Si torna a parlare di doping a proposito di mezzofondisti di alto livello e si torna a parlarne in Kenya. Il nome sulla bocca e sulle pagine di tutti, stavolta, è quello del tre volte campione del mondo e campione olimpico dei 1.500, Asbel Kiprop.
Stando a quanto riportato mercoledì dal quotidiano keniano Standard, una delle stelle dell’atletica keniota (non nominata) sarebbe risultata positiva all’eritropoietina in un test antidoping effettuato a fine 2017.
Il giornale inglese The Daily Mail, invece, cita fonti certe a proposito del fatto che l’atleta incriminato sia proprio “l’uomo ampiamente riconosciuto come il più sopraffino interprete dei 1.500 dell’ultimo decennio”.
Queste le dichiarazioni del ventottenne Kiprop, che ha ribadito la propria innocenza anche sulle pagine di The Telegraph “Sono a conoscenza del collegamento tra me e questa vicenda. Come atleta, sono sempre stato in prima linea per la lotta al doping in Kenya, una battaglia in cui credo e che ho sempre supportato in prima persona. Non ho mai avuto intenzione di rovinare quanto ho costruito nel mondo dell’atletica sin dal 2007, anno della mia prima gara internazionale. Spero di riuscire a provare di essere pulito e ci proverò in ogni modo possibile”.
Federico Rosa, manager del campione del mondo nel 2011, 2013 e 2015, ha dichiarato di essere stato informato delle voci riguardanti il suo assistito, ma non ha confermato la positività al test. “Prima di rilasciare ulteriori dichiarazioni, ho bisogno di accertare i reali dettagli della vicenda” ha riferito al quotidiano The Guardian
Negli ultimi 5 anni sono stati oltre 40 gli atleti keniani risultati positivi ai controlli antidoping, tanto da far dichiarare la federazione Kenya Athletics non conforme alle regolamentazioni della World Anti-Doping Agency, salvo poi essere reintegrata prima delle Olimpiadi di Rio de Janeiro.