Il mistero del cross

Il mistero del cross

20 Settembre, 2023
Foto Francesca Grana

Saracinesca abbassata. Stagione in pista finita. Ma che botti l’ultima serata a Eugene! Due primati del mondo nei 5000 donne e nell’asta. Argomento sviscerato da più parti. Ma non è questo il leitmotiv settimanale da affrontare. Il tema questa volta è il cross. La corsa che attraversa i campi. Specialità che non vive momenti esaltanti.

L’ultima notizia arriva dalla World Athletic che annuncia che il mondiale di cross programmato a Medullin (Croazia) a due passi da Pola, pertanto non lontano da Trieste, non potrà essere allestito. Ad alzare bandiera bianca gli organizzatori locali. La Federazione mondiale ha annunciato che entro la fine del mese comunicherà la prossima sede, sempre, pare in Croazia e nel mese di febbraio, se non andiamo errati entro la prima decade. Tutto anticipato. Sino a qualche anno fa il mondiale trovava spazi nel mese di marzo, era la logica conclusione della stagione. Adesso è tutto anticipato.

Il cross si consuma nello spazio di un paio di mesi, negli States parte a ottobre e a dicembre tutto è finito. In Europa i cross spagnoli gli unici che hanno ancora molto appeal, prendono il via a novembre e a gennaio si dichiara chiusa la stagione, visto che incombono le indoor. Un vero peccato perché anche da noi si partiva a novembre, magari con appuntamenti non internazionali ma di buona levatura (leggi ad esempio Cossato) poi si andava avanti sino a marzo quando la Cinque Mulini chiudeva il cerchio mondiale. Era tutto un esaltarsi nel fango, nella neve, sotto la pioggia, se ne sono viste, come si suol dire, di tutti i colori. L’atletica in “scatola” da rettilinei brevi con le curve rialzate non aveva ancora quell’interesse che ha assunto negli ultimi anni.

Peccato perché Lord Sebastian Coe aveva fatto intendere sin dalla sua prima uscita come presidente della Federazione Mondiale di atletica, di avere un occhio di riguardo vero la specialità regina dell’inverno, si era addirittura ventilato di proporre il cross come disciplina olimpica invernale ovviamente. Mai più sentito palare. In Italia però resiste la Festa del cross che il prossimo anno vedrà la luce a Cassino, probabilmente a marzo, periodo dell’anno sotto il profilo tecnico/agonistico non molto significativo. Ideazione di Re Alfio I. Chi scrive sperava tanto che l’attuale presidente tornasse ai vecchi riti: societari e assoluti in date ben distinte. Non è accaduto.