Il progetto si intitola “Oltre il traguardo” e riguarda un gruppo di ragazzi della comunità di San Patrignano, che, allenati dallo staff di Gabriele Rosa, parteciperanno alla maratona di New York (3 novembre) per dimostrare che con l’impegno quotidiano è possibile raggiungere un obiettivo importante, nello sport come nella vita. Correre è media partner dell’iniziativa assieme a Sky tv.
Il medico-allenatore bresciano ne parla volentieri, anche per cercare di lasciarsi dietro il dolore di Boston, di cui è stato testimone: «Nell’arco di due ore sono passato da una gioia grande alla più cupa disperazione. Ero felice per Rita Jeptoo, una nostra atleta, che è anche una grande donna, e che dopo sette anni di problemi, a forza di tenere duro, aveva appena vinto di nuovo la maratona di Boston. Mi sono ritrovato a cercare i miei amici al telefonino, pregando che rispondessero, ma le linee erano state bloccate dalla polizia».
San Patrignano, allora.
«Ѐ una proposta di Letizia Moratti, che si occupa della comunità da sempre. L’obiettivo è riappropriarsi del corpo, ristabilire con esso un rapporto di rispetto, che contribuisca a generare nuova autostima e permetta di ottenere equilibrio. Per farlo occorre agire su tutti i registri che concorrono al nostro stile di vita: l’attività fisica, l’alimentazione, ma anche l’entusiasmo, la motivazione, il saper fare gruppo. Ecco perché è importante lo stimolo offerto dalla partecipazione a una gara mitica, come la maratona di New York o un’altra delle grandi 42 chilometri d’autunno».
La preparazione è cominciata in febbraio con le visite mediche e i test per la definizione dello stato di forma e la conseguente stesura di programmi di allenamento individuali, seguiti direttamente da Huber Rossi, una delle colonne del Marathon center di Rosa, a Brescia, oltre che collaboratore di Correre. Nella programmazione sono previsti test gara, alcuni dei quali già effettuati, come i 10 km in occasione della maratona di Brescia o la partecipazione alle staffette della maratona di Milano.