Stefano Mei si ricandida alla presidenza della Fidal

Stefano Mei si ricandida alla presidenza della Fidal

13 Novembre, 2019
Stefano mei (Foto: Colombo)
Stefano Mei, ex azzurro, e campione europeo anticipa tutti e si candida per la seconda volta alla presidenza della Fidal. Lo slogan: “Una federazione semplice per cambiare e libera per ascoltare”.

Mentre altri uomini del nostro mondo si dichiarano disponibili ad accettare un posto sullo scranno più alto di Via Flaminia Nuova, 830 a Roma, Stefano Mei, ex azzurro, e campione europeo (10 mila a Stoccarda ’86), anticipa tutti e si candida per la seconda volta alla presidenza della Fidal. Già nel 2016 dopo la debacle delle Olimpiadi di Rio, Stefano decise di sfidare l’attuale presidente Alfio Giomi. Fu sconfitto 61% a 39%. Da buon fondista, capace di esprimersi dai 1500 ai 10 mila Stefano non ha mai smesso di lavorare attorno alla sua creatura “Orgoglio del riscatto”, ha avvicinato amici, ex atleti, imprenditori e ieri mattina in pompa magna nei saloni della Confcommercio di Milano, con oltre 120 persone stipate in platea ha illustrato a grandi linee i suoi programmi. Una cosa deve essere chiara, specie per chi legge, le elezioni si svolgeranno tra circa un anno, dopo le Olimpiadi di Tokyo, per chi non se ne fosse accorto l’Italia, è in perenne campagna elettorale, anche l’atletica non è da meno.

“Una federazione semplice per cambiare e libera per ascoltare”. Questo è una sorta di slogan per rendere noti i punti delle sue proposte, ambiziose quanto basta, forse pure difficili da realizzare, a ogni buon conto Mei ha incentrato il suo programma toccando moltissimi punti. Si va dal progetto per gli atleti d’élite (eliminazione scelta tecnica), l’incentivazione categorie under 20 e 23, un ambizioso progetto “Top trainers” che tradotto significa un piano di sviluppo per 100 tecnici di élite mediante un percorso a carico della federazione finalizzate alla formazione di figure di alta specializzazione, un progetto per i giudici, uno per il running e walking. Insomma, di tutto e di più.

Non si conoscono i nomi della squadra che dovrebbe portare sino alle elezioni Stefano Mei, così pure il nome di un Direttore Tecnico. Sotto questo profilo lo spezzino che tra l’altro è presidente degli Azzurri d’Italia, non vuole esprimersi, come quattro anni fa disse: “Leggerò i curriculum di chi vorrà candidarsi”.

All’iniziativa che ha visto in sala parecchi nomi dell’atletica che mieteva successi (leggi Francesco Panetta, Fiona May, Beppe Mastropasqua, Gaetano Erba), anche i ragazzi che fanno parte dell’iniziativa Tokyo 2020 ovvero Laura Strati, Simone Cairoli, Johanelis Herrera Abreu, atleti non militari che sono supportati nel loro impegno quotidiano e Fabrizio Schembri. Il viaggio da intraprendere è lungo e periglioso, compariranno altri nomi, altri candidati, poi alla fine gli sfidanti, saranno due, come sempre. Uno c’è già!