«Colombo?»
«No, I’m sorry. I’m not Giancarlo Colombo.»
Antistadio di Wimbledon, qualche anno fa. Il tifoso di tennis era andato sul sicuro.
Stessa stazza, stesso volto, cannone fotografico addosso. Ma il fotografo non era
quello identificato.
Eppure quel nome e quel profilo erano usciti dal campo d’atletica. Per chi aveva
chiesto e per chi aveva risposto. Perché Giancarlo Colombo è oggi una delle poche
stelle dell’atletica e della corsa italiana. D’accordo, la sua fatica è un’altra, ma siamo
proprio sicuri che lui stesso non scatti, salti, lanci, dia il cambio del testimone, curvi,
sorpassi, come fanno gli atleti che riesce a fermare per sempre? In fin dei conti, se
Usain Bolt lo fotografa mentre lui fotografa lo stesso Bolt…
Oggi il suo click potrebbe avere il calco in un ipotetico Hollywood Boulevard dei
fotografi. Sportivi e non.
Su Correre di febbraio è apparso lo speciale dedicato al fotografo ufficiale Fidal (e
Iaaf per l’Europa), l’uomo a cui la Canon affida le segrete macchine da testare.
«No, I’m sorry. I’m not Giancarlo Colombo.»
Antistadio di Wimbledon, qualche anno fa. Il tifoso di tennis era andato sul sicuro.
Stessa stazza, stesso volto, cannone fotografico addosso. Ma il fotografo non era
quello identificato.
Eppure quel nome e quel profilo erano usciti dal campo d’atletica. Per chi aveva
chiesto e per chi aveva risposto. Perché Giancarlo Colombo è oggi una delle poche
stelle dell’atletica e della corsa italiana. D’accordo, la sua fatica è un’altra, ma siamo
proprio sicuri che lui stesso non scatti, salti, lanci, dia il cambio del testimone, curvi,
sorpassi, come fanno gli atleti che riesce a fermare per sempre? In fin dei conti, se
Usain Bolt lo fotografa mentre lui fotografa lo stesso Bolt…
Oggi il suo click potrebbe avere il calco in un ipotetico Hollywood Boulevard dei
fotografi. Sportivi e non.
Su Correre di febbraio è apparso lo speciale dedicato al fotografo ufficiale Fidal (e
Iaaf per l’Europa), l’uomo a cui la Canon affida le segrete macchine da testare.