Domenico Quirico: la corsa mi ha aiutato a sopravvivere

Domenico Quirico: la corsa mi ha aiutato a sopravvivere

04 Novembre, 2013

«Ho ripreso a correre, però impiego tempi incredibili. Il percorso che prima coprivo in 25’ adesso me ne richiede 70.» Con queste parole comincia l’intervista che Domenico Quirico ha concesso a Correre nell’immediato indomani della sua liberazione, avvenuta domenica 8 settembre. Intervista redatta da Giorgio Barberis, amico e collega di Quirico, oltre che storico collaboratore di Correre.

Un dialogo franco, com’è nello stile di vita dei due interlocutori, in cui emergono in egual misura la drammaticità dell’accaduto e l’umanità del protagonista. Da una parte il ricordo, non privo di crudeli e coraggiosi dettagli di fame e di paura, dei 152 giorni in balia di carcerieri privi di umanità, in nome di un giornalismo in cui l’unica cosa che conta è la ricerca della verità; dall’altra la “dottrina della sofferenza” che la passione per la corsa ha consegnato all’inviato: «Alla prima maratona sono arrivato quasi per caso, non immaginavo che mi avrebbe dato tanto e che mi avrebbe insegnato la capacità di resistere a un certo grado di dolore».

L’intervista completa su Correre di Novembre a pagina 84.