Tutto dipende da come si osserva un fatto, un avvenimento. Il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto? Oppure, parafrasando una canzone di qualche decennio fa (Cosa resterà… cantata da Raf), ci si chiede cosa resterà di questi campionati italiani di Roma (pardon di Rieti?) nell’ultimo week end.
Analizziamo a grandi linee quanto accaduto. L’attesa dell’evento si era fatta ancora più interessante con la presenza confermata solo l’ultimo giorno da parte di Marcell Jacobs nei 100. Poi si è visto: c’era molta ruggine nei muscoli del nostro sprinter, si è appurato immediatamente dopo la finale vinta, questo certamente, resta il fatto che l’allievo di Paolo Camossi, è imbattuto dalla finale olimpica di Tokyo. L’hanno segnalato in pochi, ma ci pare giusto sottolinearlo, anche se l’orizzonte non è dei più rosei, visto a quale velocità vanno i nerboruti sprinter made in Usa. In casa Italia il campanello d’allarme è suonato per la 4×100. Jacobs a parte, Tortu e Patta, sono sotto a standard eccellenti, Desalu a Rieti non c’era. Si è affacciato prepotentemente alla ribalta Ali, come riserva di lusso, ma il prof. Di Mulo responsabile della velocità, è un “conservatore”, non varierà nulla. Vedremo.
Felici e molto per la vittoria di Yeman Crippa nei 5000, il suo crono 13’26”11, considerate le condizioni atmosferiche di caldo opprimente, è certamente un responso cronometrico eccellente, in vista di Eugene, dove sarà impegnato nei 10 mila. “Mi basta arrivare nei primi dieci in Oregon, la medaglia la inseguo a Monaco di Baviera”. Frase pronunciata dallo stesso Yeman dopo il miglio disputato a Milano due settimane fa. A Rieti In nove sotto i 14’, l’ultimo De Caro, che vive negli Usa e questo inverno si era messo in evidenza nelle prime campestri.
Sempre nel mezzofondo, questa volta in rosa, fa piacere vedere il sorriso stampato sul viso di Ludovica Cavalli, dove aver tagliato il traguardo vincendo i 1500, con una progressione interessante, davanti alla Vissa e alla Bellò. Il resto eccezion fatta per il maledetto infortunio di Alessandro Sibilio, nei 400 nella seconda giornata di gare, solo Elena Vallortigara è andata alla grande nell’alto, arrampicandosi sino a 1,98.
Allora è tutto qui? Quello che va in archivio per gli Assoluti di Rieti? Assolutamente no. Ci scordavamo del vaffa, andato in diretta tv da parte di Gimbo Tamberi (pure lontano da una forma decente) ai danni di Marco Fassinotti. I due non si amano? Ne hanno parlato i quotidiani anche due giorni dopo. Inutile ritornare sull’accaduto.
Nei prossimi giorni, probabilmente all’inizio della prossima settimana i nomi per Eugene. Il DT Antonio La Torre pare abbia nel suo personalissimo taccuino non oltre 60/65 convocati, staffette comprese, il che significa andremo con una spedizione meno corposa di Doha (ultimi mondiali).
Avviso ai naviganti. Zona Mista si ferma per una settimana. Ci si rivede mercoledì 10 luglio prima dell’inizio dei Mondiali di atletica.