100 m piani donne, Fraser Pryce vince il secondo oro iridato – 110 a ostacoli, primo titolo per David Oliver, ex giocatore di football – Asta, Holzdeppe batte Lavillenie – Peso, la Adams al quarto trionfo – Martello, settimo Vizzoni – Heptathlon, Melnychenlo in testa
La quattrocentista britannica Christine Ohuruogu e la velocista giamaicana Shelly Ann Fraser Pryce hanno illuminato un’appassionante terza giornata di finali allo Stadio Luzhniki di Mosca. Ohuruoghu, già campionessa mondiale a Osaka 2007 e olimpica a Pechino 2008 e argento a Londra 2012, ha rivinto il titolo iridato nei metri finali sulla campionessa in carica Amantle Montsho con lo stesso tempo di 49”41 in un arrivo al cardiopalmo. Montsho è entrata sul rettilineo finale in testa ma la londinese di origini nigeriane ha iniziato una prodigiosa rimonta nei 50 metri finali che le ha permesso di conquistare una soffertissima vittoria. Antonina Krivoshapka ha vinto la medaglia di bronzo in 49”78 per la gioia del pubblico di casa.
100 metri donne – Finale – Fraser Pryce vince il secondo oro iridato – Quattro anni dopo il primo oro mondiale a Berlino 2009 la giamaicana Shelly Ann Fraser Pryce ha vinto l’attesa finale dei 100 metri femminili in un eccellente 10”71 mancando di un centesimo di secondo il suo record personale. La giamaicana ha rifilato ben 22 centesimi di secondo, uno dei margini più ampi nella storia dei 100 metri femminili ai Mondiali, a Murielle Ahouré che ha regalato alla Costa d’Avorio la prima medaglia dello sprint ai Mondiali correndo in 10”93, tempo con il quale ha sfiorato di due centesimi di secondo il record nazionale. La campionessa in carica Carmelita Jeter ha vinto la medaglia di bronzo in 10”94 riscattando una stagione difficile a causa di un infortunio muscolare.
100 metri donne – Semifinale – Shelly Ann Fraser ha realizzato il miglior tempo delle semifinali con 10”87 precedendo la connazionale Kerron Stewart che è scesa sotto gli 11” con 10”97. Carmelita Jeter si è imposta nella seconda batteria a pari tempo sull’ivoriana Murielle Ahouré in 10”95. La nigeriana Blessing Okagbare si è aggiudicato la semifinale più lenta in 11”08 a parità di tempo su Octavius Freman
110 a ostacoli – Finale – L’ex giocatore di football americano David Oliver ha conquistato il primo oro mondiale della sua carriera stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 13”00. Oliver ha vinto con il margine più ampio della storia dei Mondiali battendo il campione statunitense 2013 Ryan Wilson di 13 centesimi di secondo. Sergey Shubenkov ha acciuffato la medaglia di bronzo in 13”24 precedendo il campione in carica Jason Richardson di tre centesimi mentre il campione olimpico e primatista mondiale Aries Merritt non è andato oltre il sesto posto in 13”31 ma la sua stagione è stata condizionata da un infortunio primaverile.
110 a ostacoli – Semifinale – Il campione in carica Jason Richardson ha vinto la prma semifinale in 13”34 davanti al francese Thomas Martinot Lagarde (13”38) e al campione olimpico e primatista mondiale Aries Merritt (13”44). Il pubblico russo è andato in delirio per il successo nella seconda semifinale del beniamino di casa Sergey Shubenkov che si è imposto in 13”17 battendo di un centesimo di secondo il primatista stagionale David Oliver, mentre il terzo posto della qualificazione diretta alla finale é andato al vincitore dei Campionati statunitensi di Des Moines Ryan Wilson con 13”20.
Salto con l’asta uomini – Holzdeppe batte Lavillenie – Grande sorpresa nel salto con l’asta maschile dove il campione olimpico Renaud Lavillenie non è riuscito neanche questa volta a vincere il titolo mondiale all’aperto che ancora manca alla sua collezione. Il campione francese si é dovuto accontentare della medaglia d’argento dopo i due bronzi di Berlino e Daegu. L’oro è andato al tedesco Raphael Holzdeppe che ha superato 5.82 e 5.89 sempre al primo tentativo prima di sbagliare quando l’asticella è stata posta a 5.96. Lavillenie ha avuto bisogno di due tentativi a 5.82 e di tre a 5.89. L’altro tedesco Bjorn Otto si é aggiudicato la medaglia di bronzo con 5.82 per un numero minore di errori rispetto allo statunitense Brad Walker.
Getto del peso donne – Finale – Adams quarto trionfo iridato – La neozelandese Valerie Adams ha scritto la storia del lancio del peso ai Mondiali vincendo il suo quarto titolo iridato consecutivo con 20.88m, misura con la quale ha sfiorato di due centimetri il suo record stagionale stabilito a Londra a fine Luglio. Solo la tedesca Christina Schwanitz è stata in grado di avvicinarsi alla neozelandese con un lancio da 20.41 al quinto tentativo. La cinese Gong Lijao ha prevalso sulla statunitense Michelle Carter nella lotta per la medaglia di bronzo per appena un centimetro con la misura di 19.95.
Lancio del martello uomini – Finale – Settimo Vizzoni – Gara da applausi per il capitano quasi quarantenne Nicola Vizzoni che è entrato negli otto con il settimo posto grazie ad un lancio da 77.61 al secondo tentativo che gli ha garantito i tre lanci da finale. Negli altri tre tentativi validi il martellista toscano ha realizzato 75.33, 75.29 e 75.42. Vizzoni era alla sua quinta finale su nove partecipazioni iridate. Il giovane polacco Pawel Fajdek si è laureato campione mondiale a sorpresa grazie ad un lancio da 81.97m al primo tentativo con un secondo miglior lancio di 80.92m che sarebbe stato sufficiente per battere il favorito ungherese Krisztian Pars (80.30 m). Il ceco Lukas Melich ha conquistato il bronzo con 79.36.
Heptathlon – Melnychenlo in testa – L’ucraina Hanna Melnychenko guida dopo la prima giornata con 3912 punti, 75 in più rispetto all’olandese Dafne Schippers, che ha corso i 200 metri in 22”84. La giovane olandese, campionessa mondiale juniores a Moncton 2010, ha un solo punto di vantaggio sulla statunitense Sharon Day. Quarta è la canadese Brianne Theisen Eaton, moglie del campione mondiale Ashton Eaton, con 3810 punti. Da sottolineare anche la prova nel salto in alto della belga Nafissatou Thiam (campionessa europea juniores di Rieti 2013) che ha realizzato con 1.92 la migliore prestazione mondiale juniores in questa specialità all’interno di un eptathlon.
400 m piani uomini – Semifinali – Matteo Galvan ha corso con onore la sua semifinale dei 400 metri in 45”69 ma avrebbe dovuto compiere un’impresa contro i fenomeni statunitensi e caraibici. Non si poteva davvero chiedergli di più. Il miglior tempo è stato realizzato proprio nella semifinale dell’azzurro dal compagno di allenamenti statunitense Lashawn Merritt con 44”60 davanti al belga Jonathan Borlée ma a destare stupore è stato il record nazionale di 44”61 con il quale il saudita Youffes Ahmed Al Masrahi si è imposto nella prima semifinale. Il campione in carica Kirani James ha vinto la semifinale più lenta in 44”81 precedendo il dominicano Luguelin Santos (44”83) e il campione europeo Pavel Maslak della Repubblica Caca che é sceso sotto i 45 secondi per la seconda volta in carriera con 44”84. In finale saranno rappresentati tutti gli angoli del mondo a dimostrazione dell’universalità dell’atletica
3.000 siepi uomini – batterie – Fuori gli azzurri – Il mezzofondo ha riposato in attesa delle grandi finali dei prossimi giorni degli 800 maschili e dei 3000 siepi femminili e maschili. Nella mattinata gli specialisti dei 3000 siepi italiani sono stati eliminati. Jamel Chatbi e Yuri Floriani sono stati squalificati per invasione di corsia, mentre Patrick Nasti non è andato oltre il tempo di 8’36”. Floriani è arrivato al traguardo zoppicando e con il ginocchio ferito a causa di una brutta botta contro la barriera.