini marocchine Sofia Ennaoui (prima delle europee in quinta posizione in 4’13”06). Seyaum ha già debuttato in questa stagione nell’atletica dei grandi segnalandosi per un clamoroso 3’59”61 a Marrakesh e il secondo posto in Diamond League a New York alle spalle di Abeba Aregawi. Per i colori italiani è arrivato il settimo posto della medaglia d’argento dei Mondiali allievi 2013 Erika Furlani che ha superato quota 1.85 al terzo tentativo prima di sbagliare tre prove a 1.88. La diciassettenne britannica Morgan Lake si è affermata come la reginetta di questi mondiali bissando il successo nell’eptathlon con quello nel salto in alto con la misura di 1.93, ad un centimetro dal record personale stabilito propria nella gara multipla proprio nell’impianto di Hayward Field. Lake, ammirata anche in Italia lo scorso Maggio in occasione del successo nell’eptathlon al Multistars di Firenze, ha tentato tre prove a 1.97, misura del record mondiale under 18 e del record britannico assoluto. Morgan è figlia d’arte perché suo padre e allenatore Eldon era un triplista di buon livello. Lake potrà difendere il titolo tra due anni nella prossima edizione dei Mondiali Juniores. Anche il secondo posto è andato ad una ragazza ancora appartenente alla categoria allievi, addirittura ad una sedicenne. Si tratta di Michaela Hruba della Repubblica Ceca che ha superato 1.91 al terzo tentativo.

Lorenzo Dallavalle era un po’ scarico nella finale del triplo che ha concluso con un onorevole decimo posto con 15.54 al primo tentativo anche se sarebbe stato sufficiente ripetere il 15.99 della qualificazione per entrare nei primi otto. Il fenomeno cubano Lazaro Martinez ha bissato il successo dell’anno scorso ai Mondiali allievi a Donetsk con un salto da 17.13 (oltre ad un secondo miglior tentativo di 17.08), un risultato davvero strepitoso per un atleta della categoria allievi che ha battuto il record dei campionati detenuto da Yoelbi Quesada dall’edizione di Seul 1992. Il tedesco Max Hess ha vinto la medaglia d’argento con 16.55. Martinez ha già gareggiato nella Diamond League ed è stato terzo all’ultimo Golden Gala di Roma davanti al nostro Fabrizio Donato.

Finale strepitosa anche nei 100 ostacoli femminili dove tre donne sono scese sotto il magico muro dei 13 secondi. La statunitense Kendell Williams ha battuto dopo ventisei anni il record dei Campionati detenuto dalla cubana Aliuska Lopez fermando il cronometro in 12”89 (a cinque soli centesimi di secondo dal record del mondo detenuto sempre dalla Lopez). La connazionale Dior Hall ha conquistato l’argento in 12”92 precedendo l’olandese Nadine Visser, che è scesa sotto i 13 secondi con 12”99.

Grande sorpresa nella finale del giavellotto dominato dai paesi dell’Est Europa. Il lettone Gatis Cakas, ottavo nelle liste mondiali dell’anno, ha piazzato un lancio vincente di 74.04 all’ultimo tentativo passando in un colpo solo dal quinto al primo posto. Il lettone ha scavalcato il leader stagionale Matija Muhar della Slovenia che si è dovuto “accontentare” del secondo posto con 72.97. Il moldavo Andrian Mandare si è aggiudicato la medaglia di bronzo con 72.81m.

I Mondiali Juniores si sono conclusi come da tradizione con le staffette 4×400 che sono state vinte dagli Stati Uniti sia a livello maschile che a livello femminile. La 4×400 femminile a stelle strisce guidata da due campionesse del mondo Shamier Little (400 ostacoli) e Kendall Baisden (400 metri) ha vinto in 3’30”42 stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno davanti alla Gran Bretagna.

La 4×400 maschile ha completato la festa statunitense vincendo la ventunesima medaglia del paese ospitante di questa rassegna in 3’03”31 davanti al Giappone e alla Giamaica.
Gli Stati Uniti hanno dominato il medagliere con 11 ori, cinque argenti e cinque bronzi. Il Kenya ha vinto il medagliere delle gare di mezzofondo con 18 medaglie, delle quali quattro d’oro. Ventuno paesi hanno vinto almeno una medaglia d’oro. Quaranta federazioni hanno festeggiato almeno una medaglia.