Per chi viene da una maratona, ma anche da gare più corte, ma intense e numerose, ecco un percorso di disintossicazione da stress, tossine e chilometri accumulati durante la preparazione primaverile. Obiettivo di questi giorni di ferie? Far “tornare l’appetito” …
Sono molti i runner che sentono la necessità di rifiatare, soprattutto in questo periodo, per differenti motivi. La stanchezza per un lungo periodo di gare, l’appagamento per i risultati ottenuti, un infortunio, il clima. Per esperienza non sottovaluterei nemmeno cause come “lavoro e famiglia”, ma anche le scelte di obiettivi o mezzi di allenamento che si sono rivelati sbagliati e hanno generato depressione.
Durata e tipologia
Questa è la premessa con la quale, su Correre di agosto, il nostro collaboratore-allenatore, Lorenzo Falco, elenca i motivi che possono rendere opportuno dedicare il mese di agosto alla rigenerazione che, si può affrontare per due diverse strade:
“sospendere interamente la corsa e dedicarvi ad attività sportive alternative”
“ridurre notevolmente il volume, la frequenza e l’intensità della corsa, ritoccando sapientemente i due parametri essenziali della quantità e della qualità.
Gli effetti della rigenerazione
Per questioni di carattere fisiologico, il periodo di rigenerazione non deve essere superiore ai 10-12 giorni. Nell’arco di un paio di settimane, infatti, la maggior parte delle grandezze atletiche non subisce un significativo de-allenamento. Potrà verificarsi un lieve calo del massimo consumo di ossigeno e della gittata cardiaca, parametri interni che tornano però nuovamente agli stessi valori iniziali dopo l’inserimento di qualche prova anaerobica (corsa con fiatone). Forse, e non è così misurabile, uno stop di 10 giorni potrebbe far perdere al runner, temporaneamente, quella regolarità coordinativa nella battuta di piedi e di spinta, determinante nell’economia della corsa e del gesto atletico. Quando si riprende, infatti, si ha quella sensazione di pesantezza tipica della ripartenza dopo un periodo di rigenerazione.
Altre attività
Dopo questa spiegazione, Falco passa a proporre diversi programmi per il periodo di rigenerazione, dove nella prima “strada” (sospensione totale della corsa) torneranno utili sport alternativi come nuoto, bici, tennis e passeggiate (dei quali spiega quale sia il corretto uso) mentre nella seconda strada (meno corsa del solito) propone una settimana di pausa completa e poi tre settimane con tre sedute ciascuna, di cui elenca le modalità di lavoro.
Nota: Questo testo rappresenta una sintesi del servizio: “L’estate del dopo maratona – 3”, di Lorenzo Falco, (pagine 28-30), pubblicato su Correre n. 454, agosto 2022 (in edicola da inizio mese).