In marcia. Primi titoli a Pescara

In marcia. Primi titoli a Pescara

19 Gennaio, 2022
Foto Fidal

Se permettete parliamo di marcia. Splendida disciplina che ha portato in dote due delle cinque medaglie conquistate dagli azzurri ai Giochi di Tokyo. Esauriti i festeggiamenti Massimo Stano e Antonella Palmisano, i due medagliati del tacco e punta sgobbano già sotto le grinfie di Patrizio Parcesepe. Antonella (senza lo schermo protettivo di uffici stampa di caratura internazionale) dichiara a “La Gazzetta dello Sport” che è già stata dimenticata e gli sponsor di certo non fanno a gara per lei.

Nel frattempo, la specialità che quasi sempre viene scordata dai più, ha mosso i suoi primi passi, assegnando i primi titoli italiani. È accaduto domenica a Pescara, con il titolo sulla distanza dei 35 km (seconda volta), la stessa che vedrà la luce nei prossimi Mondiali e Olimpiadi. Quasi un debutto nella città sul Mar Adriatico. La gara, anzi le gare (anche una 20 km senza assegnare la maglia di campione italiano), hanno goduto di una splendida giornata di sole.

Assente il DT Antonio La Torre (The Tower come lo chiama il suo ex pupillo Ivano Brugnetti), presenti invece Alessandro Gandellini responsabile della specialità e l’ex grande azzurro Giovanni De Benedictis. Interessanti sono state le loro opinioni in relazione alla nuova distanza. Il tecnico lombardo che segue anche il giovane Orsoni sostiene che gli ex “cinquantisti” possono dire ancora la loro. Sempreché in possesso di una buona tecnica, il coach abruzzese ritiene che sia terreno di caccia dei “ventisti”, anzi a suo dire, se si dovesse marciare attorno ai 4’ al chilometro e a farne le spese saranno proprio gli specialisti della distanza più lunga, specie i meno giovani. Vedremo nel corso degli anni chi avrà avuto ragione.

Mentre il favorito Francesco Fortunato lasciava anzitempo l’anello di gara, Matteo Giupponi, 33 anni, lombardo andava a vincere nonostante una flessione negli ultimi 5 km. Per il Carabiniere, ottavo alle Olimpiadi di Rio, si tratta di un successo che può finalmente riportarlo in azzurro dopo aver fallito la convocazione per Tokyo. Il suo crono finale 2h33’45”. Secondo Riccardo Orsoni (2h34’42”) titolo italiano “promesse”.

In campo femminile l’ha spuntata un’altra lombarda, bergamasca come Giupponi, Federica Curiazzi, in 2h52’24” che a sua volta ha preceduto in un derby orobico Nicole Colombi staccata di soli 8”, quest’ultima al comando sino a 10 km dalla fine, poi stoppata nella cosiddetta “penality zone”. Il tecnico Gandellini avrà già preso debita nota sul suo particolare taccuino i nomi da convocate per la Coppa del Mondo che rivedrà in strada gli azzurri (mancheranno sia Antonella che Massimo) il prossimo 2-3 marzo a Muscat (Oman). Da quelle parti potrebbe già fare molto caldo.

L’atletica è ripartita con mille problemi specie nelle mass race, tra queste la Stramilano madre di tutte le corse su strada annuncia che la prova programmata a marzo, vedrà la luce il 15 maggio, la maratona di Bologna passa la mano.