È partita, e non di certo senza sollevare piccoli ma significativi entusiasmi, la stagione indoor. Sarà un mese, tra febbraio e l’inizio di marzo, che potrà dare importanti risultati per l’atletica azzurra.
I due momenti clou saranno gli Assoluti che si disputeranno nell’impianto di Ancona e i Mondiali che troveranno ospitalità nel primo week end di marzo a Glasgow, oltre a una miriade di meeting, più o meno importanti, in tutta Europa.
Sin dalle prime battute si è arguito che molti azzurri sono già pronti a recitare una parte di un certo interesse, lo si è visto nello scorso weekend quando moltissimi atleti hanno preso parte a prove in tutta Europa. Molte le manifestazioni di atletica che hanno visto i nostri specialisti sulle piste o le pedane.
In grande evidenza nei 1500 Pietro Arese, uomo sulla carta capace di far risorgere i sopiti entusiasmi nel mezzofondo, visto che l’ultimo che ci diede importanti successi (Europei e Mondiali) è stato un certo Genny Di Napoli. Arese alla sua prima uscita, ha migliorato il primato italiano, così come è avvenuto nella velocità pura da parte di Zaynab Dosso, oltre all’imberbe e quanto mai interessante gioiello ancora da scoprire che si chiama Lorenzo Simonelli nei 60 con tanto di ostacoli. Oppure ancora, la specialista delle prove multiple, Sveva Gerevini che in Francia nell’eptathlon ha migliorato il già suo primato italiano.
Hanno risposto presente anche i due colossi del peso: Zane Weir e Leonardo Fabbri di ritorno da un periodo di allenamenti in Sudafrica. Fabbri si è già espresso in due occasioni: la prima sabato, a Lodz, l’altra domenica in Germania.
Adesso attendiamo notizie da parte dei velocisti, quelli che nel corso della scorsa estate hanno dato lustro alla nostra staffetta. Marcell Jacobs oltreoceano dà notizie su di sé, solo attraverso i suoi scatti su Instagram. Chi ha potuto avvicinarlo ha confermato che nel corso dell’inverno, non dovrebbe (notare il condizionale) comparire. Tutto rimandato alla prossima tarda primavera (maggio?), oppure ancora dopo. Non si cerchi di saperne di più, è impresa difficile se non impossibile: l’atleta è “confinato” in una torre d’avorio, negli Usa.
L’altro azzurro, Filippo Tortu, invece, ha annunciato da tempo che la stagione invernale non è concepita né da lui e neppure dal suo staff. Pure lui lo rivedremo più avanti. Che ne dite? Ce ne faremo una ragione. O no!