Ruth Chepngetich vince in 2:14’18”, seconda donna più veloce di sempre. Record USA di Emily Sisson (2:18’29”). Benson Kipruto vince in 2:04’24”.
La Maratona di Chicago si è confermata ancora una volta una gara velocissima a livello femminile. Tre anni dopo il primato del mondo di 2:14’04” stabilito dalla keniana Brigid Kosgei nell’edizione del 2021, nella “Windy City” dell’Illinois la connazionale Ruth Chepngetich ha sfiorato l’impresa diventando la seconda donna più veloce di sempre sulla maratona con 2:14’18”, tempo con il quale ha concesso il bis della vittoria già ottenuta nel 2021.
Seconda la statunitense Emily Sisson, che con 2:18’29” ha migliorato il record statunitense stabilito da Keira D’Amato a Houston lo scorso inverno con 2:19’12”, terza la keniana Vivian Jerono Kiplagat (2:20’52”, vincitrice dell’ultima edizione della Milano marathon con il personal best di 2:20’18”) davanti alle etiopi Ruti Aga (2:21’41”) e Waganesh Mekasha (2:23’41”).
Chicago marathon: i tempi parziali della gara donne
Chepngetich ha corso su ritmi da primati del mondo:
• 15’11”/5 km, 30’40”/10 km (parziale: 15’29”), 46’19”/15 km (15’39”), 1:02’10”/20 km (15’51”);
• 1:05’44”/mezza maratona, cioè oltre un minuto di vantaggio sul passaggio intermedio più veloce di sempre;
• 1:18’03/25 km (15’53”), 1:34’01”/30 km (15’58”), 1:50’25/35 km (16’26”), 2:07’02”/40 km (16’46/40 km), il che significa che al quarantesimo chilometro Chepngetich aveva ancora 9 secondi di vantaggio sul record del mondo di Brigid Kosgei, ma ha rallentato nel finale percorrendo la frazione di 5 km tra il 35° e il 40° chilometro in 16’37”.
• Split delle due metà di gara: 1:05’44” e 1:08’34”.
Chicago marathon: il curriculum di Ruth Chepngetich
L’exploit di Ruth Chepngetich fa notizia, ma non stupisce: gestita dal manager bresciano Federico Rosa, ha vinto il titolo mondiale di maratona a Doha nel 2019 e ha detenuto il record del mondo di mezza maratona con l’1:04’02” realizzato a Istanbul nell’aprile del 2021. Si è ritirata al 18° chilometro ai Mondiali di Eugene per problemi di stomaco.
I suoi due precedenti migliori tempi erano: 2:17’08” (Dubai 2019) e 2:17’18” (Nagoya 2022). Con il tempo di Chicago (2:14’18”) Chepngetich passa dal quinto al secondo posto nelle liste mondiali di sempre, davanti alla britannica Paula Radcliffe, che stabilì l’allora primato del mondo con 2:15’25” a Londra nel 2003.
Mel 2021, come sopra ricordato, aveva vinto la Chicago Marathon in 2:22’31” dopo essere transitata a metà gara in 1h07’34”.
Chicago marathon: Benson Kipruto sulle orme del fratello Dickson Chumba
Il keniano Benson Kipruto ha vinto la gara maschile in 2:04’24” con un attacco sferrato al trentanovesimo chilometro. Si tratta della sua seconda vittoria nel circuito delle World Marathon Majors dopo quella di Boston nel 2021 in 2:09’51”.
Il vincitore segue così le orme del fratello maggiore Dickson Chumba, che vinse la maratona di Chicago del 2015 in 2:09’25” (oltre a due edizioni della Tokyo Marathon nel 2014 e nel 2018).
Quella di Kipruto è anche la seconda vittoria consecutiva del Kenya in una World Marathon Major dopo il successo dell’altro Kipruto, Amos, nella maratona di Londra della settimana scorsa.
Secondo si è classificato il vincitore di Chicago 2021, l’etiope Seifu Tura Abdiwak (2.04’49”, p.b. 2:04’29”/2022, Milano), terzo il keniano John Korir (2:05’01”, vincitore delle ultime due edizioni della maratona di Los Angeles), quarto l’etiope Shifera Tamru (2:07’53”) e sesto il giapponese Kyhoei Hosoya (2:08’05”), primo dei “non africani”.
Chicago marathon: il valore dei risultati maschili
• Kipruto ha stabilito il terzo tempo vincente più veloce nella storia della maratona di Chicago. Soltanto Dennis Kimetto e l’attuale primatista mondiale Eliud Kipchoge hanno fatto meglio a Chicago correndo rispettivamente in 2:03’45” nel 2013 e in 2:04’11” nel 2014.
• Kipruto aveva un record personale di 2h05’13” stabilito nel 2019 alla Maratona di Toronto.
• Kipruto è allenato dal tecnico bresciano Claudio Berardelli, che segue anche il vincitore di Londra, Amos Kipruto.
• Buon debutto dello statunitense Conner Mantz, primo statunitense sul traguardo in 2:08’16”.