Boston: la sfida più difficile per Kipchoge

Boston: la sfida più difficile per Kipchoge

14 Aprile, 2023
Foto: Piero Giacomelli

Lontano da “lepri” e percorsi piatti, il numero uno al mondo affronta un tracciato che non conosce contro due avversari molto forti, che a Boston hanno già vinto 

Come ogni terzo lunedì di aprile (dal 1979), anche in questo lunedì 17, in occasione del “Patriots Day” del Massachusetts, si corre la maratona di Boston: 126ª edizione maschile, 51ª femminile. L’attenzione è concentrata sul debutto in questa gara di Eliud Kipchoge, due volte campione olimpico (Rio 2016 e Tokyo 2020-21), primatista del mondo, primo e unico uomo a scendere sotto le due ore sulla distanza della maratona (1:59’40” pur se in una prova non omologabile, a Vienna, il 12 ottobre 2019), un posto già prenotato nel Pantheon dei migliori di sempre (probabilmente “il” migliore di sempre), soprattutto se realizzerà l’obiettivo di vincere il terzo oro olimpico a Parigi 2024. Intanto procede verso l’altro suo obiettivo: vincere tutte le maratone del circuito Abbot World Marathon Majors. 

Ha già conquistato: 

• Berlino (quattro volte: 2015/2:04’00”, 2017/2:03’32”, 2018/2:01’39”, che fu record del mondo, 2022/2:01’09”, attuale record del mondo), 

• Londra (quattro volte: 2015/2:04’42”, 2016/2:03’05”, 2018/2:04’17”, 2019/2:02’37”), 

• Chicago (2014, 2:04’11”) 

e lo scorso anno anche Tokyo (2:02’40”, record della gara). 

Gli rimangono Boston e New York, mai affrontate fino a ora.

Kipchoge fuori dalla sua comfort zone

Quello che rende interessante l’esordio bostoniano di Kipchoge sono le condizioni in cui si troverà a gareggiare, molto diverse da quelle in cui ha espresso al meglio la sua classe.

Per quanto possa sembrare assurdo parlare di “comfort zone” a proposito di uno che è stato capace per tre volte (2 a Berlino, una a Vienna) di correre a medie di 2’50”, 2’52” o 2’53” al chilometro per 42 chilometri di fila, è proprio così: a Boston Kipchoge correrà fuori dalla propria comfort zone, fatta di percorsi piatti e lepri fino a oltre i 30 km di gara.

La sfida a tre

La difficoltà più grande per il numero uno al mondo, però, non sarà nell’altimetria da ottovolante di Boston, comunque non sostanzialmente diversa da quella che avrà affrontato nei suoi 215 km di allenamento a settimana, sotto la guida di coach Patrick Sang; e non è nemmeno nell’assenza di lepri, condizione che ha dimostrato di saper gestire bene nei due successi olimpici.

No, la vera difficoltà di Kipchoge sarà quella di misurarsi su un percorso che non conosce contro due atleti che invece quel tracciato lo conoscono molto bene e sono tra i migliori al mondo:

• Evans Chebet (classe 1988), che lo scorso anno ha realizzato la mitica “double” vincendo in una stessa stagione le maratone di Boston e New York e che vanta un personale di 2:03’00” ottenuto con la vittoria a Valencia 2020;

• Benson Kipruto (1992), compagno di allenamenti di Chebet, in crescita costante, che lo scorso anno ha dominato a Chicago in 2:04’24” (personal best) e ha già vinto a Boston nel 2021.  

Ingredienti che mettono appetito agli appassionati di maratona: al di là del risultato cronometrico (a Boston non omologabile come eventuale record del mondo), dal punto di vista agonistico potremmo assistere a una delle più belle corse di sempre, da Hopkinton a Copley Square. Top runner al via alle 15:37, ora italiana.  

Kipchoge debutta alla Maratona di Boston 

di Diego Sampaolo

Il primatista mondiale e due volte campione olimpico Eliud Kipchoge disputerà la Maratona di Boston per la prima volta in carriera il 17 Aprile. 

Durante la sua straordinaria carriera Kipchoge ha vinto almeno una volta in quattro maratone del circuito World Marathon Majors su sei stabilendo il record del mondo a Berlino e il primato del percorso a Londra e a Tokyo, ma non ha mai corso a New York e a Boston. L’obiettivo nell’ultima parte della sua carriera il fuoriclasse keniano è vincere le due classiche maratone statunitensi per completare la collezione di vittorie in tutte le sei maratone Majors. 

Kipchoge ha conquistato quattro successi sia a Londra nel 2015 (2h04’42”), nel 2016 (2h03’05”), nel 2018 (2h04’17”) e nel 2019 (2h02’37”) sia a Berlino nel 2015 (2h04’00”), nel 2017 (2h03’32”), nel 2018 (2h01’39”) e nel 2022 (2h01’09”), una volta a Chicago nel 2014 (2h04’11”) e a Tokyo nel 2021 (2h02’40”). Ha stabilito il record del mondo nell’ultima maratona disputata a Berlino nel 2021 con 2h01’09”. Kipchoge ha vinto le due maratone più lente della sua carriera in occasione dei trionfi olimpici di Rio de Janeiro 2016 in 2h08’44” e di Tokyo 2021 in 2h08’38”. 

Kipchoge sfiderà il campione in carica della Maratona di Boston 2022 Evans Chebet, il vincitore dell’edizione 2021 Benson Kipruto e il due volte trionfatore delle edizioni 2013 e del 2015 Lelisa Desisa

Chebet si è imposto l’anno scorso in 2h06’51” e successivamente ha completato la doppietta delle super classiche statunitensi trionfando anche a New York in 2h08’41” lo scorso novembre. L’atleta keniano è diventato il sesto maratoneta della storia in grado di vincere a Boston e a New York nello stesso anno. Chebet ha un personale di 2h03’00” realizzato a Valencia nel 2020. 

Indietro
Pagina 1 di 2
Avanti