Yassine Kabbouri espulso dall’Italia

Yassine Kabbouri espulso dall’Italia

01 Marzo, 2020
Pierluigi Benini
In un’indagine antiterrorismo il forte runner marocchino Yassine Kabbouri residente in Romagna risulterebbe collegato a un connazionale affiliato allo Stato Islamico.

Il marocchino Yassine Kabbouri, runner di ottimo livello tesserato per la Dinamo Running di Igea Marina (RN), è stato raggiunto da un provvedimento di inammissibilità in area Schengen con conseguente espulsione, emesso dalla Prefettura di Forlì/Cesena, competente per territorio in quanto l’atleta nordafricano risulta residente nel comune di Savignano sul Rubicone (FC).

Espulsione per motivi di sicurezza

Kabbouri è stato espulso in quanto classificato come “Persona pericolosa per la sicurezza pubblica”, a seguito degli elementi a suo carico emersi nel corso di un’indagine che riguarda un suo connazionale, arrestato nel 2017 per associazione con finalità di terrorismo espressa con l’affiliazione allo Stato Islamico e con la propaganda per il reclutamento di nuovi combattenti svolta sul WEB.
Il provvedimento che riguarda Kabbouri è stato emesso venerdì 28 febbraio e l’espulsione è avvenuta il giorno seguente, sabato 29, quando il fondista trentaquattrenne è stato accompagnato all’aeroporto “Guglielmo Marconi” di Bologna per il rimpatrio coattivo in Marocco.

Al top del running romagnolo

Una presenza abituale, la sua, sul podio delle gare della Romagna. Nella domenica precedente all’espulsione, Kabbouri era stato protagonista nei 10 km del Gran Premio Città di Misano, lottando fino all’ultimo per la vittoria contro il forte ucraino della Gabbi Bologna, Vasyl Matviychuk, e finendo in seconda posizione a due secondi dal vincitore (29’24” contro 29’26”). Due settimane prima, domenica 9 febbraio, aveva vinto la “Fusolopet”, la mezza maratona di Fusignano (RA), in 1:10’38”. Nella sua scheda tecnica risultano primati personali come 3’55”58 nei 1.500 m, 8’14”58 nei 3.000 m, 14’17”49 nei 5.000 m, 29’44”72 nei 10.000 m e 8’44”66 nei 3.000 m a siepi.