Mondiali – Cronaca della 6a giornata: Kemboi, keniano di Siena, re delle siepi per la terza volta

Mondiali – Cronaca della 6a giornata: Kemboi, keniano di Siena, re delle siepi per la terza volta

16 Agosto, 2013

Ezekiel Kemboi si é confermato il Re dei 3000 siepi per il terzo Mondiale consecutivo dopo i trionfi di Berlino 2009 e Daegu 2011. Dall’edizione 2003 di Parigi 2003 é sempre salito sul podio per sei mondiali consecutivi con tre argenti (Parigi, Helsinki, Osaka) e tre ori (Berlino, Daegu e Mosca).

Kemboi ha vinto un duello fantastico in volata contro il diciottenne Conseslus Kipruto, campione del mondo a livello allievi 2011 a Lilla e juniores nel 2012 a Barcellona. Kipruto aveva battuto Kemboi due volte in questa stagione a Eugene e a Oslo ma nell’occasione più importante Kemboi ha fatto valere la sua maggiore esperienza prevalendo nel finale in un ottimo 8’06”01 eguagliando il record di tre successi consecutivi delsuo allenatore Moses Kiptanui. Kipruto ha vinto la prima medaglia da senior in 8’06”37 superando il francese Mekhissi Benabbad che si è confermato ancora sul podio in una grande manifestazione dopo ilbonzo di Pechino 2008, il bronzo di Daegu 2011 e l’argento di Londra 2012.

Da sottolineare anche le ottime prestazioni dello statunitense Evan Jaeger, quinto in 8’08”67, e Matthew Hughes, sesto con il nuovo record canadese di 8’11”64.

Kemboi, atleta gestito dal manager senese Enrico Dionisi e residente per buona parte dell’anno nella città toscana ha festeggiato con il suo solito balletto durante il giro d’onore esibendo la sua straorinaria simpatia.

Finale 1500 metri femminili: L’ex etiope ora cittadina svedese Abeba Aregawi ha conquistato il primo oro mondiale all’aperto con la maglia gialloblu del paese scandinavo in 4’2”67 superando la campionessa uscente Jennifer Simpson che aveva comandato nei primi giri facendo gara di testa fino alla campana dell’ultimo giro, una tattica premiata dalla medaglia d’argento in 4’02”67 davanti alla keniana Hellen Obiri (4’03”86).

Finale salto in alto maschile: SUPER BONDARENKO 2.41: L’eroe della bellissima serata di atletica nell’immenso Luzhniki Stadium di Mosca è stato l’ucraino Bogdan Bondarenko che ha eguagliato il suo primato personale con 2.41, misura che aveva già realizzato un mese fa al meeting di Losanna, Con questa misura, che prima di quest’estate non si registrava dal 1994 dai tempi di Javier Sotomayor, Bondarenko ha stabilito il record dei Campionati e eguagliato la terza migliore prestazione mondiale di sempre all’aperto.

Incredibile l’evolversi della gara:Bondarenko ha iniziato la gara addirittura a 2.29 che ha superato al primo tentativo prima di passare i 2.32 e concentrarsi sulla misura successiva di 2.35 che ha centrato sempre alla prima. Incredibilmente il giovane ucraino ha passato 2.38 che il giovane talento del Qatar Mutaz Barshim ha valicato alla prima e il canadese Dereck Drouin alla seconda. Trovatosi sotto pressione Bondarenko ha sbagliato il primo tentativo a 2.41 prima di realizzare il salto della vittoria alla seconda. Barshim ha provato a rispondere nei due tentativi rimasti a sua disposizione a 2.44 senza successo. Bondarenko ha successivamente chiesto di mettere l’asticella alla misura del record del mondo di  2.46.In ben due tentativi ha dimostrato di poter valere la misura.

Bondarenko, allenato dal padre ex decatleta, si rivelò giovanissimo a 16 anni quando vinse la medaglia d’argento ai Mondiali Juniores 2006 di Pechino. Due anni dopo si è laureato campione del Mondo Juniores a Bydgoszcz. Dopo un periodo buio caratterizzato da infortuni Bondarenko ha vinto gli Europei Under 23 di Ostrava e le Universiadi di Shenzhen.

Finale 400 ostacoli femminili: Zuzanna Hejnova, già bronzo alle Olimpiadi di Londra, ha dominato la finale dei 400 ostacoli in un eccellente 52”83, migliore prestazione mondiale dell’anno e record della Repubblica Ceca. Hejnova ha inflitto il più ampio margine della storia dei mondiali alla giovane campionessa statunitense Dalilah Muhammad, argento in 54”09, e alla campionessa mondiale in carica Lashinda Demus (54”27).

Finale dei 400 ostacoli maschili: Bellissima anche la finale dei 400 ostacoli maschili vinti dal giovane di Trinidad and Tobago Jehue Gordon in 47”69 per appena un centesimo di secondo sul campione statunitense Michael Tinsley. Emir Bekric ha vinto un incredibile medaglia di bronzo per la Serbia in un fantastico 48”05, nuovo record nazionale.

Finaledel salto triplo femminile: Catherine Ibarguen ha vinto una storica medaglia d’oro nel triplo per la Colombia con la misura di 14.85 al secondo tentativo, misura avvicinata da Ekaterina Koneva con 14.81 nello stesso turno di salti. L’ucraina Olga Saladuha ha realizzato il salto della medaglia di bronzo di 14.65 sempre al secondo tentativo.

Qualificazioni staffetta 4×400 maschile: Tre batterie, passavano i primi due più i migliori tempi di ripescaggio.  L’Italia che schierava Marco Lorenzi, Isalbet Juarez, il campione italiano dei 400 ostacoli Eusebio Haliti si batte bene chiudendo quinta con il record stagionale di 3’03”88. La grande rimonta di Matteo Galvan ha permesso agli azzurri di rimontare dall’ottava alla quinta posizione. La batteria dell’Italia  è stata vinta dalla Russia in 3’01”81 davanti all’Australia (3’02”48) e alla Germania (3’02”62). Gli Stati Uniti hanno realizzato il miglior tempo vincendo la seconda batteria con la migliore prestazione mondiale dell’anno di 2’59”85 davanti a Trinidad and Tobago (3’00”48) e al Belgio dei tre fratelli Borlée (oltre ai due gemelli Jonathan e Kevin anche il fratellino Dylan) che si è qualificato per ripescaggio con 3’00”81. La Giamaica si è aggiudicato la prima batteria in 3’00”41 sulla Gran Bretagna (3’00”50).

“E’ stato importante aver realizzato lo stagionale nell’occasione più importante. Abbiamo fatto una buona figura. L’anno prossimo possiamo giocarcela agli Europei di Zurigo in un contesto per noi più abbordabile”, ha detto Galvan.

Semifinali 200 metri femminili: La campionessa olimpica Allyson Felix ha corso il miglior tempo delle semifinali con 22”30 precedendo di nove centesimi di secondo la nigeriana Blessing Okagbare e potrà inseguire il quarto titolo mondiale della sua carriera. L’ivoriana Murielle Ahouré si è imposta nella prima semifinale in 22”46superando la bahamense Shaunae Miller (22”64). Shelly Ann Fraser ha vinto in scioltezza la terza semifinale in 22”54 davanti all’ucraina Mariya Ryemyen (22”70) e a Charonda Williams che si è qualificata per ripescaggio con 22”80.