Yeman Crippa e Marcell Jacobs

Yeman Crippa e Marcell Jacobs

01 Maggio, 2024
Foto: Francesca Grana

Quella appena trascorsa è stata una settimana assai importante per la nostra atletica. Due gli spunti di grande interesse: il nuovo primato di Yeman Crippa sui 10 km su strada e il ritorno in pista dopo oltre sette mesi di Marcell Jacobs. Due momenti significativi che si sono consumati nello spazio di poco più di 24 ore.

Yeman Crippa dal Marocco è volato sino a Herzogenaurach, cittadina di poco più di 20 mila abitanti nel cuore della Baviera, famosa per essere la località dove sorgono le sedi (con fabbrica) di Adidas e Puma. Yeman si era allenato per parecchi giorni sui Monti dell’Atlante, sempre in compagnia del tecnico Massimo Pegoretti. Il lavoro proficuo che ha dato subito dei riscontri interessanti visto che alla sua prima uscita agonistica, dopo la maratona di Siviglia, lo ha visto impegnato con specialisti africani del mezzofondo prolungato, arrivati in Germania per cercare di scendere sotto 27’ nei 10 km. Il nostro alfiere, s’immaginava di coprire la distanza attorno ai 27’30, invece, ha siglato il nuovo primato italiano 27’08”, meglio di quanto ha fatto in pista!
Yeman ha lottato sino alla fine, anzi ad un certo punto ha sognato la piazza d’onore. Un Crippa in ottime condizioni che detiene ora tutti i primati italiani dai 3000 alla maratona, compresi quelli sui 5 e 10 su strada. “Ora vedo di migliorarli tutti” ha dichiarato in un impeto di gioia e di felicità dopo la gara.
Domenica sarà nuovamente in gara a Monza (10 km su strada), poi, solo allenamenti in vista di Roma (Europei). Nella mezza maratona si possono schierare sei atleti per Nazione. Ci sarà molta concorrenza, con africani naturalizzati europei, specie nei 10 mila, dove Yeman, ritiene, qualora abbia recuperato lo sforzo sui km 21,097 di essere pronto a vendere cara la pelle, e ribadire il successo europeo di Monaco di 2 anni fa. 

Marcell Jacobs

Capitolo Jacobs. Qui il discorso è leggermente diverso. I peana per il suo rientro: tantissimi. Il suo risultato: 10”11 con una bava di vento a favore di 0,9. L’attesa dell’evento abbastanza contenuta, il bresciano che ormai vive negli Usa (Jacksonville) non è personaggio che annunci in pompa magna le sue uscite, anzi se può, con i suoi post su Instagram depista chi lo segue.
Ad ogni buon conto, domenica 28 aprile verso le 22 il mondo dell’atletica (in pista…) seguiva dal proprio tablet, computer l’evolversi della gara, o meglio del risultato: secondo, dietro a De Grasse (dopo una buona mezz’ora, nella quale gli organizzatori avevano dato vincente Bromell). Lui era soddisfatto per la parte finale della gara, non di certo per l’avvio.
Nessuno ha alzato un dito ufficialmente per affermare che da un Jacobs rigenerato dal guru Rana Reider avrebbe preteso di più. Soddisfatti tutti, compreso il DT Antonio La Torre, in volo verso Nassau (Mondiali di staffette sabato e domenica), quest’ultimo alla nostra richiesta di chi saranno i tre azzurri per la maratona, ha chiesto ancora qualche tempo. A maggio si saprà tutto. Pazientate gente, pazientate.