Vittoria per la keniana Jepkosgei e l’etiope Lemma a Londra. Brigid Kosgei è solo quarta. Una gara di grande qualità dal punto di vista tecnico con ben nove atlete al di sotto delle 2h23’.
Joyciline Jepkosgei e Sisay Lemma hanno vinto per la prima volta in carriera la Virgin London Marathon. La ventisettenne keniana ha conquistato il suo secondo successo in una maratona del circuito World Marathon Majors dopo il trionfo di due anni fa alla Maratona di New York (2h22’38).
Per la prima volta nella storia della gara femminile della Maratona di Londra cinque atlete sono scese al di sotto delle 2 ore e 19 minuti. L’etiope Degitu Azimeraw (vincitrice alla Maratona di Amsterdam nel 2019) ha tagliato il traguardo al secondo posto con 2h17’58 battendo la connazionale Ashete Bekere, terza con il primato personale di 2h18’18”.
La primatista mondiale e tre volte vincitrice della Maratona di Londra Brigid Kosgei è finita fuori dal podio in quarta posizione in 2h18’40” solo 57 giorni dopo aver vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi sulle strade di Sapporo. L’israeliana di origini keniane Lonah Salpeter ha completato la top five chiudendo in 2h18’54”.
In una gara di grande qualità dal punto di vista tecnico con nove atlete al di sotto delle 2h23’ la keniana Valary Jemeli ha tagliato il traguardo al sesto posto in 2h20’35” precedendo Joan Chelimo Melly (2h21’23”), le etiopi Zaineba Yimer (2h21’40”) e Tigist Girma (2h22’45”).
La britannica Charlotte Purdue è stata la migliore delle atlete di casa demolendo il primato personale con 2h23’26”. Purdue è salita al terzo posto delle liste britanniche di sempre dopo la primatista del mondo Paula Radcliffe (2h15’25”) e Mara Yamauchi (2h23’12).
Il gruppo di testa della gara femminile ha corso le prime due frazioni di 5 km in 16’21” ed è transitato al 21 km in 1h08’51”. Le dodici atlete ancora in gara hanno incrementato il ritmo coprendo le frazioni tra il 20 e il 25 km in 16’18” e tra il 25 e il 30 km in 16’10”. Al 30 km erano ancora in gara Jepkosgei, Kosgei, Azimeraw, Bekere e l’israeliana Lonah Salpeter.
Jepkosgei ha lanciato l’attacco decisivo a sette chilometri dalla fine. Al 35 km era ancora in tabella di marcia per battere il primato mondiale in una gara solo femminile stabilito da Mary Keitany ma il ritmo è calato nei chilometri finali anche a causa del vento lungo l’Embankment.
Jepkosgei ha vinto la seconda Maratona della sua carriera dopo il successo al debutto a New York nel 2019 in 2h22’38” e il secondo posto a Valencia in 2h18’40”.
Joyciline Jepkosgei: “Sono felice di aver vinto la Maratona di Londra. E’ la migliore gara del mondo su questa distanza. Ho conquistato il più grande risultato della mia carriera. Mi sono preparata molto bene in allenamento e ho mantenuto la mia concentrazione cercando di evitare errori”
La gara maschile
Sisay Lemma ha vinto la gara maschile conquistando il successo più prestigioso della sua carriera in 2h04’01”. L’etiope ha sferrato l’attacco decisivo al 38 km e si è involato verso la prima vittoria in una gara delle World Marathon Majors dopo otto gare disputate nel massimo circuito mondiale delle maratone. In precedenza Lemma si era classificato due volte terzo a Berlino nel 2019 con il record personale di 2h03’36” e nell’ultima edizione della Maratona di Londra in 2h05’45”.
Il keniano Vincent Kipchumba ha ripetuto il secondo posto dell’edizione dell’anno scorso tagliando il traguardo in 2h04’28” davanti all’etiope Mosinet Geremew (2h04’41”). Più staccati il vincitore della Maratona di Valencia dell’anno scorso Evans Chebet, quarto in 2h05’43”, e il secondo classificato della Maratona di Berlino 2019 Birhanu Legese (quinto in 2h06”10). Il vincitore dell’edizione 2020 Shure Kitata, non al meglio per un infortunio alla coscia subito durante la preparazione per la maratona olimpica di Sapporo, ha tagliato il traguardo al sesto posto in 2h07’51”.
Il gruppo di testa formato da Vincent Kipchumba, Titus Ekiru, Evans Chebet, Birhanu Legese, Mosinet Geremew e Sisay Lemma è transitato al 5 km in 14’33”, al 10 km in 29’13”, al 15 km in 43’52” e al 21 km in 1h01’25”. Kitata ha perso subito il terreno accusando un ritardo di 1 minuto e 25 secondi rispetto al gruppo di testa nella prima parte della gara.
Titus Ekiru, vincitore della Maratona di Milano dello scorso 16 Maggio con la migliore prestazione mondiale dell’anno di 2h02’57”, si è ritirato al 30 km, quando sono rimasti in cinque a giocarsi la vittoria.
Lemma ha piazzato l’allungo decisivo poco prima del 39 km e i suoi avversari non sono riusciti a rispondere.
Lemma ha completato la quindicesima maratona della sua carriera. In precedenza aveva fatto registrare vittorie a Carpi in 2h11’58” nel 2012, a Varsavia in 2h09’02”, a Vienna in 2h07’31” e a Francoforte in 2h06’26” nel 2015 e a Lubiana nel 2018 in 2h04’58”. Vanta anche tre terzi posti a Berlino nel 2019 con il record personale di 2h03’36”, a Tokyo in 2h04’51” e a Londra nel 2020 quando rimase in lizza per la vittoria fino all’ultimo chilometro ma fu preceduto nello sprint finale da Shure Kitata e Vincent Kipchumba.