Il volo di Barshim illumina il Golden Gala

Il volo di Barshim illumina il Golden Gala

06 Giugno, 2014

La copertina della trentaquattresima  edizione del Golden Gala Pietro Mennea spetta al giovane fuoriclasse qatariota Mutaz Essa Barshim, che ha superato 2,41 m nel salto in alto nella gara più stellare della tappa italiana della Diamond League. Il mezzofondo regala come da tradizione grande spettacolo con Mohamed Aman, vincitore sugli 800 m in 1’44”24, e Genzebe Dibaba che sui 5.000 m ha firmato una delle quattro migliori prestazioni mondiali dell’anno insieme al 12”53 sui 100 a ostacoli della campionessa mondiale statunitense Brianna Rollins e al 53”97 della giamaicana Kaliese Spencer sui 400 a ostacoli

Highlights

Donne

100 m: Bowie si conferma dopo Eugene;

800 m: Sum batte di misura la diciottenne Diago;

5. 000 metri: Genzebe completa il successo per la famiglia Dibaba;

100 a ostacoli: mondiale stagionale per Brianna Rollins ;

400 a ostacoli: Kaliese Spencer fa il miglior crono dell’anno;

Getto del peso: quarantottesima vittoria di Valerie Adams;

Lancio del giavellotto: Spotakova, che grande ritorno!

Uomini

100 m: Gatlin vince per la terza volta a Roma;

400 m: Merritt 44”48;

800 m: secondo successo consecutivo a Roma di Aman;

3000 siepi: a sorpresa vince Jairus Birech;

Salto in alto: Barshim a 2,41;

Salto triplo: Claye ancora vincitore;  

Lancio del disco: Harting batte Malachowski.

In dettaglio

5. 000 metri donne: Genzebe completa il successo per la famiglia Dibaba – Dopo i successi di Eyegayehu Dibaba nel 2004 e di Tirunesh nel 2005, 2006 e 2008 il Golden Gala ha portato fortuna anche a Genzebe, la terza delle sorelle Dibaba. La primatista del  mondo indoor dei 1500, dei 3000 e delle due miglia e campionessa mondiale indoor dei 3000 a Sopot  si è presa una bella rivincita dopo la sconfitta subita al meeting di Doha vincendo con la migliore prestazione mondiale dell’anno di 14’34”99, a oltre due secondi dal record del Golden Gala stabilito da Tirunesh con 14’32”57 nel 2005.

La connazionale Almaz Ayana ha completato la doppietta etiope in seconda posizione in 14’37”16 precedendo la keniana Viola Kibiwott (14’40”05)

A 600 metri dalla fine sono rimaste Dibaba, Ayana, Kibiwott e la vice campionessa mondiale Mercy Cherono.. La gara si è decisa a 250 metri dalla fine quando Dibaba ha piazzato l’allungo finale staccando Ayana,

1.500 metri uomini – Silas Kiplagat ha trionfato nella rivincita del Bowerman Mile di Eugene battendo in rimonta a metà del rettilineo finale il campione del mondo indoor Ayanleh Souleiman con il tempo di 3’30”44. Il primatista di Gibuti Souleiman, vincitore a Eugene, ha preceduto in seconda posizione il due volte campione del mondo Asbel Kiprop (3’31”89). Molto bene il tedesco di origini etiopi Homiyu Tesfaye (quinto classificato nella finale dei Mondiali di Mosca) che batte il suo record scendendo per la prima volta sotto i 3’32” con 3’31”98.

800 metri uomini – Secondo successo consecutivo a Roma di Aman – Il campione del mondo Mohamed Aman ha conquistato il secondo successo consecutivo a Roma correndo in 1’44”24. Lo statunitense Duane Solomon ha fatto gara di testa fino ai 600 metri seguendo l’esempio del suo allenatore Johnny Gray, grande front runner negli anni 90 ma è stato rimontato da Aman che lo ha superato sul rettilineo finale. Negli ultimi metri il sudanese Abubaker Kaki e il polacco Marcin Lewandowski hanno superato Solomon aggiudicandosi  il secondo e il terzo posto rispettivamente in 1’44”57 e in 1’44”60. Solomon è sceso sotto l’1’45” con 1’44”90, stesso tempo fatto registrare anche dal keniano Job Kinyor.

3.000 siepi uomini: a sorpresa vince Jairus Birech – Jairus Birech si è imposto a sorpresa in 8’06”20 battendo i grandi favoriti Paul Kipsiele Koech (8’10”53) e il campione olimpico di Pechino Brimin Kipruto (8’11”39). Il tre volte campione mondiale Ezekiel Kemboi si è ritirato. Eccellente prova del polacco Krystian Zalewski che si è inserito nella lotta tra keniani classificandosi al quinto posto in 8’16”20 alle spalle di Abel Mutai, quarto in 8’15”83. Si è difeso egregiamente anche il trentino Yuri Floriani che ha realizzato il minimo per gli Europei di Zurigo correndo in 8’26”34, record stagionale non troppo distante dal record personale realizzato al Golden Gala 2012 nell’anno in cui ha centrato la finale olimpica a Londra

800 metri donne: Sum batte di misura la diciottenne Diago – La campionessa del mondo Eunice Sum ha dovuto faticare per battere la diciottenne Sahilly Diago, autentica rivelazione stagionale con il suo 1’57”74 stabilito ad inizio stagione al Memorial Barrientos a L’Avana e al debutto a Roma sul palcoscenico della Diamond League.  Solo sul rettilineo finale la keniana ha avuto la meglio sulla giovanissima cubanain 1’59”49. Diago ha finito di poco sopra i 2 minuti con 2’00”01 precedendo la campionessa mondiale juniores di Barcellona Ajee Wilson (2’01”18i). L’azzurra Marta Milani ha migliorato il suo record stagionale con 2’02”18 tagliando il traguardo all’undicesimo posto.

Salto in alto uomini: Barshim a 2,41

Il risultato clou è arrivato dalla gara più attesa dove il giovane qatariota Mutaz Barshim vola a 2.41 (terza prestazione all-time e diciassettesimo salto oltre i 2.41 nella storia) migliorando il suo record asiatico stabilito a Eugene lo scorso anno di un centimetro. Con questo risultato Barshim ha stabilito il record del Golden Gala togliendolo all’ucraino Andriy Sokolovskiy che superò 2.38 nell’edizione del 2005. Si tratta inoltre della migliore prestazione mai realizzata sul suolo italiano che polverizzail precedente 2.38 realizzato da Patrick Sjoberg e da Gennadiy Adveyenko ai Mondiali del 1987 di Roma e il sopraccitato Sokolovskiy del Golden Gala 2005.

“Non ho limiti in questo momento. Penso che il record del mondo sia davvero possibile. Non ci sono limiti nel salto in alto in questo momento. Ringarzio lo straordinario pubblico di Roma. Era la seconda volta che gareggiavo qui. Dalla gara di oggi non potevo chiedere di più”, ha detto Barshim dopo la gara

Barshim ha eguagliato la migliore prestazione mondiale dell’anno di Ivan Ukhov stabilita a Doha pareggiando inoltre il primato della Diamond League detenuta da Bohdan Bondarenkoko dal meeting di Losanna dell’anno scorso. L’ucraino, campione del mondo a Mosca, non è stato da meno e dopo aver superato 2.34 al primo tentativo è passato addirittura a 2.43 andando davvero vicino alla grande impresa di battere il record europeo di Patrick Sjoberg nel primo e secondo tentativo. Anche Barshim ha tentato i 2.43 sfiorando la grande impresa che sembra rimandata solo di poche settimane forse a Losanna o Montecarlo dove i big della specialità si ritroveranno per una rivincita che si preannuncia davvero entusiasmante. L’argento olimpico Erik Kynard si è classificato terzo con 2.31 precedendo il quartetto formato da Ivan Ukhov, Andrey Silnov, Danil Tsyplakov e Andiy Protsenko, tutti a pari merito con 2.28. Il primatista italiano Marco Fassinotti supera 2.24 alla seconda prova ma si ferma a 2.28, quota superata pochi giorni fa a Bedford in Inghilterra.

100 metri uomini: Gatlin vince per la terza volta a Roma – Justin Gatlin ha bissato il successo dell’anno scorso quando sconfisse il grande Usain Bolt centrando la terza vittoria a Roma dopo il 2005 e il 2013. Il velocista statunitense si è confermato il più in forma del momento vincendo in 9”91, unico tempo sotto i 10 secondi della serara, davanti al giamaicano Nesta Carter (10”02) e il campione del mondo juniores in carica Adam Gemili che ha migliorato il suo record stagionale con 10”07. Per Gatlin si tratta del terzo successo in Diamond League in questa stagione dopo il 9”92 di Shanghai e il 9”76 ventoso di Eugene.

100 ostacoli donne: mondiale stagionale per Brianna Rollins – La campionessa mondiale diMosca Brianna Rollins ha stabilito con 12”53 la migliore prestazione mondiale dell’anno confermandosi la leader della specialità. Rollins ha battuto per appena un centesimo la campionessa olimpica di Pechino Dawn Harper Nelson. Queen Harrison ha completato il podio tutto americano con 12”61. Purtroppo è venuta a mancare la sfida con la campionessa olimpica australiana SallyPearson che ha rinunciato alla gara per un infortunio durante il riscaldamento. Sfortunata la prova della campionessa italiana Marzia Caravelli che è caduta rimediando qualche contusione ma nulla di preoccupante

400 ostacoli donne: Kaliese Spencer fa il miglior crono dell’anno – La giamaicana Kaliese Spencer ha ribadito il suo dominio stagionale vincendo la sua seconda gara consecutiva in Diamond League dopo Eugene migliorando il crono più veloce dell’anno realizzato in Oregon con 53”97. Buone le prestazioni della statunitense Georganne Moline, seconda in 54”56 e della britannica Elidh Child, terza in 54”82. La primatista italiana Yadisleidy Pedroso ha terminato all’ottavo posto in 56”71.

400 metri uomini: Merritt 44”48 – Cinuqe giorni dopo essere sceso sotto il muro dei 44 secondi a Eugene nella sfida epica con Kirani James, il campione del mondo Lashawn Merritt ha offerto un altro grande spettacolo vincendo in 44”48 davanti al saudita Yussef Al Masrahi (45”14) nella ripetizione dello stesso ordine di arrivo dello scorso anno

200 metri uomini – Il velocista panamense Alonso Edward ha confermato di essere uno dei duecentisti più brillanti in questa stagioe vincendo a Roma in 20”19 per cinque centesimi sul campione europeo di Barcellona 2010 Christophe Lemaitre. Andrew Howe si è classificato settimo in 20”81 nel suo ritorno all’Olimpico dove si impose nel 2011.

100 donne – Bowie si conferma dopo Eugene – La statunitense Tori Bowie, più conosciuta fino a pochi giorni fa come specialitsta del salto in lungo, ha dimostrato che la vittoria a Eugene sui 200 metri in 22”18 partendo dalla prima corsia non era frutto del caso vincendo anche a Roma in 11”06 davanti alle giamaicane Kerron Stewart (11”08) e Simone Facey (11”13). La campionessa olimpica e mondiale Shelly Ann Fraser Pryce, in non buone condizioni fisiche, non è andata oltre l’ottavo posto in 11”19.

Salto triplo uomini: Claye ancora vincitore – L’argento olimpico Will Claye si è confermato il migliore specialista in questo momento vincendo anche all’Olimpico con 17.14 al penultimo tentativo cinque giorni dopo il 17.66 di Eugene. Come nell’Oregon il campione olimpico Christian Taylor si è dovuto accontentare del secondo posto con 17.11 all’ultima prova. Il sedicenne cubano Lazaro Martinez, campione del mondo allievi a Donetsk, ha superato i 17 metri con 17.07 precedendo un veterano delle pedane come Fabrizio Donato che ha ribadito il suo buono stato di forma classificandosi al quarto posto con 16.89.

Lancio del peso donne: quarantottesima vittoria di Valerie Adams – La campionessa olimpica e mondiale Valerie Adams ha collezionato la sua quarantottesima vittoria consecutiva con l’ennesimo lancio della sua carriera oltre i 20 metri, barriera superata di poco con 20.01m. La neozelandese ha vinto ancora una volta il duello con la tedesca Christina Schwanitz, seconda con 19.60. Nella ripetzione dello stesso oridne d’arrivo dei Mondiali di Mosca il terzo posto è andato alla cinese Gong Lijao con 19.17.

Lancio del disco uomini: Harting batte Malachowski – Altra gara che metteva di fronte il meglio della specialità con tutti i primi otto della finale mondiale di Mosca. Il tedesco Robert Harting ha trionfato nell’eterno duello con il polacco Piotr Malachowski con il miglior lancio di 68.36 incrementando di otto centimetri il suo record stagionale. Malachowski che aveva battuto Hartinng a Halle in questa stagione si è dovuto accontentare del secondo posto con 65.86.

Lancio del giavellotto donne: Spotakova, che grande ritorno! Roma ha festeggiato il grande ritorno della due volte campionessa olimpica Barbora Spotakova che ha vinto per la terza volta a Roma dopo il 2010 e il 2012 con un lancio da 66.43, seconda migliore misura mondiale del 2014 che le ha consentito di battere la slovena Martina Ratej, seconda con 63.12.

Salto con l’asta donne – La campionessa mondiale indoor Yarisley Silva ha realizzato la seconda migliore prestazione mondiale dell’anno con 4.70, ad un centimetro dalla statunitense Jenn Suhr.La cubana ha tentato poi invano l’assalto ai 4.80. La tedesca Lisa Ryzich si è classificata seconda con 4.60 prima di arrendersi a 4.70. Terza l’altra tedesca Silke Spiegelburg con 4.50. Per il futuro sarà da seguire l’evoluzione della giovane ucraina Anna Shelekh che all’Olimpico ha stabilito il suo record personale con 4.50. L’azzurra Sonia Malavisi, bronzo agli Europei Juniores di Rieti, ha eguagliato il suo record stagionale con 4.30 prima di sbagliare tre prove a 4.40. 

Salto triplo donne – Caterine Ibarguen ha vinto la sua seconda gara consecutiva in Diamond League con 14.48 ma decide di fermarsi rinunciando agli ultimi salti. La russa Ekaterina Koneva arriva vicina all’ultimo salto planando a 14.42.