Siamo stati a Pietrasanta, in Versilia, per incontrare il campione europeo indoor dei 60 metri
Non ci vuole molto per tornare nell’anonimato. La stagione indoor è finita da oltre un mese (Europei di Istanbul) all’inizio di marzo. Gli azzurri che hanno incantato il Bosforo ora stanno allenandosi in attesa delle prime gare all’aperto. I nostri due sprinter che hanno tagliato per primi il traguardo dei 60 metri: Samuele Ceccarelli e Marcell Jacobs, sono in bacino di carenaggio.
Di Jacobs qualcosa filtra attraverso i “social”, dove vengono documentati allenamenti più che altro in palestra con pesi, bilancieri e qualche sgroppata in pista. Ceccarelli, invece è poco propenso ai social, siamo andato a scovarlo.
Dove? Nella sua tana. A Pietrasanta (Versilia) a due passi dal mare, con le Alpi Apuane a difenderlo dai venti.
In un giorno dove era abbastanza fresco, il velocista di Massa ci ha rivelato quel che poteva della sua vita di atleta. All’incontro c’era pure il suo tecnico, Marco Del Medico, ex poliziotto, che ha vestito i colori della Pro Patria, come sprinter negli anni Ottanta.
Un ragazzo casa e pista
Samuele ci ha raccontato che frequenta il quinto anno all’Università, tutte le mattine studia, mentre al pomeriggio corre e suda sul campo che dista venti minuti di macchina dalla “sua” Massa. Samuele è un ragazzo semplice, molto educato, ben gestito, non ha promesso sfracelli, anzi, il suo scopo, quest’anno, è di arrivare a realizzare un crono, attorno ai 10”20. “Un conto è correre forte i 60, un altro è aggiungerne altri 40 di metri”. Più o meno, così si sono espressi, sia Marco che “Samu”.
Nel mito di MJ
Per il velocista toscano MJ (Jacobs) è una sorta di mito, pur avendolo battuto, ha una sorta di soggezione, mai dimostrata durante le gare, anzi, lo ha trafitto nelle due volte che contavano (Ancona e Istanbul). Il primo incontro ravvicinato tra i due, la finale dei 100 a Rovereto prima dei Giochi (2021): 10”01 per Marcell e 10”45 per Samu. A detta di Del Medico, la partenza dai blocchi del ragazzo di 23 anni, tifoso della Juventus e della moto GP era troppo alta, un avvio quasi saltellante, ora molto più basso. A modifica avvenuta, i risultati si sono visti.
L’ex karateka è arrivato all’atletica tardi, a 16 anni. Non ha mai incantato più di tanto nelle categorie giovanili, i risultati li sta realizzando ora. Nessun proclama per il periodo estivo che incombe: Golden Gala l’esordio (non era meglio una prova d’orchestra prima? N.d.R.), tutto sugli Assoluti di fine luglio. I Mondiali? Per ora non ne parla anche perché il minimo richiesto è: 10”00…
L’allenamento tipo
Ci siano scordati dell’allenamento. Ecco cosa abbiamo visto. Ostacoli ad altezze crescenti superati con balzi, salti in lungo da fermo, tripli salti, sempre da fermo, serie di balzi alternando prima un piede poi l’altro, progressioni, e cinque 200 con recupero tra 6 e 8 minuti. Stretching prima d’iniziare. In tutto due ore abbondanti.
Adesso Ceccarelli è atteso al raduno dei velocisti della 4×100 dal prossimo lunedì, sarà la seconda volta. Alla prima convocazione ha respirato il profumo della nazionale medagliata ai Giochi della 4×100. Samuele non ha provato i cambi, tra l’altro una leggera pronazione del piede destro potrebbe precludergli la prima frazione. Presto, ad ogni buon conto per trattare l’argomento.
Di Samuele Ceccarelli, della sua postura in corsa, di pronazione e plantari ne parliamo su Correre di aprile insieme all’ortopedico sportivo Luca De Ponti >> LEGGI