L’Europa trionfa alla Continental Cup

L’Europa trionfa alla Continental Cup

15 Settembre, 2014

L’Europa ha confermato il suo ruolo di continente leader vincendo la seconda edizione della IAAF Continental Cup di Marrakesh che ha chiuso la grande stagione dell’atletica mondiale.La rassegna intercontinentale si è conclusa in bellezza con la festosa cerimonia di consegna della coppa nelle mani dei capitani del team del Vecchio Continente Renaud Lavillenie e Jo PaveyA difendere i colori della rappresentativa c’era la campionessa europea dei 400 metri Libania Grenot che ha onorato l’impegno alla grande classificandosi terza nei 400 metri e seconda con la staffetta 4×400.

Prima giornata: GRENOT TERZA IN 50”60
Grenot, unica azzurra presente, si è ottimamente comportata classificandosi terza in un ottimo 50”60 (solo 5 centesimi di secondo più lento rispetto al suo record stagionale realizzato ai Campionati Italiani di Rovereto) nei 400 metri femminili che hanno regalato l’eccellente 49”94 della campionessa mondiale indoor Francena McCorory. Seconda Novlene Williams Mills che si è confermata su ottimi livelli. Interessante sul piano cronometrico il record nazionale dell’ex capitana della nazionale di calcio zambiana Mupopo Kabange che in 50”87 ha migliorato il suo record chiudendo in quarta posizione davanti alla vicecampionessa europea di Zurigo Olha Zemlyak (51”00 nuovo record personale).

Eunice Sum, campionessa del mondo a Mosca e vincitrice delle ultime due edizioni della Diamond League, ha dominato gli 800 metri in 1’58”21 rifilando quasi due secondi alla giovane statunitense Ajee Wilson (2’00”07). Terzo posto per la campionessa europea Marina Arzamasova con 2’00”21.

Molto avvincente, anche senza grandi prestazioni cronometriche, la gara dei 1500 metri andata a Ayanleh Souleiman in 3’48”91 davanti a Asbel Kiprop in una ripetizione dello stesso ordine d’arrivo dei Campionati africani disputati sulla stessa pista lo scorso mese. Il campione d’Europa Mahiedine Mekhissi Benabbad ha preceduto il norvegese Henrik Ingebrigtsen per il terzo posto.

Genzebe Dibaba ha vinto agevolmente i 3000 metri in 8’57”53 con un ultimo giro in 58”63 battendo la svedese di origini eritree Meraf Bahta, medaglia d’oro agli Europei di Zurigo sui 5000 metri)

Il ventenne Isiah Koech, campione del mondo allievi nel 2009 a Bressanone e bronzo a Mosca sui 5000 metri, si è aggiudicato i 5000 metri in 13’26”86 battendo con un grande finale il neozelandese Zane Robertson (13’29”27) e l’eritreo Amlosom (13’31”31)

Nel salto in alto maschile, ancora una volta gara copertina, Bohdan Bondarenko ha superato 2.37 al primo tentativo prendendosi la rivincita su Mutaz Barshim che lo aveva battuto settimana scorsa nella fantastica gara di Bruxelles. Il giovane saltatore plasmato all’Aspire Accademy di Doha, si è fermato a 2.34 fallendo di un nulla due tentativi a 2.37 ed è stato battuto anche da Ivan Ukhov che si era portato momentaneamente in testa superando 2.34 al secondo tentativo. In una gara che vedeva quattro atleti capaci di volare oltre i 2.40, il canadese Derek Drouin ha preceduto Kynard a pari misura di 2.31 per il numero minore di errori

Un solo centesimo di secondo ha diviso nei 100 maschili il campione europeo James Dasaolu (10”03) da Mike Rodgers (10”04) e Femi Ogunode (10”04).

Il vento contrario di – 1.5 m/s frena la sprinter giamaicana Veronica Campbell Brown che batte in 11”08 la rivelazione stagionale Michelle Lee Ahye (11”25) e la due volte campionessa europea dei 100 e dei 200 Dafne Schippers (11”26)

Nella staffetta 4×100 maschile una formazione mista all-stars delle Americhe composta da Kim Collins, Mike Rodgers, Nesta Carter e Richard Thompson è scesa sotto il muro dei 38 secondi con 37”97, terzo tempo al mondo in questa stagione. Battuta nettamente l’Europa formata da tre britannici (James Ellington, Harry Aikinees Aryeteey, Richard Kilty) e dal francese Christophe Lemaitre (38”65)

Il quartetto della 4×100 femminile delle Americhe, che schierava una formazione all-star di velociste stattunitensi e caraibiche (Tianna Bartoletta, Michelle Lee Ahye, Samantha Henry Robinson e Veronica Campbell Brown),  ha stravinto in 42”44 infliggendo un distacco notevole all’Europa (42”98) che schierava la formazione britannica, vincitrice del titolo europeo a Zurigo (Asha Phillip, Ashleigh Nelson, Aniyka Onuora e Desirée Henry)

Nei 400 ostacoli il sudafricano Cornel Fredericks conquista il successo in 48”35 precedendo un eccellente Kariem Hussein (studente in medicina  e ex calciatore svizzero) che non finisce di stupire dopo il trionfo in casa agli Europei di Zurigo: stampa il primato personale in 48”47 e precede sull’ultimo ostacolo il rappresentante delle Americhe Javier Culson (48”88)

Eccellente anche il riscontro cronometrico della giamaicana Kaliese Spencer che ha confermato il suo dominio vincendo i 400 ostacoli femminili in 53”81 davanti alla campionessa europea Elidh Child (54”42)

L’Europa si conferma feudo inespugnabile dei lanci in campo maschile con il campione europeo del peso David Storl che batte il giamaicano O’Dayne Richards.

Nel martello l’ungherese Krisztian Pars, campione olimpico e due volte vincitore agli Europei, vince il duello con il campione del mondo polacco Pawel Fajdek con un miglior lancio di 78.99. Fajdek, che ha stabilito il record nazionale con 83.48 a Varsavia una settimana dopo il secondo posto agli Europei di Zurigo, non è andato oltre il terzo posto con la miglior misura di 78.05 superato dal talento egiziano Al Gamel che ha terminato a dieci centimetri con un lancio di 78.89

Al femminile si conferma la campionessa olimpica e europea in carica Barbora Spotakova che con un lancio da 65.52 ha avuto la meglio sulla sudafricana Sunette Vilkoen (63.76)

L’unica in grado di spezzare l’egemonia europea dei lanci è stata la discobola statunitense Gia Smallwood Lewis che ha battuto per la seconda volta in stagione e per la terza in carriera la campionessa olimpica, mondiale e europea Sandra Perkovic grazie ad un lancio da 64.55. L’australiana Dani Samuels, iridata a Berlino 2009, è stata l’unica altra atleta a superare i 64 metri con 64.39. Perkovic, stanca dopo la lunga e fantastica stagione culminata con l’eccellente 71.08 realizzato agli Europei di Zurigo e le sei vittorie in Diamond League, si è fermata a 62.08 chiudendo al terzo posto

L’olandese di origini ghanesi Ignisiou Gaisah si è aggiudicato il successo con un salto da 8.11 al secondo tentativo precedendo il lunghista-triplista Will Claye (7.98 sempre alla seconda prova)

Nel triplo femminile la colombiana Caterine Ibarguen, quinta donna di sempre con il fantastico 15.31 di Montecarlo, ha dominato come da pronostico con un salto da 14.52 diventando la prima rappresentante delle Americhe in grado di vincere alla Coppa del Mondo o alla Continental Cup.

Seconda giornata: GRENOT SECONDA CON LA STAFFETTA 4×400
Il momento clou del mezzofondo nella seconda giornata è stato raggiunto durante gli 800 metri maschili dove il giovane fuoriclasse del Botswana Nijel Amos ha avuto la meglio sul campione del mondo Mohamed Aman in 1’44”88 completando l’en plein di successi in questa stagione nella quale ha vinto tutto: Giochi del Commonwealth, Campionati Africani e Diamond League (con vittorie nelle gare più prestigiose dell’anno a Eugene, Montecarlo e Zurigo). Lo statunitense Duane Solomon è passato alla campana dell’ultimo giro in 51”55 prima dell’attacco finale di Amos a 200 metri dalla fine. Nella sfida europea per il terzo posto il vincitore della rassegna continentale di Zurigo Adam Kszczot ha preceduto di due centesimi di secondo l’irlandese Mark English in 1’45”72.

Due altri dominatori della stagione del mezzofondo confermatisi anche al Grande Stade di Marrakesh sono stati Caleb Ndiku sui 3000 metri e Jairus Birech sui 3000 siepi. Ndiku ha conquistato il successo sui 3000 metri in 7’52”64 rifilando mezzo secondo al vice campione europeo dei 5000 Hayle Ibrahimov con un grande 1000 metri finale cronometrato in 2’22”96. Terzo posto per il vincitore della precedente edizione Bernard Lagat in 7’53”95. Anche per Ndiku si conclude una stagione trionfale nella quale ha vinto tutto quello che un atlea può sognare: Mondilali Indoor, Giochi del Commonwealth, Campionati Africani e Diamond League.
Birech ha conquistato il successo allo sprint davanti allo statunitense Evan Jager in 8’13”18. Jager, fersco di primato statunitense settimana scorsa a Bruxelles, ha conquistato il secondo posto in 8’14”08 con tre secondi di vantaggio sul rappresentante del Barhein Abubabeker Ali Kamal del Team asiatico

L’etiope Almaz Ayana ha vinto i 5000 metri femminili in 15’33”32 caratterizzati da un avvio lentissimo. Joyce Chepkurui ha preceduto nel finale la campionessa europea dei 10000 Jo Pavey nella lotta per il secondo posto.

Molto combattuti i 1500 femminili dove la campionessa mondiale juniores Dawit Seyaum ha provato ad attaccare a 200 metri dalla fine ma è stata superata della campionessa europea Sifan Hassan poco prima dell’ingresso sul rettilineo finale. Hassan ha bissato il successo di Zurigo in 4’05”99 mentre per il secondo posto la statunitense Shannon Rowbury ha avuto la meglio sulla Seyaum in 4’07”21.

Nei 3000 siepi femminili Hywot Ayalew entra in testa sul rettilineo finale ma inciampa sull’ultima barriera. Ne approfitta la statunitense Emma Coburn che si si aggiudica una gara tattica in 9’50”67. Il terzo posto è andato alla fresca campionessa mondiale juniores di Eugene Ruth Jebet.

Tra i tanti risultati di spicco della seconda giornata spicca soprattutto il grande 200 metri maschile dove sia i panamense Alonso Edward e il giamaicano Raseed Dwyer scendono entrambi sotto i 20 secondi fermando entrambi il cronometro in 19”98 al termine di un emozionante spalla a spalla ma la vittoria va al primo al photo-finish. Il 2014 ha segnato il grande ritorno del talento panamense, secondo ai Mondiali di Berino ma fermato da una serie infinita di infortuni,.

Nei 200 femminili la due volte campionessa europea Dafne Schippers ha realizzato il secondo miglior tempo della carriera con 22”28 battendo la statunitense Joanna Atkins (22”53) e la francese Myriam Soumaré (22”58) che l’aveva preceduta settimana scorsa a Bruxelles

L’altro risultato copertina è arrivato dalla campionessa olimpica di Pechino Dawn Harper Nelson che sui 100 ostacoli ha fermato il crono in 12”47 (tre centesimi peggio rispetto al suo record mondiale stagionale) superando di quattro centesimi la campionessa europea Tiffany Porter che ha stabilito il record britannico con 12”51, tre centesimi meglio rispetto al precedente primato di Jessica Ennis.

Ottimo anche il 13”23 con il quale il due volte campione europeo dei 110 ostacoli Sergey Shubenkov ha preceduto di due centesimi di secondo lo statunitense Ronnie Ash e il  britannico William Sharman entrambi cronometrati in 13”25.

AirRenaud Lavillenie ha vinto agevolmente il salto con l’asta con 5,80 m quattro anni dopo il secondo posto della precedente edizione di Spalato 2010 quando superò i 5.90 ma venne battuto da Steve Hooker. Al campione francese è bastato un salto a 5.65 e un 5.80 alla terza prova per vincere.

Nel salto in alto femminile la vice campionessa europea Maria Kuchina ha centrato tutte le misure fino a 1.97 al primo tentativo prima di valicare l’asticella a 1.99 alla seconda prova. Seconda la mamma statunitense Chaunte Lowe che a sua volta ha incrementato il suo personale stagionale con 1.97 alla prima prova dimostrando di essere in ottime condizioni dopo la maternità. Terzo posto per la medaglia di bronzo degli Europei di Zurigo Ana Simic con 1.95 saltato al primo tentativo.

Nuovo successo nel giavellotto maschile dell’egiziano di stanza in Finlandia Ihab Abdelrahman El Sayed che è l’unico in grado di infrangere la barriera degli 85 metri con 85.44 m al secondo tentativo diventando il primo vincitore non europeo di questa specialità nella storia i questa manifestazione. Il campione del mondo Viteslav Vezely si è piazzato al secondo posto con un lancio di 83.77 al terzo tentativo

La fresca primatista del mondo Anita Wlodarczyk ha dominato l’ultima gara della sua trionfale stagione con un lancio di 75.21 (misura quasi normale dopo lo strepitoso 79.38 realizzato a Berlino) al terzo tentativo dopo essersi portato in testa con un lancio di 72.83 al primo tentativo. Nella sua serie la polacca ha realizzato anche 74.26 e 72.33. Secondo posto per la statunitense Amanda Bingson con 72.38.

Nella 4×400 maschile L’Africa (Boniface Mucheru, Isaac Makwala, Saviur Kombe, Vayde Van Niekerk) ha vinto un duello avvincente con l’Europa (Conrad Williams, Jacob Krzewina, Donald Sanford e Isaac Makwala) per otto centesimi di secondo in 3’0”02

Grande risultato cronometrico della stellare staffetta 4×400 femminile delle Americhe (Christine Day, la vincitrice dei 400 individuali Francna McCorory, la campionessa dei Giochi del Commonwealth Stephanie McPherson e la vincitrice della Diamond League Novlene Williams Mills) che realizza un eccellente 3’20”93 precedendo il team europeo formato da Indira Terrero, Malgorzata Holub, Olha Zemlyak e l’azzurra Libania Grenot, che porta il testimone al traguardo in un buon 3’24”12.

L’Europa ha totalizzato 447,5 punti precedendo le Americhe (390 punti), l’Africa (339 punti) e l’Asia Pacific (257,5 punti).