Jepchirchir e Chebet trionfano alla Maratona di Boston

Jepchirchir e Chebet trionfano alla Maratona di Boston

19 Aprile, 2022
Foto: Jane Monti/RRW

Evans Chebet e Peres Jepchirchir vincono la 126ma Maratona di Boston. Per il keniano si tratta della prima vittoria in carriera in una maratona World Marathon Majors.

La campionessa olimpica Peres Jepchirchir ha vinto la cinquantesima edizione della gara femminile della Maratona di Boston battendo l’etiope Ababel Yeshaneh al termine di un testa a testa emozionante nel tratto finale in Boylston Street ricco di sorpassi e controsorpassi. Jepchirchir ha tagliato il traguardo in 2h21’01” precedendo Yeshaneh di quattro secondi. 

La keniana Mary Ngugi si è piazzata al terzo posto in 2h21’32” battendo la due volte campionessa mondiale Edna Kiplagat, che ha tagliato il traguardo in 2h21’40” a 42 anni. Monicah Ngige ha completato la classifica delle prime cinque chiudendo in 2h22’13” superando la seconda classificata della maratona di New York Viola Cheptoo (2h23’47”). 

La britannica Charlotte Purdue è stata la migliore delle europee in nona posizione in nona posizione con 2h25’28”. La statunitense Molly Seidel (medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo e quarta classificata alla Maratona di New York nel 2021) ha corso nel gruppo di testa nelle fasi iniziali della gara e ha raggiunto il traguardo intermedio dei 21 km in undicesima posizione prima di ritirarsi al 30 km. 

La cronaca della gara femminile

La gara femminile è partita su ritmi non particolarmente veloci. Il gruppo di testa formato da 24 atlete è transitato al 5 km in 17’41”. Il ritmo è aumentato e un gruppo di 11 atlete guidato da Jepkosgei, Jepchirchir, Yeshaneh e Ngugi ha preso il comando al passaggio al 10 km in 34’21”.

Il quartetto di testa è transitato al 15 km in 50’10” con dieci secondi di vantaggio sul gruppetto delle inseguitrici formato da Ngugi, Kiplagat, Cheptoo, Ngige e Etagegn Woldu. Molly Seidel seguiva nelle retrovie con un ritardo di 30 secondi sulle atlete di testa. 

La lotta per la vittoria finale è entrata nel vivo a metà gara quando Jepkosgei, Jepchirchir e Yeshaneh sono transitate in 1h09’41”, in tabella di marcia per battere il primato del percorso di 2h19’59”. 

Il terzetto formato da Jepchichir, Yeshaneh e Jepkosgei ha aumentato il vantaggio sul gruppo delle inseguitrici a 1 minuto e 13 secondi al passaggio al 30 km (1h39’30”). 

Jepchirchir, Yeshaneh e Jepkosgei sono rimaste insieme fino al passaggio al 35 km (1h56’46”) ma Jepkosgei ha incominciato a perdere terreno. Jepchirchir e Jepkosgei hanno allungato prima di transitare al 40 km in 2h13’39” con un vantaggio di 38 secondi su Ngugi e Kiplagat. 

Jepchirchir e Yeshaneh hanno iniziato l’emozionante testa a testa nell’ultimo miglio. Jepchirchir ha attaccato al 40 km guadagnando una decina di metri. Yeshaneh non ha mollato e si è riportata in testa, ma all’ingresso dell’ultima curva ha sbagliato direzione. Nel tratto finale in Boylston Street Jepchirchir ha piazzato l’attacco decisivo. 

La campionessa olimpica ha corso l’ultimo miglio in 5’23”. La ventottenne keniana ha completato una straordinaria tripletta aggiungendo il successo di Boston alla medaglia d’oro olimpica a Sapporo e al trionfo a New York nel 2021. Non perde da cinque gare sulla maratona dal successo di Saitama nel 2019 e vanta uno straordinario personale di 2h17’16” realizzato alla Maratona di Valencia nel 2020 quando si impose davanti a Joyciline Jepkosgei. 

Gara maschile: primo successo Major di Chebet

Il trentatreenne keniano Evans Chebet ha vinto la centoventiseiesima edizione della maratona maschile in 2h06’51”, terzo tempo di sempre realizzato sul percorso della maratona di Boston da Hopkinton a Boylston Street.

Il Kenya ha dominato la gara maschile monopolizzando il podio con Lawrence Cherono al secondo posto in 2h07’21” davanti a Benson Kipruto (2h07’27”). Cherono e Kipruto avevano vinto le precedenti due edizioni della Maratona di Boston rispettivamente nel 2019 e nel 2021. 

Il gruppo di testa composto da 20 atleti ha corso compatto nella prima metà gara transitando al passaggio intermedio del 21 km in 1h03’24”. Quindici atleti erano ancora insieme al passaggio sulla Heartbreak Hill quando Chebet ha piazzato l’azione decisiva. Il tanzaniano Gabriel Geay (2h04’55” di personale stabilito a Milano nel 2021) è stato l’unico a tenere il ritmo di Chebet. Kipruto e Cherono guidavano il gruppo degli inseguitori a 15 secondo da Chebet. 

Chebet ha corso il tratto in discesa di 5 km tra il 35 e il 40 km in 13’55”. 

Cherono ha provato a ridurre lo svantaggio nel finale ma era troppo tardi e si è dovuto accontentare della piazza d’onore. Il secondo classificato è stato primo a Boston nel 2019 in 2h07’57”, settimo a Londra nel 2019 in 2h09’25”, secondo a Valencia in 2h03’04” nel 2019 e quarto alle Olimpiadi di Tokyo 2021 in 2h10’02”.  

Geay ha tagliato il traguardo al quarto posto in 2h07’53” davanti al keniano Eric Kiptanui (2h08’47”) e al vincitore della Maratona di New York 2021 Albert Korir (2h08’51”). 

Scott Fauble è stato il migliore degli statunitensi in settima posizione in 2h08’52” davanti all’etiope Jemal Yimer (2h08’58”). I primi dodici classificati sono scesi sotto le 2h10”. 

Chebet ha vinto la prima Maratona del circuito World Marathon Majors della sua carriera. In precedenza si era imposta a Buenos Aires nel 2019 in 2h05’00”, a Valencia in 2h03’00” e a Otsu in 2h07’29” nel 2020. Si è piazzato secondo a Milano in 2h07’22” nel 2019 e quarto a Londra nel 2021 in 2h05’43”. Si è sempre piazzato tra i primi quattro nelle precedenti dodici maratone disputate. 

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